Ansia e senso di colpa

Da circa un anno a questa parte il mio ragazzo, che è anche un mio compagno di corso, non riesce a dare esami, per quello che sembrerebbe essere un disturbo d’ansia o attacchi di panico.
Questo lo ha portato a isolarsi dagli altri, a rintanarsi in casa a studiare, senza confidarsi con nessuno,io stessa sono venuta a conoscenza della cosa solo dopo mesi. Questo ha causato in me un grande senso di colpa, perché stiamo insieme all'incirca da quel periodo (per cui ho pensato che in qualche modo le cose potessero essere collegate, anche se lui ha smentito questa possibilità) e perché da una parte non sono riuscita a fare nulla per aiutarlo a sbloccarsi, anche per il fatto che lui si dimostra restio a cercare/accettare aiuto, visto il senso di vergogna che la cosa gli causa.
La sua famiglia, non molto presente, non ha fatto nulla per aiutarlo perché pur essendo un ragazzo ansioso, finora era sempre riuscito a riportare ottimi risultati nello studio, nel calcio e socialmente.
Anzi, i suoi genitori si sono dimostrati contrariati, trattandolo come “un debole di mente per la sua scelta di rivolgersi a una psicologa, scelta presa solo qualche mese fa, ma che almeno è stata una forma di reazione di fronte alla sua ansia paralizzante.
sono molto preoccupata per lui e anche piuttosto scoraggiata essendo passata un’altra sessione in cui non è riuscito a dare nessun esame, pur essendo sempre molto preparato (ovviamente lui non la vede così).
Ho anche paura che sia cambiato il mio modo di vederlo, perché ho paura che non riuscirà mai a risolvere il problema, e temo che presto non lo amerò più ma rimarrò con lui solo perché, soprattutto negli ultimi mesi ha cominciato a appoggiarsi a me, essendo l’unica persona che si interessa dei suoi problemi e sarebbe da codardi defilarsi in un tale momento di difficoltà. Insomma, ho paura di iniziare a condividere la sua visione di se stesso come un fallito, dopo aver passato mesi a convincerlo di non esserlo e che niente era perduto (mentre lui crede di aver compromesso la sua carriera universitaria e professionale) e che doveva non deprimersi, ma trovare una soluzione.
Grazie per l’attenzione, chiedo scusa per la lunghezza del messaggio, ma la cosa mi causa una tremenda ansia e non so più come comportarmi, se distaccarmi, continuare a spronarlo, o magari indirizzarlo verso un diverso tipo di aiuto terapeutico, visto che lo psicologo gli sta solo facendo fare esercizi di rilassamento che finora hanno sortito alcun effetto, per quanto lui dica di sentirsi meglio. Non so più come gestire questa situazione e la mia ansia continua per lui, in quanto non ho nessuno con cui parlare dei miei sentimenti e della sua difficoltà.
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Dr. Mario Savino Psichiatra 1.3k 75 10
Le tecniche di rilassamento sono utili in alcuni tipi di ansia ma generalmente non efficaci per il Disturbo da Attacchi di Panico (DAP) che talvolta addirittura peggiora.
Il DAP è un disturbo del sistema nervoso e non è legato a scarso coraggio, tempra "debole" e stupidaggini del genere. Curiamo aviatori, paracadutisti, pugili e quant'altro che vengono bloccati dal DAP e che, al di fuori di questo, non temono quasi nulla.
Alcune psicoterapie sono efficaci ma io inizierei rivolgendomi ad un medico psichiatra per seguire la terapia farmacologica più efficace, non si tratta di "sedativi" né di farmaci che possono rendere schiavi, anzi, ci liberano dal DAP e dalle limitazioni ad esso correlate.
Il DAP è un disturbo che risponde generalmente molto bene alle terapie adatte, quindi si cura solitamente con successo.
La miglior cosa che può fare per aiutarlo è convincerlo a curarsi, la peggiore è cercare di "sbloccarlo" stimolandolo come se fosse solo un pavido, pigro e inconcludente ragazzo che non sa gestire le reazioni del suo corpo. Questo genererebbe solo frustrazione e demoralizzazione inducendolo a pensare di essere un incapace. E' come chiedergli di correre con una gamba rotta.
Un caro saluto

Mario Savino
medico
Specialista in Psichiatria

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dopo
Utente
Utente
la ringrazio per la rapida risposta e per i suoi consigli, cercherò di convincerlo a rivolgersi a un medico psichiatra.
buona giornata!
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Dr. Mario Savino Psichiatra 1.3k 75 10
Bene! Cari auguri


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