Allucinazioni
Buon giorno, vi contatto perché ho un problema che mi tormenta. Negli ultimi due anni ho periodi con grandi disturbi del sonno. A cominciare dalla difficoltà di prendere sonno ad allucinazioni uditive e visive, che avvengono prevalentemente quando dormo profondamente. In questo ultimo periodo mi siccede di sentire più volte a notte la stessa frase. Ho sogni molto vividi e faccio fatica a capire qual'è la realtà e qual'è il sogno. Um esempio. Ieri notte dopo essermi svegliata più volte, perché mi sembrava che qualcuno mi chiedesse sempre la stessa cosa ( inizialmente ricordo cosa mi è stato detto, poi scordo quasi tutto) ho sognato che avevo qualche problema o comunque dovevo proteggere le mie bambine da qualcosa e a quel punto mi sono veramente alzata dal letto corrend, al che mio marito mi ha chiesto cosa succedesse. A quel punto ho preso coscenza di essere in piedi sveglia e sono tornata a lett, sconfortata pet quello che mi era successo. Oggi ricordo tutto ma in modo confuso. Mi è capitato altre volte che um sogno mi facesse alzare. Ogni volta solo al quel punto o accendendo la luce mi rendo conto che è solo un illusione. Sono molto preoccupat, ho tre bambine e lavoro. È anche vero che è un periodo di forte stress lavotativo e famigliare
Mon ho molta pazienza, sono stanca e ho scatti di ira. Ad aggiunersi a questo, anche se sono passati quasi venti anni, a 20 anni ho perso nel giro di tre anni mio padre e la mia sorellina per malattia entrambe. Questo ha segnato comunque in maniera negativa la mia vita. Vi ringrazio per l'attenzione che potrete darmi. saluti
Mon ho molta pazienza, sono stanca e ho scatti di ira. Ad aggiunersi a questo, anche se sono passati quasi venti anni, a 20 anni ho perso nel giro di tre anni mio padre e la mia sorellina per malattia entrambe. Questo ha segnato comunque in maniera negativa la mia vita. Vi ringrazio per l'attenzione che potrete darmi. saluti
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Gentile utente,
non si tratta delle allucinazioni, bensì degli incubi notturni. Assieme con l'impazienza e con gli scatti d'ira (a meno che sono "caratteriali"), potrebbe trattarsi dei sintomi depressivi. Le consiglio una visita dal vivo da uno psichiatra, a scopo di una migliore definizione diagnostica e perché lui Le possa consigliare se è sufficiente e se è indicato un approccio psicoterapeutico o se è necessario anche (o piuttosto) un approccio farmacologico: a priori non lo posso dire.
Che cosa Lei pensa rispetto all'ipotesi della Depressione ?
Lei è già stata in psicoterapia ?
Ha assunto le terapie psico-farmacologiche in passato ?
Ci sono (o ci sono stati) i casi i malessere psico-emotivo in famiglia e fra i parenti ?
Grazie
non si tratta delle allucinazioni, bensì degli incubi notturni. Assieme con l'impazienza e con gli scatti d'ira (a meno che sono "caratteriali"), potrebbe trattarsi dei sintomi depressivi. Le consiglio una visita dal vivo da uno psichiatra, a scopo di una migliore definizione diagnostica e perché lui Le possa consigliare se è sufficiente e se è indicato un approccio psicoterapeutico o se è necessario anche (o piuttosto) un approccio farmacologico: a priori non lo posso dire.
Che cosa Lei pensa rispetto all'ipotesi della Depressione ?
Lei è già stata in psicoterapia ?
Ha assunto le terapie psico-farmacologiche in passato ?
Ci sono (o ci sono stati) i casi i malessere psico-emotivo in famiglia e fra i parenti ?
