Disturbo bipolare con inizio fase maniacale

Buongiorno, la diagnosi (si tratta della mia ragazza) e' del 2011 con una prima crisi nello stesso anno piuttosto pesante, con ricovero per ca. 3 settimane. Ricaduta nell'agosto 2012 gestita a livello ambulatorio ma con tante difficoltà a casa (soprattutto voleva sempre uscire la notte in macchina). Rientrata la seconda crisi ha iniziato la cura con il litio (300mg due volte al giorno) che ha assunto finora con regolare controllo dei valori. Periodicamente qualche preoccupazione o un po' di stress, ma nel complesso in ordine con normale attività lavorativa in ufficio. Da 2 settimane tendenza a raccontare eventi passato anche non recentissimi. Negli ultimi giorni nervosismo in ufficio (ho sentito la collega) e difficoltà a dormire. Dall'altro ieri qualche pensiero "strano" ma comportamento nel complesso calmo e ordinato. Ieri siamo stati dalla dottoressa che la segue da subito dopo il primo ricovero e le ha prescritto in aggiunta 1 compressa di risperdal 2mg la sera e 10 gocce di en se necessario. Ieri notte ha dormito abbastanza bene. Per il momento un po' più di irritabilità ma poca. Soprattutto bisogno di passeggiare e andare a trovare qualcuno ma senza pensieri assurdi e con discorsi ordinati. Ora ha detto di voler disegnare...E' possibile invertire la tendenza senza che vi siano gravi peggioramenti o tempi di recupero così elevati? Con la psichiatra ci dobbiamo risentire lunedì per vedere di farla stare a casa dall'ufficio. Scusate per la lunghezza e vi ringrazio in anticipo pure sapendo che purtroppo il decorso della malattia non è definibile a priori.
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
"E' possibile invertire la tendenza senza che vi siano gravi peggioramenti o tempi di recupero così elevati?"

Gentile utente,
il Dsturbo Bipolare è una malattia cronica (non è fatta da uno o due episodi, ma da una predisposizione a sviluppare i nuovi episodi in generale durante la vita); la cura farmacologica (ad esempio, con il Litio) può riuscire a compensarla, a permettere alla persona una vita normale, ma deve essere protratta per un periodo lungo (anni, talvolta vita natural durante, come la malattia stessa; anche se ogni caso va valutato individualmente). Se la cura è corretta, di solito si arriva al compenso entro tempi brevi (sempre mantenendo la terapia farmacologica), salvo i casi resistenti, nei quali può essere necessaria l'associazione di più stabilizzatori di umore oltre al Litio. E' importante sottolineare che il compenso che permettono i farmaci non è l'assoluta stabilità di umore senza alcuna manifestazione di sintomi maniformi o depressivi, ma piuttosto una riduzione dell'ampiezza di tali fluttuazioni al punto che non vanno oltre ad un certo limite e riescono ogni volta ad autolimitarsi. La situazione delle ultime settimane può darsi che è una tale fluttuazione non estrema oppure è un segno di instabilità più rischiosa: questo lo valuta lo specialista che segue la paziente. Questo ruolo della terapia stabilizzante l'umore (di limitare, anche se senza abolire le fluttuazioni) è importante, perché previene una escalation maniacale che si autoalimenterebbe ed il circolo vizioso delle fluttuazioni di umore estremi "su e giù" che si autoalimenterebbero a vicenda; e dunque si ottiene un decorso della malattia più stabile; ma le fluttuazioni di per sé, di minor ampiezza, sono anche fisiologiche.

La malattia può avere decorsi deversi. Si può anche ipotizzare un periodo, un'epoca della vita nella quale il disturbo è più attivo, con più episodi maniacali e depressivi, mentre in seguito (dopo anni) diventa più silente, soprattutto dal punto di vista degli episodi maniacali, rimanendo la predisposizione e rischio degli episodi depressivi. Sempre se si tratta di un Disturbo Bipolare. Possso esserci periodi di silenzio di malattia anche molto lunghi (anni) caratteristici di questa malattia, ma in tali casi non bisogna pensare che il rischio dei nuovi episodi è estinto, e la cosa prudente non è di sospendere ma di proseguire la farmacoterapia (ovviamante confrontandosi con lo specialista che ti segue). Si può paragonarlo con una malattia ormonale con la quale si convive, anche se spesso nel Disturbo Bipolare, se è sotto controllo, la prognosi è migliore.

