Depressioni ricorrenti e ossessione

Salve. Sono stato molto colpito dall'articolo sul Blog del Dott. Pacini dal titolo " Rimorsi e rimpianti. Destino e Castigo della Ciclotimia". Mi sono ritrovato in molti dei tratti indicati, il limbo emotivo e decisionale, la tagliola a scatto fra rimpianto e rimorso....


Riassumo brevemente la mia situazione: nel 1996 mi viene effettuata una tiroidectomia totale per rischio di carcinoma midollare, la mia sindrome ereditata per via materna e' la MEN2A, inizio ad assumere eutirox e a controllare i surreni. Nel 2001 in quadro personale già difficile dal punto di vista emotivo/familiare/personale, mia madre si ammala nuovamente di tumore e i miei si separano. Cado in una crisi nera che mi porterà all'abbandono di Medicina e Chirurgia e all'essere seguito da psichiatra e psicoterapeuta.
Il Farmaco prescrittomi e' il Tegretol. Farmaco che continuo a prendere fino al primo episodio depressivo del 2007 ed al quale viene associato citalopram solo per alcuni mesi. Stessa musica e ricaduta nel 2009 sempre Tegretol e Entact. Nell'estate 2011 altro crollo bestiale e allora cipralex sempre con Tegretol . Dopo 6 mesi di terapia decidiamo con lo psichiatra di sospendere entrambi. Il Tegretol per la prima volta dal 2002 e il Cipralex . Purtroppo la sospensione termina in una nuova crisi che porta il mio suggerisce di rimettere il Cipralex. Provo a "resistere" fino ad agosto e poi crollo. Attualmente sono con 20 mg di Cipralex da circa 2 settimane ma senza avvertire miglioramenti.

Per venire al contenuto della mia ossessione, sono ormai 6 anni che mi torturo patendo le pene dell'inferno sull'abbandono della facoltà di Medicina. Il disturbo d'ansia si ancora su questo rimpianto che diventa vera e propria ossessione in tutto il periodo di veglia. Riducendomi ad uno stato vegetativo e ovviamente di depressione molto forte.

Chiedo gentilmente una lettura del mio quadro sia rispetto alla mia terapia attuale e passata che rispetto al contenuto della mia ossessione e del mio vissuto .

Ringrazio tutti in anticipo.

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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
non si può non considerare la tiroidectemia e di trovarsi in terapia ormonale sostitutiva: i fattori che hanno implicazioni sulla salute psichica, in particolare nell'ambito di umore, da non confondere con i disturbi psichiatrici nel senso stretto, i quali possono comunque complicare il quadro. Quale dose di Eutirox assume, quali sono i livelli dei Suoi ormoni tiroidei e quando sono stati controllati l'ultima volta ? La normalizzazione di questi livelli, se fossero alterati, sarebbe il primo passo.

In due settimane è troppo presto aspettare gli effetti terapeutici di Cipralex, ma bisogna monitorare il quadro clinico, in particolare gli effetti collaterali psichici iniziali transitori. Inoltre, l'uso dei farmaci antidepressivi in concomitanza con la terapia sostitutiva con gli ormoni tiroidei deve essere molto attento. Nella valutazione dell'efficacia o meno o dei sintomi psichici collaterali della terapia antidepressiva bisogna considerare anche il bilancio degli ormoni tiroidei.

Rispetto al rimpianto dell'abbandono della Facoltà di Medicina e Chirurgia, quanto ho capito, è dipeso dalle Sue condizioni di salute. Perché allora il rimorso ? Bisogna capire se ci sono stati gli altri motivi di abbandono (oltre al Suo stato di salute) e che significato può avere per Lei lo studio della medicina e chirurgia e la professione del medico.

Dr. Alex Aleksey Gukov

[#2]
dopo
Utente
Utente
Caro dottore,
assumo 125 mg di eutirox. I valori del TSH e degli altri indicatori erano in ordine ma devo a breve fare i controlli che risalgono ad un anno fa.(allora diminuì l eutirox da 150 a 125 poiché il TSH era impercettibile).

La sospensione della precedente carriera era legata ad un quadro familiare economico e di malattia che mi mise nella condizione di ritornare a casa. In concomitanza di queste crisi sento pero' un disperato bisogno di riprendere, nonostante l'età , quel percorso.

Grazie
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Per l'intraprendere gli studi e la carriera in medicina l'età è sicuramente non il fattore limitante principale. Ci sono le persone che, dopo aver fatto un percorso formativo e lavorativo nelle altre aree, decidono di iniziare a studiare la medicina. Molti dicono che il percorso professionale di un medico è così lungo, che è importante iniziarlo da giovani. Tuttavia, questo percorso, a chi è predisposto, può dare le soddisfazioni già all'inizio, visto che, oltre alle lezioni, c'è una buona parte della pratica, e, dall'altra parte, questo percorso professionale è così lungo che, per chi lo capisce, per un medico bravo, non finisce con gli studi ma dura tutta la vita. Per cui, la fretta non serve. La Sua età, per la carriera di un medico è ancora giovanissima. E' molto più importante quanto la persona è adatta a questa professione, perché si tratta della vita e della salute delle altre persone, e sono importanti le aspettative che la persona ha, perché non rimanga delusa.

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<<..devo a breve fare i controlli che risalgono ad un anno fa.(allora diminuì l eutirox da 150 a 125 poiché il TSH era impercettibile)..>>

La situazione si potrà valutare in base a questi controlli che Lei fa a breve.

Nel frattempo, durante le prime settimane della ripresa del Cipralex, è importante piuttosto che sia ben tollerato e che il quadro clinico non viri nella fase opposta, mentre, come scrivevo, è in ogni modo presto vedere gli effetti terapeutici.

