Difficoltà nel parlare, nell'ascolto, nella scrittura e nel ragionamento

Gentili dottori, chiedo un consulto per un problema che mi sta distruggendo la vita e che mi porta a pensare continuamente al suicidio in quanto è una situazione totalmente debilitante che mi condiziona sia a livello lavorativo che per le relazioni sociali.
Trovo difficoltà immensa nel dialogare con le altre persone.
Praticamente in una conversazione di gruppo faccio fatica a seguire i discorsi e nel rispondere in maniera sensata perdo la concentrazione e non mi vengono in mente le parole e di conseguenza tendo sempre a isolarmi e a rimanere escluso dalla conversazione stessa.
Quando provo a seguire il discorso ho giramenti di testa, confusione, vertigine, sonnolenza, pesantezza oculare e forte ansia.
Faccio domande che non hanno senso e rispondo con frasi senza senso, faccio battute, spesso volgari, sena quasi rendermene conto.
Ho problemi anche nella scrittura e nel ragionamento, impiego tantissimo tempo anche per scrivere poche frasi.
In pratica è come se il mio cervello stesse lavorando all' 1% delle sue capacità.
Soffro di ipoacusia bilaterale sulle frequenze acute lieve, forte miopia. Sono timido, introverso, ex obeso, ho perso 65 chili in poco piu di un anno (pesavo 150).
Dormo in maniera pessima con frequenti risvegli e la mattina mi sento stanco.
Ho vissuto tanti anni in un clima familiare devastante (madre schizofrenica) nel quale non si è mai trovato il modo di discutere su nulla, ho subito vari eventi traumatici nell'infanzia e ho passato gran parte della mia giovinezza rintanato in casa davanti al computer senza uscire mai.
Due anni fa sono uscito da quella situazione attualmente vivo in un gruppo famiglia insieme a persone con problemi mentali.
Sono seguito da uno psichiatra e un psicologo.
MI sembra di vivere in un brutto sogno.
Di cosa si tratta, può essere demenza, schizofrenia?
Sto perdendo completamente la speranza di avere un futuro normale e una vita normale.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Il suo psichiatra ed il suo psicologo cosa le hanno risposto in merito?

https://wa.me/3908251881139
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dopo
Utente
Utente
Lo psichiatra non ha fatto una diagnosi certa o comunque non me l'ha voluta riferire in maniera chiara.
Sto facendo le carte per la richiesta di invalidità civile per agevolare l'inserimento lavorativo e nella relazione dei servizi sociali la condizione psichica viene descritta come depressione maggiore grave con bipolarità dell'umore e, in determinate fasi con sintomi psicotici.
Personalmente credo che si tratti semplicemente di forte stress determinato dai miei disturbi sensoriali (l'ipoacusia porta acufeni, la miopia mosche volanti e altri problemi visivi).
Non sono più abituato ne a parlare, ne a scrivere ne a socializzare, credo che tutto questo sia la conseguenza del mio totale isolamento e dell'assenza totale di esperienze significative di vita normale, ho passato 30 anni di vita al fianco di persone malate di mente, non ho più amici da tanto tempo e non ho mai avuto una donna.
Per via dei miei sintomi fisici e psicologici sono piu di dieci anni che non faccio altro che andare da un medico all'altro e ricercare su internet qualsiasi tipo di patologia.

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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
In realtà è stato fatto un progetto terapeutico specifico per la sua situazione clinica, quindi dovrebbe essere chiara la diagnosi che potrebbe richiedere direttamente piuttosto che fare ricerca su internet o provare a cambiare medico.
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dopo
Utente
Utente
Vi aggiorno sulla mia situazione.
Alcuni mesi fa di comune accordo con lo psichiatra ho deciso di sospendere la terapia farmacologica che mi aveva prescritto nella speranza che i miei disturbi potessero migliorare.
La terapia prevedeva l'assunzione di cipralex 10mg, prima di questo farmaco mi aveva fatto provare l abilify che mi ha fatto stare malissimo, tremavo e non riuscivo più a stare seduto, dopo un mese ho sospeso anche quello, gli ho chiesto per quale motivo me lo aveva prescritto la risposta è stata che forse mi sarebbe servito per migliorare i miei sintomi e la capacità di interagire con gli altri.
Io penso che mi abbiano rovinato la vita, ho assunto negli anni una marea di farmaci anche antipsicotico ( ho preso il seroquel in passato) ed ero in stato di incoscienza in quanto vivevo in una famiglia devastata nel degrado più assoluto.
Adesso non prendo più nulla, sto provando ad approfondire la situazione facendo degli esami per capire da cosa possono derivare i miei sintomi perché lo psichiatra dell csm mi ha detto che lui non lo sa e che forse è dovuto alla marea di traumi che ho vissuto da piccolo.
Attualmente, grazie alla raccomandazione di un mio parente adesso ho trovato per miracoloun lavoro a 31 anni, questo lavoro continuano a farmelo fare solo perché gli è stata comunicata la mia condizione, ma io non sono assolutamente produttivo.
Ho disturbi alla vista, udito, disturbi cognitivi, mi sento come se il cervello si fosse atrofizzato, per la mia età faccio una fatica immane a mantenere la concentrazione, non riesco a seguire bene i discorsi, se mi trovo in mezzo a una dialogo tra più di due persone tendo ad estranearmi e a non capire risultando un imbranato, mi sento lontano da tutto.
La cosa che mi pesa di più è questa assenza di spontaneità nel comportamento e nel linguaggio, è come se in alcuni casi io non fossi pienamente cosciente e la mia mente troppo sovraccaricata e stressata dai sintomi sensoriali vada in tilt, a quel punto avverto una stanchezza mentale che non mi permette di pensare in maniera sensata e fluida, come se una macchina non avesse la possibilità di cambiare marcia per aumentare la velocita. Non riesco neanche a parlare, non parlo con nessuno da anni, in famiglia non abbiamo mai parlato.
Recentemente ho fatto analisi del sangue ed è risultata una carenza di vitamina b12, sto prendendo un farmaco per questo se non erro si chiama dobetin, ieri ho fatto una visita neurologica dal quale non sono stati rilevati problemi a breve dovrebbero chiamarmi per una valutazione neurocognitiva o come si chiama per valutare le abilità cognitive.
Io sono stanco di vivere in questo modo, sempre solo, sembro uno psicopatico incapace di provare sentimenti normali e avere relazioni normali, ho paura che possa trattarsi di una qualche forma di autismo, demenza, schizofrenia o altre patologie irreversibili.
Rimarrò solo perché non ho niente da dire ne da condividere, solo le mie patologie e la mia tristezza. Io non mi sento depresso, mi sento vecchio, come se fossi arrivato al capolinea, come se la felicita per me fosse un utopia,ma ho tanta voglia di tornare tornare sentirmi giovane anche mentalmente.
Datemi qualche consiglio, perché devo sentirmi così a 31 anni ? Perché mi sento così lontano dalla realtà? Dipende da una questione sensoriale o mentale?



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