Ansia, paura, ipocondria

Gentili dottori, sono una donna di 33 anni che sta attraversando un periodo molto difficile. Tutto inizia quest'estate quando in seguito a diarrea e forti dolori eseguo esami di sangue e feci prescrittemi da un gastroenterologo...tutto nella norma salvo calprotectina alle stelle. Da quell'istantw è iniziato il mio calvario. Ho smesso di mangiare, di dormire, di stare serena...ho perso 4 chili in 5 giorni e facevo da un attacco di panico all'altro. ho visto uno psichiatra che mi ha prescritto paroxetina 10 mg al dì, laroxyl 10 gocce al dì e alprazolam al bisogno. Mi sono passati gli attacchi forti ma non le paure. Non riesco a fare nulla in serenità, ogni piccolo dolore è una condanna, ogni sintomo una conferma di ciò che penso, e cioè che morirò presto e tra mille sofferenze. Non riesco a fare progetti a lungo termine e quando sento "sarà per l'anno prossimo" mi viene da piangere perché ho paura che potrei non esserci. Il mio psichiatra fa poca psicoterapia, vi prego aiutatemi...sono in preda al panico
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Dr. Manlio Converti Psichiatra, Psicoterapeuta 799 17 20

Nemmeno sapevo cosa fosse la calprotectina.
Perché per lei è tanto importane? Perché non l'aveva menzionata nel precedente report?

L'altra volta aveva detto che si sentiva delusa dai medici perché non le dicevano la causa del suo mal di pancia.

Questa volta lei dice che la causa è il nome dell'esame delle feci.

In ogni caso, come riportato da lei stessa in entrambi i casi lei ha un'infiammazione A-specifica che causa malessere e colite che non ha nessuna causa specifica, quindi non ha un nome e cognome famoso ma da fastidio lo stesso.

In questi casi la terapia è a base di Amisulpride o di SSRI, che in questo caso sono stati preferiti, perché si è visto che c'è una componente psicologica, anche questa A-specifica.

Lei ha detto di queste sue angosce allo psichiatra?

Perché una colite dovrebbe causare la fine della sua vita? da quanto lei scrive è una colite A-specifica e quindi la prognosi, a parte il fastidio, è ottima.

La sua paura non farà cambiare il nome alla sua "non-diagnosi" di colite cronica A-specifica.

Parlare di questa sua angoscia con lo psichiatra potrà aiutarla.

Dr. Manlio Converti

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dopo
Utente
Utente
Grazie dottore per la risposta. Io avevo parlato di questo valore elevatissimo nel primo consulto in gastroenterologia. È da quando ho visto quel valore che sono crollata nel panico, ancora prima di fare poi la colonscopia dalla quale infatti poi è emersa questa colite, e questo polipo che per me è una condanna. Il mio psichiatra sa tutto...ma mi dice semplicemente di seguire la terapia che prima o poi i risultati arriveranno...il fatto che dopo oltre tre mesi non arrivano...mi fa temere ancora di più che dietro i miei sintomi ci sia altro, non solo ansia...e quindi è un circolo vizioso stressante e angosciante...vorrei solo tornare ad essere quella di prima
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Dr. Manlio Converti Psichiatra, Psicoterapeuta 799 17 20
Nessuno può tornare quello di prima.
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