Teniamo anche conto che, quando un antidepressivo viene ripristinato dopo la sospensione e in seguito alle ricadute, può prendere più tempo per dare effetti benefici. Inoltre, l'uso discontinuo degli antidepressivi poteva peggiorare la ciclicità.

Dalla Sua descrizione iniziale non riesco però a capire se in precedenza il Cipralex è stato efficace.

Non è copletamente chiaro nemmeno il razionale dell'uso del Tegretol. In una delle ipotesi, il Tegretol poteva essere prescritto su base del sospetto o della diagnosi di Disturbo Bipolare (però Lei non ne scrive), in un'altra ipotesi, talvolta gli stabilizzatori di umore si prescrive anche nei disturbi di umore monopolari, sempre per attenuare la ciclicità; infine, in un'altra ipotesi ancora, chi sa, forse il razionale è stato il prevenire le oscillazioni di umore legati alla terapia ormonale e poi antidepressiva. Qui posso fare solo le ipotesi e spero che a Lei siano stati spiegati i motivi e la diagnosi.

Comunque, secondo me, il metodo migliore per evitare le oscillazioni di umore legate alla terapia ormonale è di monitorare bene questa stessa terapia ed i livelli degli ormoni nell'organismo.

Invece nel caso nel quale si mirava ad attenuare la ciclicità propria della malattia di umore, se questa si esplica prevalentemente o totalmente con episodi depressivi, mi permetto di commentare che il Tegretol (nome chimico: carbamazepina) potrebbe non essere lo stabilizzatore di umore ottimale, avendo un potenziale stabilizzante più chiaro su epissodi maniacali e avendo talvolta effetti depressogeni.

Se da voi (il Suo secialista assieme con Lei) verrà presa in considerazione di nuovo l'abinazione con uno stabilizzatore di umore, posso consigliare di valutare altri farmaci.

In ogni modo, l'uso degli stabilizzatore di umore in un disturbo di umore monopolare (depressivo), anche se con episodi ricorrenti, non viene trattata in prima battuta con uno stabilizzatore o con un'associazione di antidepressivo più uno stabilizzatore. In prima battuta si valuterebbe la sola terapia antidepressiva (talvolta, provando anche antidepressivi diversi, nella ricerca di quello efficace nel dato caso). Solo se il disturbo depressivo è resistente a questi tentativi, o nel caso degli episodi di viraggio nella fase maniacale o ipomaniacale, si valuterebbe l'introduzione anche di uno stabilizzatore.

Da tenere conto che esprimo qui il mio parere, che non è di tutti gli altri specialisti.

Tutto questo: nell'ottica che le ricadute del Suo disturbo depressivo ricorrente non sono determinate dalle circostanze esterne che accentuano la Sua "ossessione". Nel caso nel quale tali circostanze sono presenti, bisogna lavorare su queste ultime, perché la terapia farmacologica non può cambiarle. Vedo che Lei è seguito anche da uno psicoterapeuta... Può discutere anche con lui sul meccanismo di insorgenza dei Suoi episodi depressivi.

[#4]
dopo
Utente
Utente
La prescrizione del Tegretol non mi e' mai stata spiegata in termini di diagnosi. Chiederò lumi in merito.
Gli antidepressivi invece sono sempre stati inseriti nelle manifestazioni di depressione maggiore.
Il punto e' che questa volta sembrano tardare a dare benifici e anzi perdura il vomito mattutino, totale astenia e inappetenza sommata ad una mi sembra maggiore confusione mentale ed ansia generalizzata.

Inoltre visto che ad aprile ho scalato entrambi i farmaci non capisco perché si e' ripartiti dal solo Cipralex . Forse per verificarne l'effettiva valenza?
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
I punti da chiarire con i Suoi curanti sicuramente ci sono: anche la relazione con la situazione degli ormoni tiroidei e con le circostanze esterne e dunqe anche la diagnosi (perché, come ho scritto all'inizio, questi fattori possono contribuire ad un disturbo di umore secondario, non endogeno, la cura ottimale del quale non può limitarsi agli antidepressivi o/e stabilizzatori).

Comunque, rispetto all'antidepressivo, da quanto ho capito, è stato sospeso per l'ultimo ed è proprio poco dopo la sua sospensione che si è manifestato un nuovo episodio depressivo. Per cui, la decisione di ripristinarlo poteva avere la sua logica.

Quello che non ho ancora sottolineato e che la cura antidepressiva di un disturbo con episodi depressivi ricorrenti non è corretto che ogni volta si limti a dei periodi depressivi, ma deve essere protratta a mantenimento per un periodo abbastanza lungo (anche più anni), altrimenti non si cura la malattia, ma solo i suoi sintomi. I disturbi di umore si manifestano con "episodi", che in realtà sono solo i punti di "ice-berg" della malattia che per la sua maggior parte è "sotto l'acqua", asintomatica, ma costituisce la predisposizione a far sì che emergano nuovi "punti", "episodi", per cui non si può curare solo questi ultimi.

Comunque, sui motivi delle scelte del Suo curante non posso fare le speculazioni o cercare di indovinarli. E' necessario chiederli a lui.

Tuttavia, appena riesce a contattarlo, senza rimandarlo, in primo luogo lo metterei al corrente dei sintomi che ha adesso, che possono essere anche i sintomi collaterali del farmaco, ma possono contribuirne anche le condizioni climatiche (ed i corrispettivi alterazioni del bilancio idrico e salino); può contribuirne anche il bilancio degli ormoni tiroidei ed, in una certa parte, anche la tendenza ossessiva a preoccuparsi del risultato. Bisogna chiedere al Suo specialista una visita di controllo, per vedere come Lei sta effettivamente e per decidere sul da farsi, utilizzando magari anche le considerazioni che ho espresso in questo consulto.