Convivenza di sentimenti opposti e problemi comportamentali

Salve,
Mi chiamo Alessio e ho 29 anni, scrivevo per avere un parere riguardo a un mio presunto problema caratteriale: generalmente sono una persona abbastanza introversa ma comunque sempre molto cordiale e disponibile con tutti a volte invece, sono molto diffidente, taciturno e spesso anche ostile nei confronti degli altri. Questi miei atteggiamenti si alternano più volte durante la giornata, non sono legati a situazioni particolari e spesso rendono molto difficile la gestione delle relazioni interpersonali quotidiane.

Ho sempre presentato questa dualità di carattere ma non in maniera così evidente e comunque sono sempre stato in grado di gestire le situazioni: ultimamente il tutto mi viene molto difficile. Purtroppo in virtù di questa mia maniera di comportarmi, in passato, mi sono ritrovato anche a compiere azioni moralmente discutibili solo per il gusto di farle.
Molte di queste azioni sono rimaste nascoste agli occhi di mi conosce, quelle poche di cui sono venute a sapere amici e parenti hanno suscitato diversi dubbi riguardo alla mia persona (del tipo non me lo sarei aspettato da te).
Alcune di queste azioni purtroppo mi hanno portato anche ad avere problemi con la legge.

Quando analizzo con il tempo ciò che ho fatto nemmeno io riesco a capacitarmi di come sia stato possibile per me aver compiuto certe azioni: ricordando quei fatti a volte provo disperazione, vergogna e disprezzo per me stesso a volte, incredibilmente, ne sono compiaciuto, me ne vanto e provo persino un forte senso di orgoglio per aver trasgredito.

Pensavo che certi atteggiamenti sarebbero spariti con il tempo, magari maturando, ma attualmente continuo a comportarmi in questa maniera: è come se in alcuni momenti non avessi la stessa coscienza e capacità di analizzare le situazioni. Per ciò che ho potuto notare, questi episodi non si verificano in seguito a miei stati emotivi particolari, a volte sento solo il bisogno di fare qualcosa e la faccio.

Soffro di depressione, in passato ho avuto due attacchi di panico e a volte sono vittima di crisi di pianto immotivate: durante questi episodi mi capita di affrontare vere e proprie conversazioni a voce alta (a volte durano anche più di un ora) con una parte di me in cui io non mi riconosco.

Vorrei capire il perché di questo mio profondo desiderio di fare delle cose sbagliate: c’è qualche maniera per controllare questa mia pulsione ed evitare di compiere certe azioni che potrebbero essere pericolose per me e anche per gli altri? Di quale tipo di disturbo potrebbe trattarsi? È il caso che rivolga ad uno specialista?

Grazie
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Ha mai fatto una visita psichiatrica?

Assume qualche trattamento?

https://wa.me/3908251881139
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[#2]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Grazie per la risposta Dr. Ruggiero,
Non ho mai fatto una visita psichiatrica e non ho mai intrapreso cure specifiche. Nemmeno i miei familiari sono a conosceza della situazione che ho descritto: a volte vorrei sfogarmi e rivelargli tutto ma temo che questo mio atteggiamento aggravi una situazione familiare già critica.

Nella mia famiglia, infatti, già un mio parente segue da anni delle cure psichiatriche. Della volte sento che ho bisogno di aiuto ma cerco di tenere duro.
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Sarebbe opportuno che lei effettui una visita psichiatrica al più presto.