Malessere generale del corpo e una forte paura

Buongiorno a tutti.
Sono padre di una ragazza che ad oggi ha 17 anni, in quanto minorenne scrivo io per lei.
Da diversi anni, 5 per l'esattezza, si ritrova a fare i conti con uno "strano" malessere corporeo sempre presente 24h24.
Alla luce di questo il medico di medicina generale senza perdere tempo strappa una ricetta per andare all'igiene mentale.
intanto visita neurologica negativa (Diagnosi Ansia).
prescrizione di Laroxyl gocce 20gt il quale non ha sortito effetto e prescritto come ha detto a mia moglie il neurologo come "ricostituente della serotonina)
Risultato? forte mal di testa, pallore, nausea mai avuti prima e spariti alla dismissione...in più quando a letto di trattarsi di un antidepressivo ha iniziato a temere che fosse depressa....
Le analisi del sangue dell'epoca (senza profilo tiroideo) ci dicevano essere a norma.
Intanto ci siamo rivolti ad uno psichiatra che ha posto diagnosi di Ansia generalizzata, terapia paroxetina 20 mg 2 al giorno per 7 mesi.
Risultati? comparsa di acufene a "soffio alle orecchie", svenimenti malessere accentuato scomparsi alla sospensione della sostanza.
Altro psichiatra: diagnosi Ansia cronica con spunto ossessivo e farmacofobia (secondo lui questi fenomeni erano una reazione fobica al farmaco) visto anche che questa paura e nata e si è mantenuta scoprendo che questi sono farmaci antidepressivi.
Sertralina 100mg per 5 mesi.
Risultati? sonnolenza, tremore, malessere accentuato.
altro antidepressivo=incremento della paura, si c'è stato detto che trovano impiego anche su problemi d'ansia, ma poi gli ha detto che l'ansia è un sintomo di una disfunzione dei neurotrasmettitori come serotonina, noradrenalina e sistema gabaergico, nonché del cortisolo, che alla lunga, senza farmaci conduce inevitabilmente alla depressione e all'atrofia cerebrale, ma ciò si scongiura perché i farmaci creano nuove reti neuronali (neurogenesi).
detto questo la paura ormai è onnipresente, non si tratta di una cosa predominante ma sempre costante in sottofondo.
Avendole fatto fare poco prima una RM è essere perfettamente sana e aver saputo di questa storia, ha chiesto un altro parere psichiatrico che conferma quanto detto dal precedente psichiatra e prescrive Cipralex 10 mg fino a 2 al giorno per altri 5 mesi.
Risultati? sonnolenza.
Richieste da nostra figlia le analisi della tiroide, il medico di base dapprima si rifiuta perché secondo lui la diagnosi non poteva che essere psichiatrica. nel momento che le ha negate, ho mosso io personalmente la richiesta e visibilmente infastidito ha prescritto....
riporto i valori di allora (2 anni fa)
FT3: 7.23 (1.71-4.20)
FT4: 1.69 (0.70-1.48)
TSH: 0.00 (0.35-4.94)
AB TPO: 541.20 (1.00-16.00)
Alla luce di questo siamo stati dall'endocrinologo che ha fatto una ecografia:

Scusate non ho caratteri disponibili e mi scuso per la lungaggine del post ma non posso riassumere 5 anni in un post.



















































