Reazioni emotive

Faccio fatica a dare un titolo al mio consulto. Sono una donna di 36 anni e sono sposata da 10 anni. Il mio matrimonio non è felice non perchè non voglia bene a mio marito ma per una serie di circostanze che hanno minato la coppia. Dal momento in cui ci sposati, ci siamo divisi per problemi lavorativi quindi ne abbiamo passati 8 lontani l'uno dall'altra. Ne ho sofferto molto e sicuramente siamo cambiati entrambi nella distanza. Ho vissuto il suicidio di un fratello e la morte un anno dopo di mio padre per cancro. Infine, dopo anni di tentativi, abbiamo scoperto la sterilità di mio marito. Nonostante abbia cercato di stargli vicino dopo la notizia, mio marito è crollato. Ha avuto episodi in cui si è urinato addosso anche quando era fuori per lavoro, creando un senso di vergogna. Poi la situazione è migliorata, ci siamo rivolti all'eterologa...abbiamo vissuto i nostri lutti dopo ogni fallimento ma siamo andati avanti. La situazione è precipitata nuovamente nelle ultime settimane dopo una lite che lui ha avuto con la madre in cui non ero presente ma ne ero l'argomento.La madre, di mentalità mediovale, mi vorrebbe più servizievole nei suoi confronti. Io ho reagito male e ne è uscita fuori una discussione violenta. Perchè io a quella donna sono stata vicina in passato per un piccolo intervento e l'ho accudita per un mese e mezzo per una frattura. Non è giusto che sfrutti le persone quando sta bene e non voglio piegarmi, neanche per amore di mio marito. Lui mi ha pregato di farlo anche perchè quando contraddice la madre, sviene e sta male e lui si trova nel mezzo tra me e lei. Alla fine si è urinato nuovamente addosso e gli è successo nuovamente dopo due giorni a lavoro. Io non so che fare. Da lo psicologo non vuole andare, dice che con il mio amore passerà anche stavolta ma io mi sento sotto scacco perchè è come se mi ricattasse moralmente
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"Da lo psicologo non vuole andare, dice che con il mio amore passerà anche stavolta ma io mi sento sotto scacco perchè è come se mi ricattasse moralmente"


Gentile signora,

l'amore NON è terapeutico, ma queste dinamiche relazionali devono essere modificate. E' vero, non può sottomettersi a Sua suocera perché altrimenti sviene e neppure Suo marito può sentirsi costretto a farlo.
Sotto pressione, però, sembra che Suo marito non riesca ad essere più lucido ed oggettivo e che dunque Le chieda di assecondare la mamma.

Una consulenza psicologica, meglio se di coppia, non vi farebbe certo male.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Attivo dal 2009 al 2015
Ex utente
Appoggio pienamente il suo parere. Una terapia di coppia sarebbe utile ad entrabi per tutti i nostri problemi ma avrei bisogno di avere una risposta nell'immediato. Perchè urina durante e dopo una lite? E' volontario o incondizionato? E che significato dovrei dargli? La ringrazio in anticipo!
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

a questa domanda non saprei risponderLe da qui.
In ogni caso, per prima cosa effettuare sempre una visita medica, per poter affermare che quello dell'urinare sia un problema psicologico, se sia volontario o meno.
Quindi già il medico di base può essere il primo referente per questa problematica e solo in seconda battuta può pronunciarsi lo psicologo.
Parallelamente va bene la consulenza di coppia.

Cordiali saluti,
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
Quanto dolore e morte nelle sue parole.

Due perdite importanti ed atroci, le pma fallite, sembra che il lutto vi cammini a fianco.

Anche l'azospermia nell'uomo è da equiparare al lutto: un lutto del proprio se biologico, della possibilità di far proseguire la specie.

Questo sintomo urinario,va ben inquadrato dal punto di vista urologico, fatto questo diventa indispensabile seguire la vostra coppia.

Le allego una lettura sull'infertilita, sessualità e coppia.
Anche l'eterologa, di cui mi occupo, obbliga a seguire sia il donatore che il ricevente ed ovviamente la coppia..

non è un percorso immune da difficoltà emotive e se queste non vengono sanate anche il concepimento o l'attecchimento degli ovociti, sarà complesso se non difficoltoso.


https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1839-infertilita-coppia-psiche-e-sessualita.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it