Ansia, agorafobia, paura del suicidio

Salve, volevo illustravi la mia situazione e chiedere un vostro consulto.
In pratica da 3 anni, da quando mi fu diagnosticata attraverso una visita neurologica, soffro di disturbi d'ansia.
Proprio allora intrapresi, in accordo col neurologo, una terapia farmacologica a base di ENTACT (Escitalopram), per circa un anno e mezzo.
I miglioramenti devo dire sono stati parecchi: non soffrivo più di agorafobia (non solo non riuscivo a stare in luoghi aperti e spaziosi, ma non riuscivo nemmeno ad allontanarmi da casa), e a poco a poco sono ritornato a fare quelle cose che prima facevo normalmente, come frequentare l'università, uscire con gli amici, anche se non mi sentivo del tutto "guarito", ma i miglioramenti erano tanti.
Lo scorso anno, in seguito alla sospensione del farmaco, sempre in accordo col Neurologo, e a una serie di eventi che mi trasmisero parecchia tensione e angoscia, la situazione è peggiorata di nuovo, e ho iniziato nuovamente a prendere lo stesso farmaco, fino all'inizio di questo anno 2017. Purtroppo però ho notato che i miglioramenti non sono stati così netti, soprattutto quelli relativi all'Agorafobia che rimane il mio vero problema enorme, oltre al fatto che qualsiasi cosa io dovessi fare mi porta ad avere un'ansia assurda e malessere psicofisico. Nonostante da qualche mese ho deciso di andare dallo psicologo, dopo qualche lieve miglioramento, adesso sto peggio di prima, e in particolar modo in questi giorni sono preoccupatissimo: sono in preda ad un angoscia enorme, paura di tutto, e soprattutto mi sembra che non ci sia nessuna soluzione al problema anche perchè niente mi stimola, e vorrei iniziare nuovamente a frequentare l'università dopo un anno sabbatico ma ho paura che in queste condizioni non riesco. Inoltre ho il terrore del suicidio, una sorte di ossessione: ho paura che possa perdere il controllo e in preda alla disperazione faccia qualche gesto grave. Non credo che io voglia farlo, ma ho paura che non vedendo soluzioni o cose che mi possano far star meglio io possa perdere il controllo. Mi era successo qualche mese fa per qualche giorno prima di attenuarsi sensibilmente. Adesso il fenomeno si attenua quando mi trovo con amici e mi distraggo, ma poi si ripresenta.
Secondo lei di cosa si tratta? Dovrei intraprendere una cura farmacologica?
Naturalmente ne parlerò anche con il mio psicologo.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Poiché mi pare si sia aggiunta, o era presente anche prima ma forse non era così forte, una componente di tipo ossessivo, la cura potrebbe richiedere dosi maggiori. Il fatto che ci sia stata una ricaduta non è strano, mentre se alla ricaduta la risposta alla vecchia cura non è soddisfacente, e la diagnosi è confermata, si può scegliere sia di utilizzare dosi massime, oppure di cambiar molecola.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
Il Farmaco l'ho sospeso definitivamente 9 mesi fa.
Adesso credo io debba per forza intraprendere nuovamente una cura farmacologica.
Comunque anche io credo si tratti di una forma ossessiva; dunque secondo lei io ho solo questa paura, questa "ossessione", o veramente c'è dell'altro? Mi rendo conto che però le viene difficile rispondermi dato che non mi conosce personalmente e non mi ha in terapia.
E inoltre, volevo chiderle, esistono dei farmaci che riescono ad eliminare o attenuare di molto questi disturbi agorafobici? (Magari senza gravi effetti indesiderati)
Ricordo con il primo ciclo di assunzione di Entact la situazione migliorò sensibilmente.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Di farmaci ce ne sono diversi, e di solito i dosaggi sono pieni. La tollerabilità dei vari farmaci è variabile, nel caso singolo non si può prevedere a tavolino.
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