[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
[#2]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Grazie per l'interessamento e se mi permette proseguo con il racconto per dare un quadro più completo possibile.
da ecografia: ghiandola in sede di dimensioni normali, ecostruttura diffusamente disomogenea con intenso flusso vascolare intraparenchimale, in lobo dx dubbia formazione nodulare isoecogena di diametro di 11mm circa.
no oftalmopatia in corso.
Diagnosi: Morbo di Flajani-Basedow
terapia Tapazole.
il malessere corporeo sembrava essere risolto e con se anche la paura pareva meno sconvolgente.
Ma sono capitate 3 recidive con ripresa sintomatologica più attenuata (che comprende anche diarrea a scariche improvvise e pelle giallognola e oleosa battito cardiaco sempre accelerato anche sui 120 BM no problemi di pressione arteriosa, dimagrimento in assenza di diete e alimentandosi normalmente come al suo solito)
Ab TPO: 192.60
FT3: 3.75 (1.71-4.20)
FT4: 1.17 (0.71-1.85)
TSH. 0.01 (0.35-4.94)
Terapia 1 tapazole al gg.
alla visita di controllo, nonostante tapazole
FT3: 3.37 (1.71-4.20)
FT4: 1.19 (0.71-1.85)
TSH: 0.31 (0.35-4.94)
in attesa del TRAB.
assieme a questa cura è stata, come concordato per 15 sedute, da una terapeuta breve strategica della scuola del Prof. Giorgio Nardone, ha seguito gli esercizi domiciliari, ma la paura non viene vissuta con maggiore distacco a questo nuovo ripresentarsi.
il fatto è che tutti gli psichiatri visti ci dicono essere una disfunzione del cervello e che se non vuole assumere farmaci la situazione ansiosa evolverà in depressione e questo non aiuta.
Con tante sopportazioni ha assunto i medicinali prescritti ma senza mai ottenere un beneficio anche minimo.
Nonostante questo è una ragazza che in tutti i modi non rinuncia ai suoi doveri e ai suoi piaceri, certo che, non stando bene e temendo di avere ora o in futuro la depressione (la teme perché crea appiattimento affettivo e apatia nonché in certi casi porta al suicidio) non è del tutto serena e felice della situazione ma va avanti nel migliore dei modi, continuando in tutto ciò che è la sua vita nel miglior modo possibile.
Le domande che desidero porvi sono queste:

- Se è vero esserci questa disfunzione di neurotrasmettitori, ma la diagnosi è clinica, non è possibile analizzare le catecolamine sia nel sangue che urine?
o un' esame di neuroimaging?

- diverse diagnosi ma tutti pronosticano che senza farmaci l'ansia (in questo caso la paura della depressione) possa evolvere in depressione reale (e cosi che la paura si mantiene sempre)
le cure le ha fatte ma nessuna ha funzionato, e nessuna quindi ha regolato l'alterazione biologica che sottende al disturbo ansioso.

-Come è possibile che nessun medicamento funzioni? non voglio mancare di rispetto ma mi sembra impossibile che assumendo una pastiglia questa paura scompare.

Ora non vuole assumere nuovi farmaci, visti i risultati che ne ha ottenuto e non ci sentiamo di farle delle pressioni a riguardo e mia moglie mi ha fatto sapere che all'ultima visita dallo psichiatra, questo sembrava piuttosto insistente sia con mia figlia che con mia moglie che aspettava in sala d'aspetto nell'assumere questi medicamenti in quanto sono malattie biologicamente cerebrali.

-Che tipo di correlazione c'è tra tiroide e disturbi d'ansia?

Grazie per la vostra cortese attenzione

porgo distinti saluti.

















[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Non mi è ben chiaro se i sintomi lamentati da sua figlia sono stati poi messi in correlazione con il morbo di Basedow oppure no.

[#4]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Buonasera e mi scuso se rispondo solo ora.
anche l'endocrinologo ha difficoltà a riguardo.
di per se il morbo di Basedow dovrebbe avere tra il suo corteo sintomatologico i sintomi lamentati da mia figlia, al primo ciclo di terapia (siamo venuti a conoscenza solo dopo diverso tempo dall'insorgenza dei sintomi del disturbo tiroideo per i motivi e per l'inquadramento ricevuto in precedenza).
un primo ciclo di Tapazole pareva aver sortito buoni risultati, ritrovando un benessere completo, l'endocrinologo pensa che la paura di poter avere la depressione sia regredita perché avendo trovato una spiegazione (ipertiroidismo) non si è più sentita "minacciata" dalla patologia mentale che teme e che gli psichiatri visti pronosticano che l'ansia è di per se sintomo di depressione.
ma allo stesso tempo afferma che sintomi ansiosi si possono correlare direttamente al disturbo tiroideo.
Siamo in attesa di una nuova visita con lui per valutare ancora questo aspetto.
La paura di punto in bianco è ritornata a causa di una notizia in tv, ma anche le analisi della tiroide (in questo caso solo il tsh) era alterato in recidiva di ipertiroidismo subclinico nonostante la terapia ripristinata con il tapazole.
Con la Terapia breve strategica ha fatto degli esercizi di tratto paradossale, ci ha detto di dover immaginare per 30 min. al giorno la sua peggiore paura, scrivere una lettera ad un'amica immaginaria immedesimandosi di essere "vittima" della sua paura, annotare su un foglio quando la paura si presenta e istintivamente come reagisce allo stimolo, ogni mattina si deve chiedere "come posso fare per peggiorare il mio problema?" e scrivere su un foglio le risposte.
Con i medicinali non è andata per nulla meglio.
Comprendo che la situazione è complessa e un consulto online ha molti limiti ma spero in un vostro punto di vista alla luce del mio racconto.
Grazie per la Vs atenzione.
Saluti

