Dubbi su bipolarismo

Gentili dottori,
vi scrivo per avere un parere.
Da settembre 2011 la mia vita ha subito molti cambiamenti, sia positivi sia negativi: ho comprato casa con la mia ragazza, ho perso un lavoro che avevo da cinque anni, ho vinto un dottorato (pure con molti dubbi sulla sua attuale utilità), ho trovato altri lavori etc. Insomma, se prima vivevo tranquillamente, da circa un anno si sono affastellati molti cambiamenti, sia contestuali sia in prospettiva.
A metà maggio ho avuto un improvviso irrigidimento degli arti inferiori (sentivo tensione), ho fatto un sacco di esami (sangue con Cpk, tiroide), visite neurologiche ed elettromiografia e tutto è negativo. La diagnosi è stata somatizzazione ansiosa.
Ho avuto un'ipocondria fortissima, pensavo di avere la sla o la s.m. e mi ci sono volute tutte quelle visite per convincermi di non avere nulla di fisico. In passato ho sofferto in qualche periodo (in concomitanza a momenti di cambiamenti, stress o altri eventi - un'operazione a mio padre, ad esempio) di ipocondria e insonnia transitoria.
Da agosto in poi ho avuto tanta ansia con sintomi fisici quali sintomi d'ansia, tensione muscolare dietro il collo etc.
Da settembre sto seguendo una psicoterapia che sicuramente mi sta aiutando dato che ho ripreso il mio lavoro (pur precario) e ho ricominciato a considerare positiva la strada del dottorato e ho smesso di cercare vie alternative, vie che cercavo per una sorta di paura che avevo di non riuscire a farcela nel futuro a livello economico etc.
Ora, da circa un mese alterno momenti in cui sento ancora l'ansia (mi sento teso, qualche volta ho problemi di sonno, ogni tanto ho un acufene, quando sento l'ansia mi sento un po' triste etc.) a momenti in cui ne sono libero e mi sento felice.
Il tratto ipocondriaco rimane (la psicoterapeuta dice che è fondamentalmente sempre ansia) e io ogni tanto, forse perchè suggestionato da quanto leggo su internet, ho paura di essere bipolare, fondamentalmente perchè quando torno a sentire un po' d'ansia mi rattristo perchè mi è tornata e perchè quando non la sento mi sento contento.
Onestamente non faccio "cose strane", i miei rapporti sociali sono sempre buoni e uguali a come sono sempre stati, non ho mai visto la mia vita come "nera".
Però ogni tanto la paura di essere bipolare mi viene a trovare. La mia psicoterapeuta mi ha detto che io certo bipolare non sono eppure ogni tanto torno ad avere il dubbio...
So che dovrei alternare settimane di depressione nera a settimane di euforia etc., cosa che in effetti non succede, ma vorrei sapere se voi potete dirmi qualcosa in più dato quanto vi ho raccontato.
Un esempio pratico: ieri ho sentito un po' d'ansia in un paio di momenti della giornata, l'ho mandata via e poi la sera mi sono sentito leggermente triste per circa un'oretta. Questa notte ho dormito bene e stamattina mi sento contento e "normale", con tanta voglia di fare quello che devo, al risveglio ero un po' "agitato" con una lieve tachicardia ma dopo poco non più.
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Lei riferisce di soffrire di ipocondria, e infatti propone un dubbio su una malattia. Non si tratta (nell'ipocondria) di discutere le ragioni per cui non dovrebbe avere questa o quella malattia, questo non corrisponde a nessun percorso diagnostico e peggiora il controllo delle ansie ipocondriache.
Ha già un disturbo di cui preoccuparsi, ma poiché quello il suo cervello lo riconosce e lo vive, non lo teme, e cioè l'ipocondria.

Sarebbe opportuno valutare una terapia farmacologica.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie della risposta, dottor Pacini.
In effetti non credo di essere affetto da disturbo bipolare ma ogni tanto divento dubbioso e quindi sento il bisogno di chiedere, come ho fatto oggi.
E' come se non fossi sempre in grado di convincermi da solo.
Lei parla di una terapia farmacologica, so che ne esistono per l'ansia (in particolare per il disturbo d'ansia generalizzato) ma fino ad ora ne ho escluso l'uso perchè la psicoterapia ha davvero ridotto di molto l'ansia. Prima - solo due mesi fa - era costante e molto forte) e ora è un episodio che "mi capita" ogni qualche giorno e che riesco a controllare e spesso a "scacciare". Riesco adesso anche a legare l'isorgenza ansiosa a degli eventi esterni (quali il lavoro etc.) e a rasserenarmi.
Certo, ciò che mi ha disturbato a volte è proprio l'ipocondria che mi dà dei dubbi e che, come ho scritto, ho avuto anche in passato.
C'è un farmaco anche per l'ipocondria (immagino di no ma ci saranno farmaci che aiutano i disturbi di questo spettro)?
Oppure posso valutare di gestire al meglio l'aspetto ipocondriaco con la mia psicoterapeuta?
Oppure si riferiva a una terapia farmacologica per qualcos'altro?
Grazie mille ancora!
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

"so che ne esistono per l'ansia (in particolare per il disturbo d'ansia generalizzato)"

No, non in particolare per questo disturbo. Più per gli altri direi.

Dicevo proprio che ci sono terapie farmacologiche per l'ipocondria, tenendo presente che solitamente l'ipocondria di tipo ansioso corrisponde ad un disturbo ossessivo.

Ci sono anche psicoterapie (cioè comportamentali o cognitivo-comportamentali) ma dicevo che mi sembra che queste idee vengano ancora fuori.
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