Dr. Alex Aleksey Gukov

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dopo
Attivo dal 2014 al 2017
Ex utente
Gentile dr. Gukov, grazie per la risposta. Anche l'ultima notte ha dormito abbastanza bene, anche se si è alzata poco fa appena sveglia. Per il resto ieri sera ha disegnato una cartina con indicate le passeggiate che faceva da piccola. Spero che non peggiorino i sintomi con forte irritabilità o presenza di pensieri e affermazioni non corrispondenti alla realtà. E come le altre volte non ha coscienza di non star bene. Mi permetta una sola domanda infine, perché a un certo punto scrive:"sempre se si tratta di disturbo bipolare"?. Grazie mille ancora e buona domenica. Cordiali Ssluti.
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
"Sempre se si tratta di disturbo bipolare", perché, vista l'insorgenza relativamente recente, senza mettere in dubbio il lavoro dei vostri specialisti, secondo me, come parte del monitoraggio, andrebbero fatti anche i ricontrolli della diagnosi. Il Disturbo Bipolare in molti casi è relativamente facile di curare, ma la diagnosi stessa ha i falsi positivi, soprattutto negli ultimi decenni, quando è stata sovradiagnosticata. Come un disturbo bipolare possono presentarsi anche le altre malattie, più gravi e meno gravi, e non solo psichiche.
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dopo
Attivo dal 2014 al 2017
Ex utente
Dottore, grazie. Sono stati esclusi problemi alla tiroide, che poi in realtà si sono presentati e sono curati. Coesiste sclerosi multipla asintomatica da ca. 5/6 anni con controlli una volta l'anno e senza terapia farmacologica. La specialista che ci segue ha escluso ci possano essere correlazioni. Per il resto i sintomi sembrano peggiorare alla sera ed è sempre un po' più nervosa. E' possibile stabilire il lasso di tempo in cui il risperdal può iniziare andare benefici? In ogni caso domani dobbiamo ho amare anche la specialista. Grazie ancora.
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Molto bene che i problemi della tiroide sono stati curati, ma non so se sono stati curati una volta per sempre; soprattutto se assume i farmaci per il problema tiroideo (ma anche se non li assume), andrebbero ricontrollati anche i valori degli ormoni tiroidei.

Il Risperdal (nome chimico: risperidone) dà l'effetto sedativo (che favorisce il sonno)dalla stessa sera dalla quale si inizia ad assumerlo; pochi giorni dovrebbero bastare per stabilizzare il sonno e per ridurre il livello di attività generale, se questa è considerata a rischio di episodio maniacale, ma talvolta (non necessariamente nel vostro caso) si rende necessario l'aggiustamento della dose. In ogni caso, considererei il Risperidone un farmaco sintomatico per la fase maniacale (dove è indicato e utile soprattutto per il proprio effetto sedativo, il quale si vede molto presto, se la dose è giusta), ma non è un farmaco stabilizzante l'umore a lungo termine, come il Litio.
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dopo
Attivo dal 2014 al 2017
Ex utente
Grazie ancora dottore. In effetti forse un aggiustamento servirà. Dopo due notti in cui il sonno era regolare, l'ultima notte, si è svegliata alle tre e mezza e pure se rimasta a letto tranquilla ha parlato fino alle 5. Si è poi riaddormentata una mezz'ora fino a rialzarsi ora...non è facile insomma ma sicuramente per lei stessa lo è di meno.
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dopo
Attivo dal 2014 al 2017
Ex utente
Gentili dottori, un'altra domanda. Abbiamo sentito la specialista che la segue e vorrebbe forse aumentarle la dose di Risperdal. Si può procedere già dopo appena 3 giorni che lo prende? Grazie
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Sì,

non è fra i farmaci cui dosi vanno cambiate necessariamente in modo graduale.

Comunque, bisogna fidare dello specialista che vi segue, se lo avete scelto.
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dopo
Attivo dal 2014 al 2017
Ex utente
Perfetto, grazie. Per il resto la fiducia c'è e fortunatamente anche la mia ragazza dimostra di fidarsi di lei anche nelle fasi come quella che passa ora. Nonostante tutto quel che dice la dottoressa fa, anche se non ha coscienza di malattia. Grazie ancora e buon lavoro dottore.
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