Derealizzazione e depersonalizzazione

Ho 36 anni vivo in carrozzina Ho camminato fino a 12 anni la sedia a rotelle è arrivata a 17 anni. in casa c'era un clima teso da sempre, mio padre e mio fratello litigavano sempre.Mio padre venne a prendermi a scuola, avevo 12 anni, e mi disse che mio fratello aveva minacciato di farsi del male con il coltello. Ho sofferto di attacchi di panico a 19 anni e sono duranti un bel po'. Ne sono uscita con la psicoterapia. Fabio è sempre stato fonte di forte instabilità e di molti problemi.Il clima di tutta la famiglia è sempre ruotato intorno a lui. 4 anni fa ha avuto una psicosi con ricovero. Disturbo bipolare. Per 5 anni ho dedicato a questo problema tutte le mie energie. Ho una paura terribile. 2 volte sono stata costretta ad andare a dormire fuori per stare tranquilla. una volta in pieno delirio ha voluto dormire nel letto con me Ha avuto molte ricadute, tutte curate in casa. Un inferno. Si parlava solo di questo,tutti facevano riferimento a me per le urgenze. Ho parlato con i dottori. E' stato un incubo infinito. Ho desiderato la morte per poter fuggire. Ho pensato di fare cose cattive.Cercavo di stare fuori casa il più possibile andando a casa mia ma non sono autosufficiente nemmeno per la pipì. Sono arrivata la resistere la pipì dalle otto di mattina alle otto di sera per non stare in casa. Mentre mio fratello urlava in preda alla sua malattia cercavo di distrarre mio nipote. Mi sentivo shockata ma dovevo sorridere al bambino. Ho tenuto il bambino tutti i pomeriggi per almeno due anni. Questo è successo un paio di anni fa. Ero sfinita. Sfinita mentalmente e psicologicamente. I miei sono persone distrutte. Fabio non si cura. Continua a non stare bene. Non saprei più dare un nome o una dimensione alla mia sofferenza. Ho iniziato un paio di anni fa ad avere disturbo ossessivo compulsivo, ad avere pensieri intrusivi di malattia e di morte, come se io fossi portatrice di malattie o potessi con i miei pensieri essere in grado di far succedere qualcosa. Ho provato a combattere il disturbo e ho fatto il mio primo sforzo di non fare il "rito ossessivo" in un pomeriggio di gennaio di due anni fa, convincendomi con il mio ragazzo che non sarebbe successo nulla di male. Sono stata brava. Non ho fatto il rito. Quella notte suo padre è morto improvvisamente. Dopo un anno è morto improvvisamente un'altra persona. Quando ci si mette la sfiga. Ho continuato a soffrire di questo disturbo ho fatto qualche seduta dalla psicoterapeuta sembrava andare un po' meglio. Poi ho continuato a resistere e a sforzarmi. In ufficio mi hanno costretto a un doppio lavoro, cosa che temevo, ed è stato un lavoro stressantissimo per otto mesi. Contavo i giorni. Le ore. Ero così sotto pressione che avevo diffcoltà anche a vivere il rapporto con il mio ragazzo. Ero bloccata dal punto di vista fisico. Sotto Natale ho iniziato a preoccuparmi per le festività. Mi sono augurata un ricovero per scappare dalle feste di natale in famiglia. Il potere del cervello... Mi è venuta la febbre sono stata ricoverata più di un mese per una infezione. Questo ha provocato uno stacco della mia vita. Ero abituata a fare tantissime cose per non pensare e per scappare Fabio. Quando sono uscita mi sono resa conto che il fatto che io non mi fossi più potuta occpare di lui non aveva cambiato niente. Quindi la mia fatica era inutile. Sono stata costretta a stare un mese a casa dopo il ricovero senza poter riprendere la mia vita, niente lavoro niente terapia niente abitudini. niente di niente. Dopo tre settimane o quattro, ecco episodi di derealizzazione e depersonalizzazione. Tremendi. Sono tornata dalla psicoterapeuta. Ho appuntamento con lo psichiatra. Io sono molto spaventata. temo di avere qualche cosa di strano, qualche frammentazione dell'io qualche patologia psichiatrica come mia sorella. Alla luce di quello che vi ho raccontato, potrebbe essere solo ansia? Sono veramente preoccupata perchè non ho veri attacchi di panico. E' più un senso di stordimento e un senso di non sapere chi sono cosa faccio, se penso a me stessa mi sembra di sentire il vuoto e mi spavento. Da quando ho questi episodi (soprattutto di notte, al risveglio ma anche durante la giornata, di sicuro se ci penso) non ho più DOC nè pensieri intrusivi, sono enormemente diminuiti. cosa può essere? sono spaventata. Sto cercando di riprendere i contatti con i miei amici, di conoscere alttre persone e ormai non sono più preoccupata per Fabio, la mia preoccupazione riguarda solo me e questi orribili fastidi.

