Benzodiazepine

Gentili Dottori,
ho 43 anni, da circa 9 anni soffro di attacchi di panico e negli ultimi mesi di alcuni disturbi forse riconducibili a sindrome ansiosa (vertigini, inquietudine, senso di ottundimento alla testa, instabilità). Sto seguendo una psicoterapia dal 2008 - con pochi risultati - e neppure alcune cure hanno dato i benefici sperati (Citalopram, poi Mirtazapina e Amisulpride). Gli unici farmaci che mi aiutano sono le benzodiazepine, in particolare bromazepam (Lexotan, 10 gocce quotidiane). Recentemente il medico mi ha prescritto 2-3 gocce di Clonazepam (Rivotril) al posto del Lexotan; in effetti con queste gocce mi sento piuttosto bene. C’è una differenza sostanziale tra i due farmaci ? Inoltre ho un dubbio: Rivotril mi sembra molto più forte e mi spaventa il fatto di eventuali sintomi d’astinenza che potrò avere se e quando interromperò il trattamento. Qual è la vostra esperienza/opinione in merito ?
Grazie e cordiali saluti.
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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,

la mia esperienza è che i disturbi dal lei descritti si affrontano farmacologicamente con gli antidepressivi (solo in una prima fase anche in associazione eventuale con le benzodiazepine).

Dal punto di vista psicoterapico se è dal 2008 in trattamento senza benefici, forse sarebbe opportuno rivalutare il percorso di cura.

Potrebbe precisare anche meglio il dosaggio dei farmaci antidepressivi assunti?

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

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dopo
Utente
Utente
Ho assunto Cipralex 20 gocce al giorno per circa 6 mesi, poi 1 Mirtazapina 30 mg (se non sbaglio) insieme a 1/2 Amisulpride 50 mg. Attualmente non assumo alcun antidepressivo (da circa 2 mesi). Tutti sono stati sospesi per inefficacia o per peggioramento di alcuni disturbi (soprattutto vertigini).
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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,

credo che andrebbe ridiscussa la terapia con l'ipotesi di utilizzo degli antidepressivi.

In realtà il fatto di aver utilizzato due molecole -peraltro di classi differenti- è troppo poco significativo per dire che tali farmaci non abbiano effetto su di lei.