Disturbo Bipolare, strutture specializzate convenzionate?

Salve,
vi scrivo per chiedervi un aiuto per mia madre affetta da disturbo bipolare.

Evito di scrivere dettagli della sua storia clicina,vorrei solo sottolineare i recenti avvenimenti che l'hanno vista riammalarsi gravemente (con tanto di deliri..) dopo oltre 15 anni di buona salute.

Negli ultimi anni prendeva solo un esigua quantità di clozapina (una dose al disotto di quella std terapeutica), ultimamente però tolse anche quella, così alla prima occasione di forte stress per l'accavallarsi di diverse situazioni familiari, la sua salute è peggiorata fino all'invevitabile ricovero.

E' in ospedale da quasi 50 giorni, in cui si è provato con diverse soluzioni sempre a base di sali di litio a cui si è aggiunto prima abilify (migliorata molto ma dopo poco regredita) e adesso clozapina e depakin (migliorata molto ma attualmente in stallo-tendente al peggioramento).

Vorrei gentilmente chidervi delle informazioni:
1) questo ultimo peggioramento potrebbe derivare dalla delusione di non essere potuta tornare a casa oggi, dato che le avevano anticipato che ci sarebbe stata questa possibilità?

2) In questo momento potrebbe essere più terapeutico riportarla a casa per continuare la terapia, prima che regredisca ulteriormente?

3) Io mi trovo a Potenza ma ho la possibilità di spostarmi stabilmente su Roma, ci sono Ospedali o strutture convenzionante specializzate a cui rivolgermi?

Grazie anticipatamente
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
La valutazione sulla opportunità per sua madre di stare a casa o restare in ricovero è una valutazione che è deputata esclusivamente a chi la visita direttamente, evidentemente sua madre non sta bene e necessita di stare ancora in regime di ricovero.

È utile valutare che l'andamento della patologia non è diverso o particolare, in questo momento la situazione richiede questo tipo di terapie.

Allo stesso tempo non è complicato trattare questa patologia per cui andrebbe considerato prima di spostarsi di attendere un miglioramento evidente.

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[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta Dr Ruggiero,

posso dirle che da come era arrivata a come è adesso il miglioramento c'è stato, seppur negli ultimi 2-3 giorni stia peggiorando ancora.

Il punto è proprio questo, in questi 50 giorni si è arrivati per 2 volte a picchi di miglioramento massimi molto promettenti ma rivelatesi poi inutili dato che per altrettante volte c'è stata una completa regressione psichica e fisica (per intenderci, ipersedata e quasi catatonica e ovviamente incapace di provvedere a se stessa).

Come giustamente consiglia Lei dottore, se dovesse esserci un miglioramento tale da portarla alla dimissione ospedaliera potrebbe essere superfluo spostarsi fuori regione per il proseguo della terapia (o cmq da valutare in seguito con calma).

Ma se dovesse rimanere intrappolata in questo stato altalenante piuttosto che aspettare ulteriormente preferirei affidarmi ad un altra struttura, magari che possa offrire soluzioni più mirate e che possa seguirla in modo più efficace di quanto non lo sia adesso.

(Noi a casa ormai siamo piuttosto stremati per la situazione e un ulteriore crollo di mia madre non le nego che inciderebbe pesantemente anche su noi familiari)

Lei Dottore come mi suggerisce di procedere?

Tanto per informazione personale, oltre ai sali di litio, clozapina, abilify e depakin ci sono molecole più recenti, magari più performanti?

Grazie ancora
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Praticamente sono stati utilizzati tutti i farmaci utilizzabili in questo disturbo.

La situazione va monitorata e valutata di volta in volta anche eventualmente considerando la possibilità di un progetto terapeutico che preveda una permanenza prolungata in strutture riabilitative.
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dopo
Utente
Utente
Ecco dottore mi riferivo proprio a questa possibilità come "piano b" , vorrei farmi trovare pronto nel caso in cui fosse necessario una permaneza prolungata.

Speravo di trovare suggerimenti utili per andar a colpo sicuro nella scelta delle strutture più idonee, qua in Basilicata o come accenato in precedenza, su Roma.

Per conto mio ovviamente ho iniziato a valutare gli ospedali e strutture convenzionate utili al mio caso ma ovviamente la scelta sarebbe comunque fatta casualmente, non avendo nessuna conoscenza diretta di queste.

Le potrei chiedere un aiuto in questo senso?
(non so se sia possibile farlo direttamente sul forum, in tal caso potrei contattarla in privato eventualmente)

Grazie Dr Ruggiero
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