Consulto su terapia che seguo

Cari dottori,
mi scuso per l'ennesimo consulto ma ho dei dubbi su una cura. Vi racconto un pò i sintomi e poi le varie cure.
Circa luglio dopo un avvenimento ho cominciato a soffrire di ansia, un ansia che non mi faceva dormire la notte (risveglio continui, e risvegli precoci), e che mi dava problemidi conati di vomito e dispepsia, mi sono rivolto al csm e ho fatto un incontro con una psichiatra la quale come primo approccio mi ha dato lo stilnox 0.25 e il levopraid 10 gcc prima dei pasti.
Sono andato avanti per una ventina di giorni ma il problema non è stato risolto. Allora la psichiatra mi toglie lo stilnox e mi da lo xanax da 0,25 da prendere una la mattina, una il pomeriggio e due la sera più il levopraid 20 gcc prima dei pasti.
Cominciava ad andare meglio ma continuavo a non stare bene. A un certo punto a questo si è aggiunto un altro problema. Una sorta di poca lucidità mentale, confusione, sensazioni di sbandamento, sensazione come di ovattamento.
Fatti una visita dall'otorino più prova vestibolare con esito negativo.
Rivado al csm e mi cambiano la psichiatra perché quella che mi seguiva è stata trasferita.
Gli racconto i sintomi e gli racconto anche del fatto che ho problemi a dormire.
La nuova psichiatra mi da la mirtazapina da prendere la sera e lo xanax al bisogno e mi toglie il levopraid. Ho iniziato la cura il 14 settembre a mezza dose per poi passare a dose piena il 19 settembre (30 mg sempre da prendere la sera).
Dopo circa 4 settimane le cose sono leggermente migliorate ma non va ancora bene. I sintomi sono sempre gli stessi. Mi sveglio la mattina e una volta passata la sonnolenza mi sento ovattato, poco lucido con sensazioni di instabilità e confusione. Avvolte quando la gente mi parla ho bisogno di concentrarmi. A questi si aggiungono poi ansia (che per fortuna ultimamente è diminuita ma che comunque è sempre con me). Ansia che mi viene spesso la sera e che avvolte mi fa faticare a prendere sonno. A questi sono aggiunti adesso anche dei mal di testa che spesso mi vengono il sabato mattina.

Ho rivisto la psichiatra settimana scorsa e ho spiegato il tutto a lei, mi ha detto, sicuramente il suo è un problema di ansia ora le soluzioni sono due, o lasciare al cura così com'è o togliere la mirtazapina e continuare solo con lo xanax.
Io ho proposto di cambiare antidepressivo, visto che solo lo xanax l'ho già provato e mi ha detto che non era il caso, che poteva migliorare la situazione come peggiorarla. Che la mirtazapina è un antidepressivo tra i più generici e che ha più effetto su ansia visto la sedazione che dà e mi ha ridato appuntamento al 23 novembre.
Oltre la psichiatra faccio anche una psicoterapia sempre al csm.

Le mie domande sono, secondo voi devo continuare con la mirtazapina anche se i risultati dopo quasi due mesi non si sono visti? Vale la pena sentire il parere di un altro professionista?
Oltre all'ansia mi dà fastidio quella sensazione di poca lucidità.
Ps: per reflusso prendo pariet 10mg al mattino.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
"Le mie domande sono, secondo voi devo continuare con la mirtazapina anche se i risultati dopo quasi due mesi non si sono visti?"

Questa domanda può essere fatta solo a chi la visita direttamente

"Vale la pena sentire il parere di un altro professionista?"

La scelta di sentire un parere differente è la sua, se non trova corrispondenza tra trattamento e miglioramento dei sintomi può sentire il parere dello psichiatra che preferisce.

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[#2]
dopo
Utente
Utente
Ho fatto già la domanda alla mia psichiatra e come ho scritto sopra mi ha dato due strade da seguire.. Continuare con mirtazapina + xanax al bisogno, o lasciare mirtazapina e continuare solo con xanax.

Io non sono un esperto, ne un medico, ma è normale che una terapia non dia risultati dopo due mesi? Non sarebbe il caso di rivisitare la terapia se dopo due mesi non si hanno risultati?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Due mesi possono essere un tempo normale di trattamento in cui le risposte possono essere variabili.

