Disturbi di ansia con somatizzazioni gastrointestinali

Buongiorno,
premetto che sono qui non per chiedere una diagnosi, ma per avere un secondo parere sulla terapia farmacologica che mi consiglia il mio psichiatra. Io sono in terapia da circa 1 anno da uno psichiatra che è anche psicoterapeuta ad indirizzo psicodinamico. Di mia iniziativa ho deciso di farmi vedere perchè avevo delle forti nausee. Dopo aver escluso la causa organica, il mio psichiatra mi ha detto che si tratta di disturbi ansiosi con somatizzazione. Mi ha subito prescritto citalopram, adesso ne prendo 10 gocce dopo cena. La fase di crisi è passata dopo 2 mesi, adesso continuo col percorso psicoterapeutico ma non mi sento ancora completamente in forma, nel senso che qualche volta il mal di stomaco o nausea ritorna e ho dei forti sbalzi (il mio psichiatra dice che non sono sbalzi di umore, ma è una disregolazione emotiva). In effetti non sono capace ad affrontare le emozioni, in particolare quelle positive. Da qualche mese mi ha prescritto 50 mg di trittico prima di andare a dormire per l'insonnia, e con questo farmaco mi trovo bene. Ora sono nuovamente in una fase un po' di malessere, nel senso che ho qualche nausea ogni tanto (non tutto il giorno) e da un giorno all'altro mi sento completamente diverso, cioè sono molto volubile. Premettendo che il mio psichiatra ha già escluso le malattie mentali come il disturbo bipolare, ecc..., mi ha prescritto il gabapentin (1 pastiglia da 100 mg al mattino): secondo lui dovrebbe "attutire" la mia disregolazione emotiva. Io vorrei avere altri pareri sul fatto di prendere o meno questo farmaco. Al momento non l'ho ancora preso, l'ho solo acquistato. Ho letto che si tratta di un anti-epilettico e che si usa nel caso di disturbi di ansia gravi. Vorrei sapere da voi Dottori se questo farmaco mi può causare degli effetti collaterali importanti (a me basta che non mi faccia venire la nausea, perchè già ne soffro) e soprattutto se è efficace per farmi stare meglio, cioè se possa "regolare" un po' le mie emozioni. La cosa che voglio è un po' di continuità e non sentirmi depresso un giorno e il giorno dopo euforico (per esempio). Torno a ripetere che non sono bipolare, il mio psichiatra me lo ha ripetuto più volte.
Inoltre, prendo già altri farmaci. Ho un'emicrania cronica (diagnosi formulata dal neurologo) e prendo tutti i giorni 1 compressa di sandomigran dopo cena. Già il numero di farmaci che prendo mi sembra eccessivo (ho 23 anni)... l'idea di prenderne un altro non mi entusiasma molto.

Ringrazio chi avrà la cortesia di rispondere alla mia richiesta.

Cordiali saluti
Davide
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Se vuole un parere sulla opportunità di assunzione del farmaco deve sentire un secondo parere con visita diretta.

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