Depressione da diagnosticare ad un paziente difficile
Buongiorno Dottori,
Scrivo per conto di mia madre, i dati visibili sono i suoi.
Sono anni che mia madre è sprofondata in un spirale negativa che la vede combattere con il gioco e il cibo.
Nega di avere un problema ma mangia di nascosto e ruba soldi in casa per giocare.
Se proviamo ad esporle il problema e a farla ragionare finisce con inveirci contro gridare rompere gli oggetti che ha nei suoi pressi e scappa in camera sua sbattendo le sue porte.
Non chiedo un miracolo ma non essendo minimamente disposta a farsi visitare come è possibile procede?
Ringrazio tutti coloro mi daranno consigli pratici utili.
Scrivo per conto di mia madre, i dati visibili sono i suoi.
Sono anni che mia madre è sprofondata in un spirale negativa che la vede combattere con il gioco e il cibo.
Nega di avere un problema ma mangia di nascosto e ruba soldi in casa per giocare.
Se proviamo ad esporle il problema e a farla ragionare finisce con inveirci contro gridare rompere gli oggetti che ha nei suoi pressi e scappa in camera sua sbattendo le sue porte.
Non chiedo un miracolo ma non essendo minimamente disposta a farsi visitare come è possibile procede?
Ringrazio tutti coloro mi daranno consigli pratici utili.
[#1]
Dr. Mario Savino
Psichiatra
1.3k 75 10
Difficile se il paziente non collabora non tanto diagnosticare, quanto curare
Lascio l'onere a Colleghi più esperti di me in materia ma vorrei porle un paio di domande:
la mamma a che età ha iniziato con i problemi col cibo? Con il gioco?
Ha eseguito una RMN del cranio o una TAC consigliate da un Neurologo?
Prende altri farmaci e se sì, quali?
E' in cura per un parkinsonismo?
Grazie
MS
Lascio l'onere a Colleghi più esperti di me in materia ma vorrei porle un paio di domande:
la mamma a che età ha iniziato con i problemi col cibo? Con il gioco?
Ha eseguito una RMN del cranio o una TAC consigliate da un Neurologo?
Prende altri farmaci e se sì, quali?
E' in cura per un parkinsonismo?
Grazie
MS
[#2]
dopo
Ex utente
Buonasera Dottore,
Ha iniziato ad avere questi problemi da quello che racconta mio padre dopo la prima gravidanza quindi 1982.
Non si è mai sottoposta a nessuno tipo di analisi in quanto ha una paura folle di qualsiasi radiazione e farle capire che non tutti i macchinari emanano radiazioni o in quantità minime e per un lasso di tempo che difficilmente può arrecare danni più di un telefono cellulare è impossibile.
non prende farmaci sistematicamente tranne della cetirizina tra aprile e maggio,
magari prendesse della carbidopa o levodopa almeno capirei l'origine della dipendenza dal gioco.
aggiungo che soffre tanto il restare sola o non poter parlare con qualcuno.
Ha iniziato ad avere questi problemi da quello che racconta mio padre dopo la prima gravidanza quindi 1982.
Non si è mai sottoposta a nessuno tipo di analisi in quanto ha una paura folle di qualsiasi radiazione e farle capire che non tutti i macchinari emanano radiazioni o in quantità minime e per un lasso di tempo che difficilmente può arrecare danni più di un telefono cellulare è impossibile.
non prende farmaci sistematicamente tranne della cetirizina tra aprile e maggio,
magari prendesse della carbidopa o levodopa almeno capirei l'origine della dipendenza dal gioco.
aggiungo che soffre tanto il restare sola o non poter parlare con qualcuno.
[#5]
Dr.ssa Franca Scapellato
Psichiatra, Psicoterapeuta
3.9k 197 21
Gentile utente,
la sua mamma ha disturbi psichici da circa 30 anni; la bulimia e la dipendenza da gioco sembrano sintomi di una patologia sottostante mai curata.
Consiglio a voi familiari di contattare il servizio di salute mentale dell'ASL e richiedere una visita. Ci sono terapie efficaci per le psicosi che in via secondaria curano anche i comportamenti disturbati.
Se per tanti anni le stranezze di sua mamma sono state coperte e tollerate in famiglia non sarà facile ottenere una collaborazione dei suoi, anche perché facilmente si potrebbe arrivare ad un ricovero obbligatorio (tso) se la signora rifiuta le cure.
Saluti
la sua mamma ha disturbi psichici da circa 30 anni; la bulimia e la dipendenza da gioco sembrano sintomi di una patologia sottostante mai curata.
Consiglio a voi familiari di contattare il servizio di salute mentale dell'ASL e richiedere una visita. Ci sono terapie efficaci per le psicosi che in via secondaria curano anche i comportamenti disturbati.
Se per tanti anni le stranezze di sua mamma sono state coperte e tollerate in famiglia non sarà facile ottenere una collaborazione dei suoi, anche perché facilmente si potrebbe arrivare ad un ricovero obbligatorio (tso) se la signora rifiuta le cure.
Saluti
Franca Scapellato
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.5k visite dal 07/03/2013.
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