Disturbo ansioso-depressivo

Salve,
ho 25 anni. Da questa estate ( fine agosto) ho iniziato a soffrire di attacchi d'ansia. Ero in vacanza e avevo delle strane sensazioni forte sensazione di peso alle gambe ( come se avessi il cemento nelle gambe), braccia senza forza, sensazione di irrealtà e senso di svenimento. Ho avuto queste sensazioni per vari giorni dopodichè una sera questa sensazione di svenire è stata molto forte, tant'è che sono andata al pronto soccorso (premetto che ero in spagna) con battito accelerato, forte pressione arteriosa, difficoltà a respirare. Dopo le analisi di routine (ematocrito, elettrocardiogramma e esame neurologico) tutto era nella norma. La dottoressa di turno mi disse che era solo ansia e mi diede un tranquillante e mi prescrisse compresse di Lorazepam da 1mg (una a pranzo e una a cena) e poi ovviamente continuare la terapia una volta tornata a Roma con terapia psicologica. Io ho avuto brutte sensazioni per un lungo periodo, avevo paura di avere qualcosa, mi sono fatta venire la paura di avere una cosa brutta (un tumore al cervello, la sm, premetto che ho avuto un anno molto stressante mia madre è stata operata di un carcinoma tiroideo ). Sono tornata a Roma e ho fatto tutte le analisi del sangue che sono risultate perfette. Ma io ho vissuto molto male queste sensazioni, non uscivo più di casa e avevo forte sensazioni di sbandamenti, tremori alle mani, sensazioni di intorpidimento alle braccia, bolo isterico e non mi riuscivo a convincere che fosse una cosa psicologica. IL mio dottore mi ha continuato a dare il lorazepam e ha aggiunto un antidepressivo xeristar 60mg 1 volta al giorno. Ho preso per un paio di mesi l ansiolitico (lorazepam 1 mg 2 volte al giorno) e poi una volta sola al giorno. Attualmente ho interrotto l'ansiolitico perchè va meglio e ho continuato con lo xeristar che tutt'ora prendo e sono già 4 mesi. Sto seguendo una psicoterapia. Non ho più avuto veri attacchi di panico, ma le brutte sensazioni a volte sono ancora presenti, la mia situazione è molto altalenante, h avuto dolori alle gambe, rigidità muscolare,sensazione di gambe deboli, e tutt'ora quando cammino ho una s trana sensazione ( non so descrivere sembra come se venissi sballottata). Ora mi chiedo se la terapia che sto facendo è sufficiente? se devo fare analisi più dettagliate. Volevo fare una tac e una risonanza in passato ma tutti mi dicevano che non c'era bisogno, ma a volte la paura in me è forte, di avere la sm. Lei cosa mi consiglia?
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
Da quello che scrive, posso avere impressione che tale terapia ha funzionato, ma ha dato un beneficio parziale. Si tratta dunque di una strada giusta, ma che può essere ottimizzata: sarebbe il caso di valutare assieme con il Suo psichiatra se è il caso di incrementare la dose dell'antidepressivo.

Dr. Alex Aleksey Gukov

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio infinitamente per le sue parole.
In realtà io non ho uno psichiatra, la terapia me l'ha data il mio medico di base sto seguendo a parte una psicoterapia che però non so quanto ha dato i suoi frutti. Comunque per ora continuo con questa ultima scatola e poi posso chiedere in caso d aumentare la dose. MI chiedevo se lei possa comunque escludere che i miei problemi abbiano origine organica e solo psicologica? io in realtà dal punto di vista neurologico non ho fatto esami dettagliati ma solo un esame obiettivo al pronto soccorso quando andai al mio attacco più forte.
grazie mille
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
<<..MI chiedevo se lei possa comunque escludere che i miei problemi abbiano origine organica e solo psicologica?..>>

Via internet non posso fare tale valutazione. Bisogna vistarLa dal vivo (visita psichiatrica + visita medica generale).

<<.. io in realtà dal punto di vista neurologico non ho fatto esami dettagliati ma solo un esame obiettivo ..>>

L'esame obbiettivo (se fatto bene) e la storia (se raccolta bene) sono in ogni modo indispensabili per procedere con gli altri indagini; solo nella luce dell'es. obbiettivo e della storia si può valutare correttamente i risultati degli altri indagini; e spesso l' es. obb. e la storia dicono già a sufficienza (se li sappiamo auscultare).

Proviamo a capire qualcosa:

- Lei è una persona giovane. Fa o faceva uso di sostanze, ad esempio durante la vacanza ? Prova a ricordare bene tutti gli avvenimenti delle vacanze.

- Bisognerebbe escludere i fenomeni vascolari (vedere che non siano questi). Al pronto soccorso o succcessivamente Lei è stata visitata anche da un medico generico o ha fatto solo gli esami + visita del neurologo ?

- Qualcuno fra i Suoi parenti ha avuto nellla vita disturbi simili ?

N.B.
Fermo restando che è verosimile quanto meno un rilevante componente psichico (visto che con la terapia gli attacchi di panico sono spariti), dal punto di vista psichiatrico non è stato fatto tutto come si deve: "l'ansia" non è una diagnosi di un disturbo preciso (può comparire in tante situazioni); il "disturbo ansioso-depressivo": anche questa è una espressione che lascia intendere troppe cose diverse; gli "attaccchi di panico" può essere un nostro termine soggettivo per spiegare quello che succede, ma non necessariamente una diagnosi. Il decidere definitivamente che il Suo disturbo è psichico e quale è più di preciso doveva lo psichiatra (non neurologo, non un medico generico del pronto soccorso, non un medico di base). Dunque programmerei una visita da uno psichiatra, che saprà come gestire meglio anche la farmaco-terapia.
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dopo
Utente
Utente
Salve,
no non ho fatto uso di sostanze ne in questa vacanza, ne in passato. Al pronto soccorso sono stata visitata dal medico di turno che mi ha fatto l' ematocrito in quale non ha riscontrato nessun problema a livello di fegato, reni, ecc.. e esami di routine. Per quanto riguarda l'esame neurologico sempre li al pronto soccorso mi ha fatto l'esame dei nervi facciali, della protusione della lingua, del seguire la luce con gli occhi, camminata lungo un percorso, forza nelle braccia e gambe, riflesso rotuleo. Non hanno riscontrato nessun problema, infine mi hanno sottoposto a elettrocardiogramma il quale non ha riscontrato niente di che solo un pò il battito accellerato. Da qui la dottoressa del posto ha detto che dipendeva da un problema di ansia visto che io gli avevo detto che negli ultimi periodi ero stata molto preoccupata per la salute di mia madre e per me mi ero fatta venire le idee sulle patologie più strane, e questo a detta sua ha creato il mio stato ansioso. Io tornata a Roma sono stata visitata dal mio medico generico che per calmare la mia preoccupazione mi ha fatto fare tutte le analisi del sangue dettagliate (ves compresa) e esame urine, tutto perfetto. Da qui io ho continuato la terapia con l'ansiolitico e con l'antidepressivo fin'ora. Si nella mia famiglia ci sono stati casi simili in passato, mio padre ha sofferto di esaurimento nervoso e depressione molti anni fa curato da uno psichiatra. Provvederò per quello che mi ha conssilgiato ringraziandola ancora infinitamente.