Tempo necessario per smaltire la paroxetina

Buongiorno a tutti i professionisti di medicitalia,
vorrei chiedere qualche domanda in merito alla paroxetina!
Ho assunto il Sereupin da 7 anni di continuo, ho messo a dicembre scorso, piano piano ho accusato sintomi come fitte alla testa, (1 solo attacco di panico importante dopo 2 settimane dalle sospensione), stanchezza, malumore, alterazione gastrointestinali, "extrasistole, in alcuni casi anche forti", vertigini, ecc..
Dopo una terapia di 7 anni, quanto potrebbe servire perchè la paroxetina venga completamente smaltita nel sangue?
Ci tengo a precisare che nei primi 2 mesi dalla sospensione sono stato un bel pò male, ma dopo è arrivata una ripresa lenta...
Dalla Sospensione del farmaco non prendo più nulla al momento...
Inoltre includo anche il lavoro al computer, la vista che è scesa in quanto devo cambiare le lenti perchè mi causano un maggior affaticamento che prima era coperto dal sereupin...
cordiali saluti
[#1]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
la concezione di "smaltire" il farmaco in questo caso non è corretta, perché nel caso degli effetti da sospensione, questi sono il risultato non della presenza, ma di una assenza (improvvisa o meno) del farmaco nell'organismo (il quale deve abituarsi a stare senza); mentrte nel caso nel quale alcuni sintomi appartengono alla malattia curata, anche qui non è a causa della presenza del farmaco ancora "da smaltire", ma a causa della sua sospensione.

L'attenuazione progressiva dei sintomi che Lei descrive fa pensare agli effetti da sospensione, che sono destinati a scomparire, ma i tempi sono individuali. Di solito sono alcune settimane, ma il Suo caso potrebbe essere particolare. Se rimangono così a lungo alcuni sintomi, non si può nemmeno escludere che si tratta dei sintomi di malattia non più "coperta". Per dirimere i dubbi e per il bene Suo, bisogna farsi valutare dal Suo specialista, e con la visita diretta lui saprà valutare obbiettivamente quale è il Suo stato psichico.

Vorrei chiederLe: per quale malattia ha seguita la cura con il Sereupin ?
La sospensione è stata concordata con il Suo specialista ?
Lei scrive di "un maggior affaticamento che prima era coperto dal sereupin..": può spiegarlo meglio ? Grazie.

Dr. Alex Aleksey Gukov

[#2]
dopo
Utente
Utente
Salve Dottore Alex Aleksey Gukov e grazie per aver preso in considerazione la mia consultazione.

Chiedo scusa per la concezione poco corretta; i sintomi sono da astinenza/sospensione o cmq sintomi derivati dall'assenza della paroxetina!

La sospensione del farmaco non è stata improvvisa, ma graduale in questo modo: prendevo una pasticca di sereupin al giorno da 20mg, poi mezza 10mg al giorno per due mesi e come ultimo dosaggio mezza da 10mg ogni 2 giorni per due mesi.

La domanda era nella formula corretta (mi corregga se sbaglio ancora) quanto tempo impiega il nostro organismo per smaltire la presenza della paroxetina nel sangue? (un approssimativa)

E a sua volta riabituarsi al suo normale equilibrio naturale ? (sperando che vada tutto bene senza un ritorno della stessa)

***
Un altra cosa che ho dimenticato di notificare ma molto importante è il leggero gonfiore dietro la testa e anche sopra che noto facilmente quando mi sistemo i capelli con la mano ad esempio! (ancora presenti)

E anche sensazione di calore alla testa ed orecchie..(nei primi tempi dalla sospensione)
***

# E successo a 18 anni in estate mentre effettuavo dei lavori anche sotto al sole nelle ore calde, ho avuto un prolasso mitralico con successivi disturbi, dolori ecc.. Dove è stata la causa della mia preoccupazione fino ad arrivare ad incontrare l'ansia. (in un anno circa)


# Al momento sono senza Specialista!

# L'affaticamento visivo sarebbe derivato da qualche grado perso della vista con lenti non più adeguati che a loro volta provocano una maggiore concentrazione mentale per guardare, leggere sul terminale/monitor del computer..

La vista in effetti è scesa ma mentre assumevo la paroxetina purtroppo nel bene o nel male mi copriva altri eventuali sintomi come per farGli un altro esempio:
Sono allergico a polvere, muffa ecc, che eventuali sintomi di asma.
Con la paroxetina anche l'asma era quasi scomparsa..

Grazie per il tempo che mi stà dedicando.
[#3]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,

dal momento di interruzione di assunzione della paroxetina, soprattutto se gli ultimi dosaggi sono stati bassi, il farmaco è sparito dall'organismo nel giro di pochi giorni.

I fenomeni di successivo riadattamento dell'organismo possono durare alcune settimane (raramente mesi), soprattutto se, assumendo le ultime dosi (già basse) Lei non avvertiva i problemi (e dunque l'organismo già allora si era parzialmente riadattato).

Nel Suo caso sono passati quattro mesi... Anche tale periodo di riadattamento è possibile, ma assieme ad altri elementi da Lei riferiti mi fa pensare che possa trattarsi dei sintomi di malattia più che del ri-adattamento.

Vedo che Lei vuole tanto di sentirsi già guarito, vuole considerare il tutto solo gli effetti da sospensione del farmaco, ma non è che i Suoi desideri condizionano la Sua valutazione della situazione ?

Dunque, per dirimere i dubbi tornerei dallo specialista per un ricontrollo. Via internet non lo si può valutare (come anche "il leggero gonfiore dietro la testa" non posso valutare via internet). Dovrebbe essere previsto il monitoraggio anche dopo la sospensione (anche con le visite rare, a distanza una dall'altra, ma regolari).

Non capisco perché, se una persona ha ad esempio un problema cardiaco, va periodicamente ai controlli dal cardiologo (e non necessariamente per la prescrizione dei farmaci), mentre con lo psichiatra una volta sospesa la cura anche il rapporto con lo specialista si interrompe ? Perché gli psichiatri sanno solo prescrivere i farmaci ?

Il prolasso della valvola mitrale può associarsi ai disturbi d'ansia, e predisporre maggiormente ad alcuni, come ad esempio, agli attacchi di panico. Il fatto che ha fatto un periodo lungo di farmacoterapia (7 anni) di per sé non vuol dire che è copletamente guarito. Dipende dalle predisposizioni dell'organismo e mentali che sono stati alla base del disturbo.

Ha fatto anche un percorso di psicoterapia ?
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