La fobia sociale l'ho sempre avuta dall'adolescenza

Soffro credo di fobia sociale, ho 43 anni e soffro da 11 anni in certi periodi dell'anno di ansia generalizzata che passa con breve periodo con xanax. La fobia sociale l'ho sempre avuta dall'adolescenza per traumi ed esperienze negative vissute sia per timidezza che per colpa di parenti.ma poi passate. Questa paura di uscire mi viene nei periodi o dopo i periodi in cui ho ansia o sono malata in cui mi rinchiudo in casa per i malesseri di questi disturbi, i sintomi mi vengono in queste fasi, anni fa no. Però in diversi anni dipende come vanno le cose e le fissazioni e paure che mi vengono, in certi anni anche con ansia e panico esco e non ho problemi, in altri anni mi vengono queste paure, quest'anno pur avendo avuto poca ansia o ansia leggera e ora non c'è l'ho da un paio di mesi, ma ogni volta che esco mi vengono leggere sensazioni e voglio ritornare a casa, appena vedo la strada di casa mi passa.. Dopo aver sconfitto l'ennesima volta l'ansia di quest'anno ho solo questo problema che mi stressa anche se esco in compagnia e non riesco ad andare molto lontano da casa. A casa sto bene anche se ho la testa allenata e mi tengo occupata spesso somatizzo vari sintomi fisici. Capisco i miei pensieri e cosa potrei fare. Ma non riesco. In certi anni uscivo molto e vivevo situazioni in prima persona davanti alla gente e non avevo problemi, da un pò di tempo vivo un periodo passivo e non ho motivi o occasioni per uscire ed esco di rado una volta a settimana e quando esco mi devo riabituare. Ho visto pochissimi specialisti in passato o perché guarivo facilmente dall'ansia o perché non mi trovavo bene. Non vado da psicoterapeuta o altri, non prendo psicofarmaci, ma solo ansilitico quando necessario. L'estate scorsa ero andata dal neurologo e anche a febbraio scorso e le uniche cose era l'ansiolitico o la valeriana e guarivo con queste brevi terapie. Nei periodi di ansia quando prendevo xanax mi faceva bene e mi faceva reagire positivamente e non avevo problemi ad uscire. Dall'anno scorso il periodo di fobia non coincide con l'ansia e non prendendo l'ansiolitico vivo questa cosa. E' come se mi devo abituare a poco a poco a uscire e far scemare la fase stressante. Ma quando esco non ho paura delle persone, anzi voglio parlare con le persone e se mi distraggo mi passa, non ho paura di spazi aperti o chiusi, ma appena esco mi vengono queste sensazioni.Le sensazioni mi vengono anche quando incontro persone che già conosco o se vengono a casa, questo anche prima. Poiché se necessario per l'ansia prendo l'ansiolitico al bisogno volevo prendere al bisogno l'ansiolitico o la valeriana/iperico, ma mi viene l'indecisione perché non è forte la cosa ma mi stresa. Se vado dal mio medico so che mi dice di farlo come capitava quando mi veniva l'ansia. Cosa potrei fare?

Grazie



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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Gentile utente,
per i suoi disturbi il medico di riferimento è lo psichiatra, che innanzitutto farà una diagnosi e poi prescriverà una terapia causale e non solo sintomatica come lo xanax, che allontana i sintomi per poche ore ma rischia di dare dipendenza.
Cordiali saluti

Franca Scapellato

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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Lei dice 'Che cosa potrei fare?'...

Per che cosa, in particolare, e anche in generale?

Lei ha fatto un quadro della sua vita negli ultimi anni abbastanza chiaro, ma sembra restare indecisa...

Dice: "Ho visto pochissimi specialisti in passato ... Non vado da psicoterapeuta o altri, non prendo psicofarmaci,.... L'estate scorsa ero andata dal neurologo e anche a febbraio scorso...
Se vado dal mio medico so che mi dice di farlo ....."

Che cos'è che la trattiene, e cos'è che l'ha fatta finire in una situazione simile?

Queste mi sembrano le domande fondamentali da farsi, e da affrontare con un valido aiuto ... Rischia altrimenti di perdersi, come ho il sospetto abbia fatti finora in una quantità di consulti come quelli che ha fatto finora in altri settori, che probabilmente riflettono il suo disagio di base.

