Ansia alla bocca dello stomaco ed agitazione

Salve e grazie innanzitutto per l'attenzione che mi dedicherete.
Ho 35 anni e circa 3 anni fà è iniziato il mio percorso a braccetto con l'ansia...
Ho avuto un unico attacco di panico che mi ha debilitata per mesi, ma ne sono uscita vincitrice. Allora il mio medico mi curò con daparox gocce (paroxetina) ed una pastiglia x dormire di cui non ricordo il nome. Dopo circa 6 mesi, e visto che stavo meglio, abbiamo iniziato a ridurre le 20 gc giornaliere di paroxetina fino ad eliminarle, e la mia vita - tra alti e bassi - procedeva tranquilla. Sei mesi dopo la fine della cura ho iniziato ad avere problemi d'ansia, lamentavo agitazione, nervoso alla bocca dello stomaco, difficoltà a stare ferma (facevo lunghissime passeggiate anche al freddo), difficoltà a dormire, la testa pesante, la mente piena che lavorava sempre e non si fermava mai, in preda soprattutto a pensieri negativi. Qui il medico mi fà riprendere il daparox portando la dose ad un massimo di 15 gc giornaliere e mi dà delle gocce omeopatiche x dormire stavolta. Dopo circa 4 mesi sto meglio, riduciamo le gocce fino ad eliminarle ed ho di nuovo una vita serena e tranquilla.
Ora ci sono ricascata un'altra volta, siamo di nuovo a 15 gc giornaliere di daparox e gocce omeopatiche per dormire, sebbene ho sintomi diversi: non ho la testa nel pallone come le altre volte, mi sento solo sempre agitata ed ho un tremolio-nervoso alla bocca dello stomaco ma meno forte delle altre volte, e mi faccio mille paranoie (assurde) per tutto, ma sempre meno negative e meno forti delle altre volte, ed ho la febbre costantemente a 37,5 da circa 1 mese. Praticamente sento questi attacchi sempre meno forti, però tornano!! E sebbene io sappia di cosa si tratta e non voglia ricaderci, loro sono più forti e riescono sempre a sopraffarmi! Non ho grossi problemi a parte il lavoro che non mi gratifica ma che non riesco a cambiare dato il periodo di crisi, quindi me lo devo tenere per forza, e le analisi di sangue ed urine complete che eseguo regolarmente ogni anno, sono sempre perfette! Qui ne vade soprattutto la mia vita privata...ora ho anche un compagno e non sò quanto potrà sopportare questi miei alti e bassi praticamente semestrali!
E' possibile che quel primo attacco di panico mi porti queste conseguenze per anni? E' possibile che dovrò convivere con questa situazione semestrale di ricadute, od essendo sempre meno forti prima o poi svaniranno? Sono seguita anche da uno psicologo e continuerò la terapia, ma volevo sentire anche altri pareri e mi son trovata a scrivere qui! Grazie in anticipo!
[#1]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Il suo disturbo non é stato curato efficacemente nel lungo termine. La prima volta per tempi troppo ridotti, attualmente per dosaggio non terapeutico. Il suo medico é uno psichiatra?

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
No, il mio medico non è uno psichiatra, ma mi conosce da quasi 20anni ed io mi son fidata di lui anche xchè avevo visto i risultati le due volte precedenti. Mi aveva dato anche Alprazolam 750 milligrammi/1ml, da prenderne 5goccie al bisogno, ma l'avrò preso una decina di volte soltanto. Sono finita a scrivere qui xchè non mi spiego il motivo di queste ricadute - come le ripeto - ogni volta sempre più lievi delle precedenti, ma mi basta un periodo frenetico e stressante al lavoro, od una spesa imprevista che mi preclude un'eventuale vacanza, per buttarmi giù e lì poi si innesca un meccanismo di negatività che mi porta a vivere male sia nel privato, che in famiglia, che al lavoro...periodo che per uscirne mi costringe a far uso di nuovo dei farmaci! Ormai che ho "conosciuto il panico" sò cosa mi aspetta quando mi capita di buttarmi giù, e sò che se ne può uscire xchè l'ho già fatto, solo che il mio "sapere" non è sufficiente x venirne fuori da sola ed ho bisogno dell'aiutino dei farmaci....finirà mai questo "percorso di ricadute"?? Grazie ancora, saluti!
[#3]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Per ridurre il rischio di ricadute é necessario seguire terapie efficaci, sia per tempi che per dosaggi. É per questo che sarebbe opportuno rivolgersi ad uno specialista.
Cordiali saluti
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