[#5]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
È possibile che la condizione tiroidea sia stata responsabile del corteo sintomatologico iniziale e da qui il motivo del non funzionamento della terapia.

Poi vanno considerati gli effetti a lungo termine di uno stressor esterno che agisce continuativamente provocando anche sintomi ansiosi.

L'ansia non è un sintomo depressivo è una patologia a sè stante anche se il trattamento previsto implica l'utilizzo di antidepressivi.

Direi di continuare a monitorare la condizione endocrinologica per capire se vi siano cause correlabili allo stato ansioso.
Poi comunque andrà considerato un trattamento specifico se i risultati saranno negativi.
[#6]
Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Quattro punti fondamentali:
1) non è vero che l'ansia genera depressione.
2) l'ansia può essere un sintomo dell'ipertiroidismo, quando sia accompagnata da fenomeni fisici come palpitazione, tremore,sudorazione.
3) la regola è che i cosiddetti farmaci antidepressivi sono molto efficaci sull'ansia, anche in assenza di depressione. Come in tutte le regole vi sono pure le eccezioni. E' possibile che nel caso di sua figlia questi farmaci possano dare effetti avversi, o peggiorare l'ansia, o essere semplicemente inefficaci.
4) Vi sono altre categorie di farmaci, differenti dagli antidepressivi, che sono efficaci sull'ansia.

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

[#7]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Ringrazio entrambi per le gentili risposte.
Alla frase del Dott. Ruggiero "Poi vanno considerati gli effetti a lungo termine di uno stressor esterno che agisce continuativamente provocando anche sintomi ansiosi"
rispondo che, sicuramente, la diagnosi tardiva, l'approccio adottato dagli psichiatri consultati nel tempo, l'assunzione di farmaci che non vuole prendere, per molti mesi, senza mai ottenere anche solo 1% di beneficio, la psicoterapia che non ha portato ad alcun sostanziale beneficio....il problema tiroideo che al primo ciclo di terapia sembrava andare benone e poi, dopo delle recidive sia della sintomatologia, sia a livello analitico degli ormoni. Ogni volta che esce dagli ambulatorio dello psichiatra è più sconvolta di prima. insomma non se ne viene a capo.

Al Dott. Carbonetti: alla frase "Vi sono altre categorie di farmaci, differenti dagli antidepressivi, che sono efficaci sull'ansia"
rispondo con una situazione successa 1 ora fa...è stata alla visita di controllo dallo psichiatra, gli ha risposto sempre le solite cose, ovvero che si tratta di una malattia del cervello, c'è un'incapacità della neurotrasmissione e che secondo lui è ansia e la tiroide non centra nulla, l'endocrinologo invece non è del tutto certo a riguardo vista la prima risposta positiva al Tapazole, in più senza dare spiegazioni a riguardo a prescritto Zyprexa 2 gocce mattino e 2 sera e citalopram 20 mg 1 cp al gg ribadendo che questi farmaci (lo zyprexa secondo lui dovrà essere aumentato perché mia figlia
in sede di visita a esposto al medico di non voler assumere altri farmaci...rispondendole che se non li prende chiederà un ricovero per instaurare questa cura in "sede protetta")...lo stesso discorso lo ha ripetuto a mia moglie.
A me onestamente questo atteggiamento appare più una vessazione ed un'imposizione sfruttando la paura di mia figlia per imporle gli psicofarmaci che una visita da un medico.
Quindi ora mia moglie la consola dicendo che lasceremo perdere questo "medico".
lui insiste con questa storia della malattia del cervello e che gli psicofarmaci impediscono l'atrofia cerebrale creando massa e nuove connessioni neurali, ma non ci ha mai dimostrato ne con un analisi delle catecolamine ne con una RM (che è stata fatta, non per sua richiesta e dalla quale grazie al cielo è tutto perfetto).
dubito dell'onesta di questo sedicente medico (ma questo è il nostro parere fondato sulla nostra esperienza). parlerò io più tardi con lui della situazione...la cosa curiosa e che quando l'accompagno io dal medico, a me di queste questioni chimiche non me ne fa.
Posso chiedervi cosa ne pensate?

