Purtroppo circa un anno fa il mio terapeuta, per motivi di lavoro, si è trasferito e io ho dovuto

Gentili dottori,
sono un ragazzo di 27 anni. La mia storia è piuttosto complessa. Ho iniziato ad avere un disturbo ossessivo all'età di 14 anni, stessa età in cui ho scoperto di essere attratto sessualmente dai ragazzi del mio stesso sesso e stessa età in cui ho iniziato il liceo, periodo buio della mia vita. Difatti durante quegli anni, a causa della mia timidezza e fragilità, sono stato preso di mira da alcuni bulli della classe che mi hanno preso in giro per quei lunghi 5 anni. E' stata una violenza sia fisica ma soprattutto psichica. E' stato un periodo tremendo che non riesco a dimenticare. Ancora oggi faccio incubi attinenti a quei giorni. Con l'inizio dell'università le cose sono andate meglio, ho trovato degli amici più sensibili e più simili a me e con alcuni di loro mi sono aperto e ho parlato della mia omosessualità. Le loro reazioni sono state positive e mi hanno accettato per quello che sono. Tuttavia le mie ossessioni e nevrosi continuavano a perseguitarmi, insieme ad un fortissimo stato di angoscia che non mi permetteva di studiare come avrei dovuto...così ho iniziato a cercare uno psicologo che potesse seguirmi e ho trovato un bravissimo psichiatra/psicoterapeuta che mi ha seguito per 6 anni... Durante questi anni, seppur più lentamente rispetto ad altri, sono riuscito a dare esami all'università e sono riuscito a vivere più o meno serenamente perchè, nonostante ci fossero sempre i miei pensieri e i miei stati d'animo neri, i miei incubi notturni, sapevo che sarebbe arrivato il giorno in cui sarei andato in terapia, avrei parlato e mi sarei liberato... tutto questo mi ha aiutato per lungo tempo...
Purtroppo circa un anno fa il mio terapeuta, per motivi di lavoro, si è trasferito e io ho dovuto interrompere la terapia con lui. E' stato lo sconforto totale. E' passato un anno e io sono tornato a vivere nell'angoscia e nel terrore... Lui colmava quel vuoto che ho sempre avvertito dentro di me, forse derivante da un rapporto inesistente con mio padre durante la mia infanzia, e da quando è venuto meno è come se la mia vita non avesse più senso.Ho cercato altri terapeuti ma non riesco ad avere lo stesso rapporto che avevo con lui. Più vado avanti e più mi passa la voglia di fare tutto, vorrei solo dormire. Il tempo mi sembra non passare mai. In più c'è un altro tassello della storia: mia madre ha sempre sofferto di depressione e all'età di 50 anni le hanno diagnosticato l' Alzheimer. Ora mi chiedo se la sua depressione possa aver determinato l'insorgenza di questa patologia... So che la depressione può avere cause genetiche e mi chiedo se, avendo io questa predisposizione, possa essere predisposto anche allo sviluppo dell'altra patologia.. Sono tutti pensieri che affollano la mia mente e non mi lasciano in pace.. La mia autostima sta calando moltissimo, sto rallentando in tutto.. ma soprattutto mi chiedo se questo fatto di avere sempre sonno e la sensazione del tempo che non passa mai siano da attribuirsi alla depressione o altro...
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Nel frattempo ha iniziato un trattamento con un altro psichiatra?

Ha avuto prescrizioni di farmaci o indicazioni di altro tipo?

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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dopo
Utente
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Si, mi segue un altro psichiatra. Mi ha prescritto il Mutabon mite. Ma più vado avanti e più mi rendo conto di avanzare in uno stato di torpore e sconforto. Non riesco ad avere stimoli e mi sembra solo di peggiorare... Mi chiedo se ci possa essere qualcosa di neurologico alla base di tutto ciò. Per quanto mi si dica di sforzarmi ad andare avanti, la mia mente non fa altro che propinarmi immagini negative e sempre più spesso mi pare che la soluzione sia soltanto una...
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