La scelta sulla variazione di terapia resta comunque della sua psichiatra.

Sinceramente, a mio parere è poco comprensibile lasciare la scelta al paziente se proseguire in un modo o in un altro soprattutto se uno dei due modi (solo xanax) è un trattamento non condivisibile nel lungo termine.
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dopo
Utente
Utente
Grazie Dr Ruggiero per le sue risposte.

Infatti è stata la mia risposta, le ho detto, dottoressa ho già provato la strada dello xanax e non ha dato risultati ma deve essere lei a decidere e non io.

Mi ha confermato poi la cura con la mirtazapina e mi ha ridato appuntamento al 23 novembre. Posso provare ad aspettare altro tempo anche se a essere sincero, dopo un pò uno si stanca a stare continuamente male e/o anche parlarne con il medico di base.
[#5]
dopo
Utente
Utente
Ancora una domanda:

" Mi sveglio la mattina e una volta passata la sonnolenza mi sento ovattato, poco lucido con sensazioni di instabilità e confusione. Avvolte quando la gente mi parla ho bisogno di concentrarmi."

Questi sono da considerarsi sintomi psichiatrici? Questi sintomi mi destano molta preoccupazione, anche perché convivono con me da quasi 6 mesi. Non capisco la strada da intraprendere, come al solito mi sento poco ascoltato dai medici ed è per questo che scrivo qui.
Non capisco se rivolgermi a uno psichiatra o a un neurologo, ho 29 anni e pensare di convivere con questi sintomi non fa affatto piacere.

Ancora Grazie
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Dr. Vito Fabio Paternò Psichiatra, Psicoterapeuta 586 22 3
Salve,
Anche per me è poco condivisibile lasciare la scelta al paziente su quale terapia seguire e quindi, visti anche i due mesi passati, io sentirei un altro parere.

Cordialmente
Dott. Vito Fabio Paternò

www.cesidea.it
info@cesidea.it

[#7]
dopo
Utente
Utente
Lo specialista mi ha cambiato la terapia con maveral 50 la sera e en 1 mg per tre volte al giorno..

Quelle strane sensazioni mentali sembrano finalmente scomparire, le cefalee anche.. persiste ancora l'ansia e la nausea abbastanza fastidiosa che spero possa passare con il tempo.

Grazie
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Dr. Vito Fabio Paternò Psichiatra, Psicoterapeuta 586 22 3
Salve,
adesso concordo con la sua terapia. Aspetti ancora un pò e andrà meglio.
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dopo
Utente
Utente
La nausea è un sintomo che persisterà o sparirà anche esso nel tempo?
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Dr. Vito Fabio Paternò Psichiatra, Psicoterapeuta 586 22 3
Sparira in pochi giorni.
[#11]
dopo
Utente
Utente
Salve,
la nausea finalmente è sparita e la situazione in generale è molto migliorata.

Ho ancora un poco di ansietta che mi accompagna per parte delle giornate.

Ho fatto presente il tutto alla psichiatra che comunque mi ha confermato la terapia,
cioe 50mg di maveral la sera ed en 1mg per tre volte al giorno e mi ha ridato appuntamento il 18 gennaio.

Ora, è vero che sono passate circa 20 giorni ma mi chiedevo se questa ansietta sparirà o se sarà necessario una modifica delle quantità del farmaco.

Intanto aspetto e aspetto vostri suggerimenti.
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Dr. Vito Fabio Paternò Psichiatra, Psicoterapeuta 586 22 3
Salve,
"l'ansietta" passerà di certo, ma sarebbe bello che lei avesse anche un pò di "fiducetta" nella sua P.sichiatra
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dopo
Utente
Utente
In realtà volevo una rassicurazione.

Grazie
[#14]
dopo
Utente
Utente
Scusate se scrivo ancora. Ma se scrivo è perché la situazione non è migliorata.
L'ansia persiste ancora. Ho dato abbastanza fiducia alla psichiatra che mi segue da settembre.
L'ultima cura la seguo dal 16 novembre.

Ho come la sensazione che il maveral non sia indicato per il mio disturbo d'ansia.
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