Grazie
Dr. Alex Aleksey Gukov
[#2]
Utente
buon giorno Dottore. Sono stata da uno psicologo qualche anno fa, per affrontare la perdita dei mir cari e per alcuni miei aspetti caratteriali,assolutamente non l'ira anzi ma l'essere sempre accondiscendente con gli altri, anche a lavoro per paura di deludere, come facevo con mio padre. Per assurdo in quel caso prima della terapia non ero depressa, ma triste. Adesso invece non sono appagata dalla mia vita sempre di corsa, cercando di fare tutto nel miglior modo possibile. Ma lavorando, avendo una casa grande, e tre bambine comunque buonissime e educate, non "arrivo". Potrei essere depressa, ma mon pensavo potesse darmi questi disturbi notturni!! Non ho mai preso medicinali a parte ultimamente la melatonina la sera per dormire (ma in questo momento non la sto prendendo) e Serenans qin ancuni periodi di fotte stress lavorativo. In casa non ho mai avuto casi di depressione, solo mia cugina diretta ha un didturbo bipolare.
[#3]
Gentile utente,
la Depressione (non nel senso della sensazione di "essere depressi" e non nel senso popolare del termine, ma come uno stato di malattia) può avere diverse manifestazioni, compresi anche i disturbi del sonno, e altri che Lei descrive nella propria attualità. Si tratta di una mia ipotesi, ed il quadro rimane comunque non abbastanza chiaro, perché a distanza, via internet non può essere diagnosticato, e perché ci fanno parte alcuni aspetti di più lunga data.
La consulenza dallo psichiatra dal vivo io le consiglio come prima, sia perché la situazione non deve essere sottovalutata, sia perché Lei stessa stava ricorrendo ai rimedi "psicofarmacologici" (la Melatonina, la Serenansia), ma è meglio farlo con la guida di uno specialista, perché potrebbero non essere i rimedi adatti (potrebbero essere più adatti gli altri) e perché bisogna capire se i rimedi farmacologici in generale ("naturali" o no) sono indicati. Tante volte le persone aspettano di andare da uno psichiatra, ma nel frattempo adottano un approccio farmacologico lo stesso (perché pensano che l'utilità dello psichiatra è solo nel prescrivere i farmaci e da soli lo possiamo fare meglio ? - L'utilità dello psichiatra non è solo in questo, e da soli non ci curiamo meglio).
Nel Suo caso mi sembra altrettanto ovvio, che ci vuole una consultazione psicologica. I lutti possono durare anche più di quanto "previsto" dalle norme culturali; il Suo assetto caratteriale abituale, come Lei lo descrive, costituisce la predisposizione per cadere nel disagio psico-emotivo; l'avere una famiglia, la casa, un lavoro, essere impegnata - sono i fattori i quali su molte altre persone avrebbero un impatto positivo, ma saranno invece negativi se nel mondo interno della persona stessa (o nelle sue scelte) qualcosa non va. Per cui, c'è lo spazio di nuovo per un lavoro con uno psicologo.
Che cosa ne pensa ?
la Depressione (non nel senso della sensazione di "essere depressi" e non nel senso popolare del termine, ma come uno stato di malattia) può avere diverse manifestazioni, compresi anche i disturbi del sonno, e altri che Lei descrive nella propria attualità. Si tratta di una mia ipotesi, ed il quadro rimane comunque non abbastanza chiaro, perché a distanza, via internet non può essere diagnosticato, e perché ci fanno parte alcuni aspetti di più lunga data.
La consulenza dallo psichiatra dal vivo io le consiglio come prima, sia perché la situazione non deve essere sottovalutata, sia perché Lei stessa stava ricorrendo ai rimedi "psicofarmacologici" (la Melatonina, la Serenansia), ma è meglio farlo con la guida di uno specialista, perché potrebbero non essere i rimedi adatti (potrebbero essere più adatti gli altri) e perché bisogna capire se i rimedi farmacologici in generale ("naturali" o no) sono indicati. Tante volte le persone aspettano di andare da uno psichiatra, ma nel frattempo adottano un approccio farmacologico lo stesso (perché pensano che l'utilità dello psichiatra è solo nel prescrivere i farmaci e da soli lo possiamo fare meglio ? - L'utilità dello psichiatra non è solo in questo, e da soli non ci curiamo meglio).