Cordialmente

Dr. Gianmaria Benedetti

http://neuropsic.altervista.org/drupal/

[#3]
dopo
Utente
Utente
poiché l'ansia mi viene quasi annualmente da 11 anni la conosco bene ma quasi facilmente guarivo, in passato quando andavo dallo psichiatra diceva che non avevo bisogno di andarci e prendevo mezza pillola allora per brevi periodi, alcuni anni senza ansia, poi da alcuni anni quando mi viene l'ansia prendo l'ansiolitico, datomi dal medico e dallo specialista. Quando vado dallo specialista è quando anche se ho nella fase ansia leggera, ci vado perché divento ansiosa perché non passa e non voglio prendere nemmeno l'ansiolitico, ma poi passa tutto. Il mio difetto è l'indecisione per me personalmente mentre per altre cose no. Questo stato non è una cosa nuova ma vecchia che viene dall'infanzia e adolescenza avendo vissuto vari traumi psicologici e fisici durante la crescita pur avendo dovuto diventare adulta prima del tempo per motivi famigliari che è troppo lungo spiegare. Quando ho questa fase di indecisione vado dai medici e non faccio in tempo che poi passa. Ma fino ad ora i medici non mi hanno dato altri psicofarmaci perché non lo ritenevano necessario. Non vorrei prendere psicofarmaci per paura degli effetti collaterali e se mi fanno più male dell'ansia che mi viene. Anche la paura di uscire viene dai periodi adolescenziale, in cui per oppressione psicologica di svalutazione da parte dei parenti mi rinchiudevo in casa per anni. Tutta la storia l'avevo raccontata a due psichiatri che l'avevano scritta sulle schede ma non prendevano come ipotesi le storie passate. Ma con il passare del tempo mi erano passate fobie, paranoie e complessi, ecc.Il problema odierno è questa fobia sociale, tra cui tra l'altro non amo dove vivo, è lo stress che quando esco
mi vengono le sensazioni di ansia da evitamento ma poi non mi viene ansia o altro. pur avendo vissuto periodi migliori in cui dovevo avere a che fare con molte persone, in certi periodi ho ancora questa fobia e credo sia l'evitare il contatto con gli altri, ma al contrario sento il bisogno di avere contatti. voglio uscire per svagare e fare le cose necessarie per la famiglia, ma non posso molto farlo. Il fatto è che non avendo ansia in questo periodo e uscendo poche volte ( anche per il fatto che ho opportunità o motivi per uscire perché dove vivo è noioso e non c'è niente), una o due volte a settimana non so se converrebbe fare una terapia giornaliera. Per esempio se andrei dal medico o neurologo mi direbbe di prendere l'ansiolitico, se andrei dall'unico psichiatra dove vivo mi prescriverebbe vari psicofarmaci senza ascoltarmi né fare una diagnosi (così capitò l'ultima volta che ci andai vari anni fa in cui mi scrisse tre psicofarmaci sensa dire come e quando prenderli, solo nel sentirmi dire ansia e disse che quando volevo andarci andavo....mi venne uno stress psicologico ma per anni no mi venne più ansia, e non ero solo io, perché vidi un altra persona uscire dallo studio che gli venne l'ansia). Per questo motivo uso solo l'ansiolitico pur certe volte consultando il medico o il neurologo. Ora il problema non è l'ansia, ma la fobia che mi viene nei periodi di ansia per poi prolungarsi per vari mesi e quando mi abituo passa.


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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Ha citato neurologo e psichiatra, ma non psicologo o psicoterapeuta, se non per escluderlo, nel post precedente. Probabilmente però è l'intervento che potrebbe fare al suo caso per smuovere dei possibili 'blocchi psicologici' (qualsiasi cosa si possa intendere con questa espressione) che la mantengono in uno stato di possibile arresto della sua evoluzione personale.
Non dovrebbe essere impossible trovare uno psicoterapeuta, per una fase di consulenza, non obbligatoriamente per sedute quotidiane, come accenna. Altrimenti è possibile trovare on-line delle consulenza a distanza cosiddette di 'e-therapy', che non possono ovviamente costituire una forma di psicoterapia alternativa, ma possono comunque aiutare una persona a orientarsi.
Cordialmente
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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