Il mondo della droga,

Io e il mio ragazzo siamo insieme da 2 anni, e sono stati anni davvero difficili per via della sua tossicodipendenza, per il mondo della droga, per malattie tumorali ai suoi genitori, casa all'asta, denunce a mia madre per debiti ed altri problemi.Lui è sempre stato un ragazzo che ha sofferto tantissimo, è riuscito sempre a risollevarsi in ogni situazione ma con me è stato difficile. Soffriva perchè credeva di aver trovato finalmente qualcuno che lo capisse, ma soffriva anche per il mio passato, per il fatto che io fossi stata con altri. Lasciò il mondo della droga per me e ovviamente iniziarono anche le crisi d'astinenza, dopo quelle iniziarono le crisi d'ansia e poi gli attacchi di panico. Io cercavo di stargli vicino quanto potevo, ma non riuscivo a capirlo in fondo perchè gli facevo pesare ogni cosa che mi aveva fatto perdere, come amiche e quant'altro; spesso se litigavamo e lui stava male con attacchi e fisicamente, io pensavo più al mio stare male, all'arrabbiatura, al litigio, che a lui che stava molto male, o se aveva problemi in famiglia gravi non gli stavo vicina se noi stavamo male. Questo perchè pensavo solo fossero scuse per farmi perdere tutto e tenermi tutta per lui, finchè non è finito in un centro di salute mentale. Mi ha confessato di avermi tradita due volte per disperazione, perchè io non mi preoccupavo minimamente di lui e lo lasciavo solo anche quando lui implorava il mio aiuto. Anch'io ho cercato qualcun'altro, e ho capito di non essere stata per niente presente come fidanzata. Così ci siamo perdonati le nostre colpe e abbiamo deciso di ricominciare, trovando un nostro equilibrio. Ma io gli ho fatto promettere di aiutarmi a superare ciò che mi ha fatto, e di fare qualcos'altro per dimostrarmi qualcosa. Ha fatto tantissimo, siamo stati benissimo in questo mese e mezzo, ma il problema è che lui mi tradì con una nostra vecchia amica, amica sia mia che sua, che però non faceva piu parte della nostra vita. Io a lei ancora chiedevo aiuto per la situazione che vivevo e lei intanto mi tradiva. Le chiedevo aiuto perchè iniziai a bere di nuovo e lei diceva di non poter far nulla. Quindi potete immaginare quanto sia aumentata l'umiliazione e la frustrazione. Provo a stare bene ma in diversi momenti devo ricorrere ad ansiolitici e all'alcool per crollare e non pensare.Lui mi ha aiutata, ma avrei voluto che avesse fatto qualcosa con questa nostra vecchia amica, forse sì, anche per umiliarla, per quanto era falsa come amica con me.Perchè lui ha fatto sempre il caos se qualcuno mi mancava di rispetto o mi faceva qualcosa, invece in questa situazione nulla di concreto. Non credo di essermi spiegata fino in fondo,ma mi sento così frustrata e umiliata, senza sentire il minimo rispetto del mio ragazzo.So che mi ama, ma non riesco a mandar giù il fatto che se ne sia stato con le mani in mano, contrariamente ad altre situazione.Ormai questi pensieri sono ossessivi, non dormo la notte, e se dormo sono incubi. Mi sento da buttar via.io 20 lui 26
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Ragazza,

mi sembra che entrambi non stiate bene e abbiate problemi di dipendenza (fisica e psicologica): lui dalla droga, tu dall'alcool.

Questo comporta anche difficoltà di relazione sia fra di voi, sia con le persone che vi sono accanto, compresa l'aspettativa che l'aiuto arrivi da chi non può essere in grado di darvelo.

Se le cose stanno così avete entrambi la necessità di essere aiutati da persone preparate: ci dici che lui si è rivolto ad un CSM quindi immagino che lo stiano curando adeguatamente, ma è importante che anche tu chieda aiuto e sostegno.
Hai pensato a questa possibilità?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Laura Mirona Psicologo, Psicoterapeuta 626 6 1
Gentile utente,

lei assume alcol da quando sta con questo ragazzo o aveva già da prima questa abitudine? Gli ansiolitici chi glieli ha prescritti? E' andata forse da uno psichiatra? Sarebbe preferibile non assumerli con l'alcol. Ad ogni modo trovo anche io che la situazione sia un pò ingarbugliata per via delle vostre reciproche dipendenze. Sia l'alcol che la droga inibiscono dal punto di vista sociale e comunicativo, oltre ad essere dannose per svariate altri motivi. Come suggerito dalla mia collega, dovrebbe anche lei iniziare a pensare a rivolgersi ad uno psicoterapeuta o meglio ancora ad un CSM che l'aiuti a superare questo momento.

Un abbraccio

Dr.ssa Laura Mirona

dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it