Nel Suo caso mi sembra altrettanto ovvio, che ci vuole una consultazione psicologica. I lutti possono durare anche più di quanto "previsto" dalle norme culturali; il Suo assetto caratteriale abituale, come Lei lo descrive, costituisce la predisposizione per cadere nel disagio psico-emotivo; l'avere una famiglia, la casa, un lavoro, essere impegnata - sono i fattori i quali su molte altre persone avrebbero un impatto positivo, ma saranno invece negativi se nel mondo interno della persona stessa (o nelle sue scelte) qualcosa non va. Per cui, c'è lo spazio di nuovo per un lavoro con uno psicologo.
Che cosa ne pensa ?
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Utente
Ancora Buon giorno Dottore. Vorrei prima do tutto specificare Che rileggendo la mia mail mi sono accorta che il nome delle pasticche che prendo è serans un integratore credo e non serenans come scritt, che credo essere tutt'altro, ma chiarito questo, credo comunque di dover andare da uno specialista, anche se ( scusi l'ignoranza) non mi è ben chiara la distinzione tra psicologico e psicoterapeuta e non so' quale il più adatto al mio caso.
[#5]
Serans è un rimedio a base di erbe (valeriana, biancospino, passiflora e melissa). La Melatonina è un ormone, naturalmente presente nel nostro organismo (ma le sue quantità fisiologiche nel nostro organismo sono molto più piccole rispetto alle dosi negli integratori). Siccome tali preparazioni (sia il Serans, sia la Melatonina) hanno una potenziale attività psicotropa, è da considerarsi uno psicofarmaco a tutti gli effetti. Dunque, anche se può essere acquistato senza ricetta, è comunque il caso seguire tali terapie sotto la guida dello specialista, se vogliamo avere i risultati positivi.
Andrei prima da un medico Psichiatra, per la valutazione generale della problematica (per vedere se è effettivamente un Disturbo Depressivo o altro; per valutare la terapia farmacologica che Lei sta facendo: se è indicata e quale sarebbe indicata; ed anche per un consiglio rispetto all'approccio psicoterapeutico).
In secondo momento (dopo lo psichiatra) andrei da uno Psicoterapeuta.
Tradizionalmente il ruolo dello Psicoterapeuta si identifica con quello dello Psicologo, ma non è sempre così. Possono fare la Psicoterapia (e dunque essere "Psicoterapeuti") solo quegli Psicologi che sono abilitati a farlo. Inoltre, possono essere Psicoterapeuti anche i Medici Psichiatri e alcuni altri medici, sempre se sono abilitati.
In alcuni casi si ricorre al consulenza di uno Psicologo, che non è la psicoterapia; e in tali casi non è previsto che lo Psicologo debba essere abilitato anche all'esercizio della Psicoterapia.
Se non sono stato abbastanza chiaro, allego anche un link all'articolo che chiarisce la distinzione fra i titoli ed i ruoli:
https://www.medicitalia.it/minforma/psichiatria/90-psichiatra-psicoterapeuta-e-psicologo-differenze-tra-le-tre-figure-professionali.html
Andrei prima da un medico Psichiatra, per la valutazione generale della problematica (per vedere se è effettivamente un Disturbo Depressivo o altro; per valutare la terapia farmacologica che Lei sta facendo: se è indicata e quale sarebbe indicata; ed anche per un consiglio rispetto all'approccio psicoterapeutico).
In secondo momento (dopo lo psichiatra) andrei da uno Psicoterapeuta.
Tradizionalmente il ruolo dello Psicoterapeuta si identifica con quello dello Psicologo, ma non è sempre così. Possono fare la Psicoterapia (e dunque essere "Psicoterapeuti") solo quegli Psicologi che sono abilitati a farlo. Inoltre, possono essere Psicoterapeuti anche i Medici Psichiatri e alcuni altri medici, sempre se sono abilitati.
In alcuni casi si ricorre al consulenza di uno Psicologo, che non è la psicoterapia; e in tali casi non è previsto che lo Psicologo debba essere abilitato anche all'esercizio della Psicoterapia.
Se non sono stato abbastanza chiaro, allego anche un link all'articolo che chiarisce la distinzione fra i titoli ed i ruoli:
https://www.medicitalia.it/minforma/psichiatria/90-psichiatra-psicoterapeuta-e-psicologo-differenze-tra-le-tre-figure-professionali.html
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.5k visite dal 11/04/2015.
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