22 anni che da qualche mese soffre di attacchi di panico

Salve sono un ragazzo di 22 anni che da qualche mese soffre di attacchi di panico. Tutto ė iniziato ad aprile dell anno scorso: ero a fare la fila in un negozio e mentre aspettavo che arrivasse il mio turno svenni. I sintomi furono: capogiri, sudorazione, tachicardia e mal di stomaco. Andai al pronto soccorso dove mi dissero che non era altro che una gastroenterite con sindrome vagale. Dopo quel giorno per quindici giorni nn riuscivo ad uscire di casa per paura che mi ricapitasse una cosa del genere. Dopo quei quindici giorni tutto passó tranne che quando mi trovavo tra le file e tra la folla, avevo sempre un po di paura( ma era sopportabile e non comprometteva la mia vita quotidiana). Qualche mese fa invece questa paura è aumentata tantissimo: non riuscivo ad uscire di casa, a prendere la metro, a entrare nei negozi, a parlare con la gente, a fare le file. Tachicardia, sudorazione, capogiri, tremore, ansia, agorafobia, sono aumentati giorno dopo giorno. Tutto questo sta compromettendo la mia vita: uscire con la mia ragazza, entrare nei negozi, prendere la metro, andare all università, fare esami, fare tirocinio( sono uno studente di infermieristica), ecc. 15 giorni fa decisi di andare dal mio medico di base e mi prescrisse il prazene ( 6 gocce al mattino e 10 la sera) e mi disse di ritornare dopo 15 giorni. Nel frattempo con il prazene è andata un po meglio ma comunque molto spesso ho avuto altre crisi d'ansi e attacchi di panico. Oggi ci sono ritornato e mi ha prescritto 10 goccw di escitalopram per altri 15 giorni senza staccare il prazene, e mi ha detto ke tra 15 giorni togliera il prazene e continuando ancora per un po con l escitalopram strarò bene.
Ora mi chiedo:
-Un medico di base puo prescrivere psicofarmaci?
-non sarebbe opportuno una consulenza psichiatrica?
-è possibile che in un mese passerà tutto?
-quando ricomincerò a vivere?
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Dr. Manlio Converti Psichiatra, Psicoterapeuta 799 17 20
Il suo è un buon medico di famiglia e secondo la sua descrizione sta seguendo un protocollo perfettamente adeguato. Il suo medico di famiglia è perfettamente in grado di aiutarla senza fare ricorso ad uno psichiatra, ma se lei lo ritiene opportuno può andare al centro di Salute Mentale per un'ulteriore conferma.
D'altra parte io posso basarmi solo su quanto lei mi scrive.
Se tutti questi sintomi si ridurranno o meno, lo saprà solamente dopo aver preso l'Escitalopram per diversi mesi.
I primi 15 giorni servono a far iniziare l'attività del farmaco, che non funziona mai prima, come accade per quelli di uso comune cui lei è abituato.
Una volta iniziata l'attività del farmaco di solito si continua a farne uso per un periodo variabile di sei-otto mesi, sempre sotto controllo medico, psichiatra o medico di famiglia che sia.
Se l'effetto dopo 15 giorni è evidente, ci saranno durante quei sei-otto mesi ulteriori miglioramenti fino alla remissione dei sintomi.
Spetta ad un medico, anche il suo medico di famiglia o uno psichiatra ma sempre dal vivo, valutare come e quando ridurre, continuare, cambiare o interrompere la terapia con Escitalopram.

Dr. Manlio Converti

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