Disturbo bipolare 2 tipo

Buonasera dottori. Alla mia fidanzata recentemente è stato diagnosticato dalla sua psichiatra un disturbo bipolare di 2 tipo. Vorrei qualche chiarimento...
Lei alterna periodi in cui è rabbiosa, irascibile, tratta tutti male, è polemica, basta una parola per farla scattare, non vuole avere nessuno vicino, non si fida di nessuno, non dorme e non mangia...è agitatissima,nervosissima....ma non ho mai notato la tipica euforia o esagerazione che ho letto essere tipica di questo disturbo, come lo spendere senza motivo etc...più che altro come dicevo è nervosissima,ansiosa,rabbiosa...magari fa dei programmi e dei progetti pensando di riuscire a fare chissà cosa, oppure recentemente in un viaggio che abbiamo fatto insieme era a mille, non si fermava un attimo....è l'unica volta che ho notato un comportamento esagerato.
Ma le crisi depressive sono molto più frequenti e forti....mesi fa ha tentato il suicidio ed è stata ricoverata,curata per depressione....continua ad avere pensieri di suicidio,e sintomi tipici della depressione...il sentirsi inutile,si sente un problema per tutti,vuole morire,pensa di essere senza speranza......da quando la psichiatra le ha parlato di disturbo bipolare è di nuovo nervosa e rabbiosa,non vuole più andare dalla sua psichiatra e seguire la terapia che dovrebbe fare.
io e la sua famiglia abbiamo sentito il bisogno di parlare con la dottoressa in questione.....ci ha detto di essere comprensivi e pazienti e di spronarla a andare da lei e curarsi.
Volevo sapere alcune cose. è una buona idea per me e la sua famiglia parlare con la sua psichiatra e farci aiutare in questo percorso?
secondo Voi è giusta la diagnosi di disturbo bipolare 2 in base a quel poco che ho potuto raccontarvi?
ma la cosa più importante è sapere se la mia ragazza potrà in qualche modo guarire o,come ho letto,tra alti e bassi comunque questa malattia andrà avanti tutta la vita? si guarisce? la mia ragazza l'ha presa male,dice di non volere una vita del genere,di sentirsi senza speranze,che non vivrà mai in modo normale......vorrei aiutarla ma non so come fare e non so neanche io se possiamo aspettarci una vita normale con il suo disturbo.
Spero di essere stato chiaro e vi ringrazio in anticipo........
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
I programmi di psico educazione per i familiari dei pazienti e per i pazienti, quando effettuati in maniera adeguata, consentono di incidere positivamente sulla qualità della vita e sull andamento del disturbo. Se la diagnosi è corretta, la terapia può consentire una vita normale e soddisfacente. Personalmente conosco molti pazienti con disturbo bipolare che lavorano, hanno famiglia, vivono e si divertono come tutti, con l unica differenza che hanno bisogno di curare il proprio disturbo per tenerne a bada le manifestazioni più invalidanti.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Ok dottore la ringrazio per la sua risposta, con la cura farmacologica in quanto cominciano a vedersi dei miglioramenti?
[#3]
Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.7k 52
Gentile utente,
come vi ha detto la psichiatra curante pazienza e comprensione sono senza dubbio i punti di riferimento pricipali dei famigliari.Le terapie per questi disturbi sono attualmente piuttosto valide e con buoni risultati a lungo termine.Vanno tuttavia adeguate il più possibile al singolo individuo in maniera tale che gli effetti benefici possano estrinsecarsi,riducendo al minimo le possibilità di eventuali disturbi collaterali.Può quindi trattarsi di un processo anche lento,con successivi aggiustamenti,che comunque,alla fine conbsentirà di ritagliare una cura il più possibile " su misura " delle necessità e della tipologia della paziente.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani.

[#4]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Grazie dottore... lei ora si trova in un momento di forte depressione, ha continuamente pensieri di suicidio, di essere senza speranza e così via... con noi parla pochissimo, non vuole nessuno vicino, non mangia e quasi neanche beve, ha già avuto in passato problemi di anoressia e questo ci preoccupa molto...dice che si sente impazzire,non vuole più stare a casa sua,non si fida di nessuno,pensa che la controlliamo o tramiamo chissà cosa alle sue spalle e altri pensieri di questo tipo...e sembra vivere in una realtà tutta sua,ha delle convinzioni che non esistono....la dottoressa che la segue ha pensato ad un ricovero...per stabilizzare un po' la situazione.......anche perchè come dicevo la mia ragazza dice di non voler più stare a casa, non mangia etc, è diventata una cosa ingestibile.....secondo Voi può essere una soluzione? Lo so che può essere difficile dare un opinione solo leggendo queste poche righe ma vorrei qualche parere e consiglio, grazie ancora.....
[#5]
Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.7k 52
Gentile utente,
indubbiamente a distanza è piuttosto difficile valutare una situazione complessa come quella da lei descritta.Tuttavia,se le cose stanno come lei riferisce,penso sia giusto riporre la massima fiducia nei consigli della psichiatra curante che ha il polso diretto dello stato psichico della paziente.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani.
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