con stima.


[#8]
Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Ribadisco che non è provato che l'ansia provochi danni cerebrali. Vi è invece evidenza che un episodio depressivo particolarmente lungo, o molti episodi depressivi ricorrenti, possano causare un'atrofia dell'ippocampo. Questa atrofia è , entro certi limiti,reversibile, una volta che si instauri un trattamento antidepressivo. In questo senso quindi alcuni farmaci psicotropi hanno un effetto neurotrofico, probabilmente attraverso una maggiore disponibilità dei fattori di crescita neuronali (quelli studiati dalla Montalcini). Lo stesso effetto neutrofico è esercitato dalla TEC (Terapia Elettro-Convulsivante),dalla attività fisica e dalla interazione sociale. L'analisi delle catecolamine e la RMN si usano in ricerca e non nella pratica clinica, perchè non hanno senso nel singolo individuo ma nel gruppo degli individui sotto studio (ma qui entriamo in questioni metodologiche).
[#9]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Buonasera
mi permetto di aggiornarvi

Ho parlato personalmente con lo psichiatra, la cosa curiosa e che a questa frase "in sede di visita a esposto al medico di non voler assumere altri farmaci...rispondendole che se non li prende chiederà un ricovero per instaurare questa cura in "sede protetta")...lo stesso discorso lo ha ripetuto a mia moglie."

ha negato prima, poi gira e rigira è ritornato alla carica con la questione "chimico-cerebrale", ma ha detto di non prendere Zprexa alla mia osservazione "(lo zyprexa secondo lui dovrà essere aumentato perché mia figlia in sede di visita ha esposto al medico di non voler assumere altri farmaci)

Lui ha risposto che mia figlia è "farmacofobica" e che senza farmaci andrà incontro alla depressione per via dei fattori biochimici "seriamente alterati" in quanto a suo dire una paura è un pensiero malato prodotto appunto dall'alterazione neurotrasmettitoriale in toto.

Gli ho detto che altri psichiatri (mi riferisco a voi)
asseriscono che ansia e depressione ,in genere, sono 2 cose differenti...

lui con un sorrisetto ha detto "Si dice per far assumere farmaci un po' più volentieri"

insisto quindi nel richiedere nuovamente la diagnosi e le chiedo " Quindi mia figlia è depressa?"

lui risponde: paura fobico-ossessiva che senza psicofarmaci non passerà perché appunto frutto di un cervello alterato....alla lunga verrà la depressione.

Non so se notate un certo modo di infierire.....

Oltretutto gli ho fatto notare l'eccesso del "fattore chimico" nella nostra conversazione e per provocarlo gli ho chiesto se fosse in grado di mostrarmi queste alterazioni visto che ne parla come se lui le vedesse a occhio nudo....

detto questo mi stringe la mando e se ne va indispettito....

Per il momento mia figlia si prende una tregua da farmaci psichiatrici, purtroppo si sono rivelati del tutto inutili.

Come consigliato dal Dott. Ruggiero verificheremo meglio l'aspetto tiroideo anche perché le analisi ritirate oggi e che servono per la visita di controllo tra qualche giorno,
presentano il TSH 0,04 sempre in recidiva.

Ringrazio il Dott. Carbonetti per le sue spiegazioni.


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