Ansia somatizzata e psicofarmaci

Salve, sono una ragazza di 27 anni, vi scrivo per avere un vostro consiglio.
sin da quando ero molto piccola età 8-9 anni soffro di ansia. inizialmente si manifestava sotto forma di tachicardia, balbuzie. col passare degli anni l'ansia è divenuta sempre più forte iniziando a manifestarsi attacchi di panico, dolori di varia natura, inappetenza, dolore forte alla bocca dello stomaco, stipsi, nausea e chi più ne ha più ne metta!
all' età di 17 anni ho iniziato una cura farmacologica con uno psichiatra. abbiamo iniziato con l'efexor e prazene dove sono stata bene per circa 3 anni. passati questi 3 anni cambiammo farmaco e mi preiscrisse il cymbalta prima da 30 mg poi al 60 mg. e xanax. sono stata abbastanza bene. siccome mi sentivo bene, abbiamo iniziato a scalare molto gradatamente, ma dopo qualche mese i sintomi e le paure sono riapparse, così ho ricominciato la terapia cambiando farmaco, ovvero la paroxetina (daparox)... che non mi ha molto giovato per i miei attacchi di panico! dopo un anno scarso,abbandonai la paroxetina e iniziai a marzo del 2015 con l'entact da 10 mg. abbinato allo xanax a rilascio prolungato e inderal 40(a causa delle frequenti extrasistole).
da allora tutti i miei sintomi sono andati peggiorando,che mi portarono ad andare al pronto soccorso più volte.
sono diventata ipocondriaca, a luglio 2015 ho iniziato una psicoterapia ad indirizzo analitico dove frequento tutt'ora.
da li dopo qualche mese cambiai neurologa, che nel giro di 1 mese mi fece interrompere sia l'entact, lo xanax e inderal. mi sentivo uno schifo.
curandomi soltanto con il control da 1mg suddiviso più volte al giorno.
sono stata bene per un breve periodo, da dicembre ad ora sono ricaduta di nuovo nella "rete" dei sintomi, dolori lancinanti allo sterno,inappetenza, sbandamenti, crisi di pianto e sopratutto le maledette extrasistole che avverto più volte al giorno aumentando di brutto la mia ansia, nonostante gli svariati controlli cardiologici, dove mi dicono che ho un cuore sano.
ora, voi mi consigliate di reintegrare l'antidepressivo, dopo 5 mesi di "stacco totale", o devo continuare a sopportare tutto questo calvario, sperando che con il tempo andrà meglio?
POI, può essere che la sospensione degli antidepressivi sia stata troppo drastica in 40 giorni, dopo 8 anni che le assumevo regolarmente?

ps. al momento sono in cura solo con 2 compresse di control da 1mg.

vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
dopo
Dr. Manlio Converti Psichiatra, Psicoterapeuta 799 17 20
Purtroppo alcune patologie non vengono "guarite" ma solo "curate" per cui è necessario continuare a vita lo psicofarmaco portante per contrastare il sintomo maggiore.
Nel suo caso, dato che il collega che la segue nel tempo è stato corretto nei suoi confronti, probabilmente, come le dovrebbe confermare anch'egli dal vivo, si dovrà introdurre nuovamente un antidepressivo.
I tempi di sospensione sono quelli e non è lei ad essere "dipendente" dal farmaco, ma è come un diabetico o un iperteso i cui medicinali servono ad abbassare la glicemia e la pressione arteriosa ma non a guarire la causa del male che le altera.

Dr. Manlio Converti

[#2]
dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
La ringrazio molto per la sua celere risposta soprattutto chiara e concisa.
Da come ho letto devo in ogni caso riprendere l antidepressivo...
Lo psicoterapeuta è contrario al fatto che io li riprenda perché afferma che io non ne ho bisogno! Però io continuo a star male, l ansia mi divora, ho provato a fare yoga ma ho avuto un attacco di panico anche li!!
Mi sono dimenticata di dirvi che nel mese di dicembre la neurologa mi preiscrisse una cura di un mese con il samyr 400 , dove sinceramente non ci ho notato nessun cambiamento.
Comunque a giorni rivedrò la mia neurologa e molto probabilmente ricominceremo con la strada degli antidepressivi.....mi aveva menzionato l efexor da 75 mg.
Lei quindi crede che è stato sbagliato interrompere il farmaco?....ho vissuto 5 mesi con la speranza di essere finalmente libera dai farmaci, ma invece non è stato così.
Vi ringrazio nuovamente.
Saluti
[#3]
dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
buongiorno, scrivo nuovamente perchè volevo una vostra risposta per quanto riguarda il fatto di aver interrotto l'antidepressivo per 5 /6 mesi.....
pensate che sia stato davvero tutto inutile la fatica e la resistenza che ho fatto per non ricadere nella rete dei farmaci??
prima di interrompere definitivamente con l'entact 10 mg, io non stavo lo stesso bene, i miei sintomi erano aumentati, avevo uno stato confusionale pazzesco, alterato.
ho tirato avanti con questo farmaco per 6 mesi. da li, ho cambiato neurologa, che mi tolse tutto. sono stata bene per 2 mesi.

io sinceramente, non sono tanto convinta di doverli riprendere, dato anche che ho anche intrapreso la strada della psicoterapia analitica. voi cosa ne pensate?

e poi cosa ne pensate del samyr 400? l'ho preso per un mese ma non ho notato effetti.

grazie ancora, e scusate l'insistenza.
[#4]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
I sintomi che descrive sono delle somatizzazioni che richiedono il trattamento con antidepressivi con azione duale, questo è il motivo per cui l'escitalopram ha avuto un effetto parziale e non soddisfacente.

Non introdurre un trattamento farmacologico, supportato dall'ostinazione della sua psicoterapeuta (Che, tra l'altro per poter affermare che non ha bisogno di farmaci deve essere medico), non fa altro che prolungar i tempi di malattia provocando anche possibili ulteriori cronicizzazioni dei disturbi che lamenta.

Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#5]
dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Buongiorno, vorrei ringraziarvi per le delucidazioni datemi.
La settimana prossima rivedrò la neurologa dove affronteremo questo discorso per poi ricomniciare con l antidepressivo abbinato all ansiolitico.
Ora mai è un anno abbondante che soffro di ogni tipo di sintomo! Ma quella che mi rende la vita difficile sono le extrasistole continue e ripetute nella giornata, magari poi con uno periodo di pausa del tipo di 1 settimana, e poi riprendono. È anche vero che sto attraversando un periodo molto stressante sia sul lavoro che sulla vita privata.
Non c'è giorno che mi alzi dal.letto serena e con voglia di fare! Pensieri brutti, di morte, di malattie varie mi offuscano la mente.

Speravo che con il tempo anche senza farmaci potevo tornare alla normalità.
Grazie di nuovo e saluti
[#6]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Lo specialista di riferimento è comunque lo psichiatra.

Dr. F. S. Ruggiero

http://www.francescoruggiero.it

Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto