Ansia e gravidanza

Buongiorno ,
nonostante abbia in passato sofferto di ansia a periodi, ne sono sempre uscita con la mia forza di volontà al massimo nel giro di qualche settimana.
A volte c'erano motivi , altre volte quasi inspiegabili.
Poi l'anno scorso a causa di un lutto ho avuto per la prima volta in vita mia 3 attacchi di panico, non pensavo potessero rovinarmi la vita cosi, mi hanno lasciato un'insicurezza addosso pazzesca , subito per 6 mesi sono stata curata con citalopram poi finita la cura mi sono imposta da sola di non pensarci piu', ma ci ho messo tanti mesi per togliermi di dosso tutti i sintomi che finita la cura mi sentivo piu' di prima. vertigini, paura di star male in qualsiasi momento, pianti, come se finita la cura, avessi sfogato tutto quello che le medicine avevano messo a tacere...
Sono riuscita a star meglio col tempo tant'è che , con grande gioia , a novembre sono rimasta incinta. Lo desideravo tanto e i mesi precedenti ero in ansia perchè non arrivava..
Ora di tutti i sintomi passati, ne ho solo piu' uno che mi disturba le giornate: non ho piu' vertigini, non mi sento la testa tesa e confusa, niente pianti, niente paura di morire, ma "solo" pura ansia.
Forse perchè ho i pensieri per il bimbo , se sarà sano , se riusciro' a conciliare tutto, insomma per carattere , mi sto fasciando la testa . Ma non voglio rovinarmi un giorno di piu' questo periodo bellissimo di attesa.
Non posso in questo momento permettermi di andare da un psicoterapeuta anche perchè so che non si tratterebbe di 1 seduta sola.
Ma poi mi dico che se ce l'ho fatta finora e ho tolto tutti quegli acciacchi, perchè non riesco a tranquillizzarmi? sarà anche colpa degli ormoni in gravidanza?
Sto nuocendo al bambino?
La prego, mi risponda, mi dica anche solo una frase che mi faccia tirare su la testa e scattare quella molla che manca per rasserenarmi un po'.
Cordialmente,
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

la persistenza di ansia durante la gravidanza, per quanto possa essere considerata normale andrebbe quanto meno valutata e supportata anche attraverso dei colloqui o, se necessario, con un trattamento specifico.

Vivere la gravidanza in questo modo è comunque piuttosto deleterio in quanto la predispone ad una possibile depressione post-partum ed anche ad alterazioni tali che potrebbero avere conseguenza l'impossibilità di allattare, per esempio.

Conseguenze non gravi ma che possono rendere difficoltoso il rapporto con il nascituro e con la sua crescita.

Faccia riferimento ad un professionista che possa comprendere il suo disagio ed indirizzarla verso un trattamento adatto alla sua situazione.

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