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Fa riferimento a episodi, che però definisce Lei di depersonalizzazione, o qualcuno li ha così diagnosticati ? Intende episodi nel senso di crisi, di breve durata, o di periodi.
Descriva meglio in cosa sono consistiti questi episodi.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
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A me sembra che di fondo ci siano sempre da qualche settimana. costanti con picchi in aumento e rarissimi momenti in cui non li sento. Quando ci penso li sento sempre. Io li ho chiamati così.
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Mi sento come se pensando a me sentissi il vuoto. Mi sembra irreale piatto e finto quello che ho intorno. Mi sento fatta di aria come se io non esistessi e mi viene paura a volte insieme a questa sensazione. Mi capita forte prima di addormentarmi e appena sveglia ma anche durante il giorno. Mi sembra di averla sempre.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Questo però può originare da un pensiero ossessivo rivolto alle sue funzioni, o a se stessa in senso astratto. Pensando a se si tende a derealizzarsi, dipende da quanto e con che intensità.
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Quindi dovrei distrarmi?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Non saprei come sia possibile farlo. Deve curarsi se ha questo disturbo, del resto ha detto che ha già preso appuntamento con lo psichiatra, giusto ?
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Si. Però ho paura che sia sintomo di qualche patologia più seria. Mi capita anche che l ambiente intorno - a me mi sembri fintoirreale. Potrebbe essere il cumulo di tantissimo stress ansia paura terrore e preoccupazione che ho vissuto quotidianamente negli ultimi cinque anni? So che lei via Internet non può dire se è il mio caso ma mi può dire se in generale potrebbe essere una reazione a tanto stress?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
E che discorso è, è una spiegazione che non spiega nulla, poco più di un modo di dire.

"Da quando ho questi episodi (soprattutto di notte, al risveglio ma anche durante la giornata, di sicuro se ci penso) non ho più DOC nè pensieri intrusivi, "

Non so perché li separi dagli altri pensieri intrusivi, ma potrebbero banalmente essere un'altra versione di questo meccanismo, il pensiero intrusivo.
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Li ho separati perché gli altri pensieri intrusivi erano meno strani. riguardavano paura di malattie non il "sentire irreale me o la realtà". ..quindi profanamente mi sembravano una cosa diversa anche perché non mi costringono come gli altri a mettere in atto gesti compulsivi, ma mi terrorizzano
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Utente
Mi permetto di fare un' altra domanda: mi capita di avere pensieri troppo veloci, la testa lavora a mille senza che io voglia, a volte mi succede anche di cantare continuamente una canzone in testa. Devo preoccuparmi? Ho timore di sviluppare il disturbo di mio fratello, bipolare.

Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
In generale il timore è quello di perdere il controllo, aggravato dall'idea di doverlo avere o di averlo sempre avuto, o di poterlo avere in qualche modo etc, cosa che complica con rituali più o meno complessi. In generale comunque il disturbo consiste in pensieri che rappresentano qualcosa di incontrollabile, disastroso e irrimediabile. Poi tutto ciò che finisce dentro il calderone dell'ossessività ha questo significato generale, che sia una malattia o un evento di vita o una musica in testa.
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Utente
Utente
Lo psichiatra mi ha visto due volte. mi ha detto che molto probabilmente ho subito un trauma a causa della situazione familiare stressante che ho vissuto. ha definito i miei sintomi "dissociativi" e li ha attribuiti alla forte ansia che ho dovuto sopportare per molti anni. Mi ha spiegato che si tratta di una sorta di distacco della coscienza che avviene quando la situazione diventa troppo "dolorosa" per una sorta di difesa della mente. Così ho capito io. Sta contattando i medici che mi seguono per la mia patologia neurologica di base per capire che tipo di farmaco (ansiolitici, antidepressivi) può darmi, mi ha consigliato di continuare intanto con la valeriana. Mi fido di quello che mi ha detto. Mi ha fatto un'ottima impressione. La mia psicoterapeuta mi dice che sto andando bene perchè sto cercando di costruire una mia vita al di fuori della famiglia anche se non è facile nelle mie condizioni di dipendenza. Il punto è questo: è normale che io percepisca ancora sintomi di estraneità fortissimi (più da me che dall'ambiente negli ultimi periodi) è normale che io senta sempre la testa piena di pensieri e un continuo tremore interno? Sogno spesso mio fratello. Mi sveglio più volte in preda ad attacchi di panico in fase di addormentamento e di risveglio. Ho confusione senso di distacco e tantissima paura. Sono sintomi coerenti con quanto mi è stato diagnosticato ed è normale che siano ancora presenti talvolta anche rinforzati? Riesco ancora a fare le cose che facevo prima ma con estrema fatica e stanchezza. senza provare gioia nè piacere nè soddisfazione solo paura.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
E' però possibile che il medico sia stato "guidato" dalla sua auto-definizione dei sintomi. Eviti di raccontarli con termini tecnici, tipo panico o derealizzazione, lasci che siano i medici a giudicare, altrimenti si complicano diagnosi che invece rimangono nell'ambito già noto.
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Utente
Sono andata dallo psichiatra con un elenco di sintomi che riportò qui sotto..

.Mi sento di non esistere

Non mi rendo conto nemmeno se sono un essere umano o no

Non percepisco il mio corpo

Sento il mio essere me tutto tritato

Mi vengono pensieri sul senso della vita

Mi sembra tutto finto anche se lo toccò. Io compresa.

Provo paura

Cerco di farmi coraggio

Ho tantissimi pensieri tutti insieme a flash che non riesco a regolare

Mi cominciano appena sveglia la mattina

Mi sembra difficile tornare come prima

Quando non mi sento mi viene una forte agitazione

Mi sembra di impazzire ho tantissima paura

Mi sento in un posto lontano

Mi sento sparita e evaporare evanescente

Sono molto confusa

Riesco a lavorare ma sono continuamente interrotta da pensieri

Anche quando mi sento tranquilla mi sento agitata

Quando penso a me stessa mi sembra di impazzire e mi si accavallano talmente tanto i pensieri che mi viene una specie di scossa nella testa

Sono confusa su come mi sento

Utilizzo nervosamente il cellulare per anestetizzare il cervello

Ho paura

Faccio fatica ad addormentarmi

Sento una separazione tra mondo esterno e mondo interno che mi sconvolge sia se la penso in me che se la penso negli altri

Anche quando mi sento meglio ho paura perché penso che sia mania

Non riesco a fare l amore con il mio ragazzo

Attacchi di panico di notte

Ciclo in ritardo

Ogni tanto vedo una macchia nera

Ho perso un po' lo scopo della vita

Possibile che la soluzione sia non pensarci?

A lui li ho detti così.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
E chi ha detto che la soluzione è non pensarci ?
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Utente
Utente
Quella è una domanda che ho rivolto allo psichiatra perché mi viene suggerito di non soffermarmi sui sintomi. Quindi non pensarci.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Suggerito da chi ? Non dallo psichiatra, così dalle persone intorno a Lei presumo.
Sarebbe come dire che la soluzione per chi è miope e cercare di mettere e fuoco bene con calma
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Utente
Utente
Ho capito. Grazie.

Il fatto che io ora abbia paura di avere un disturbo di dissociazione della identità perché ho letto su Internet che esiste questa patologia è una chiara manifestazione di ansia? Lo psichiatra mi ha visto tre volte e mi ha sempre detto che si tratta di dissociazione della coscienza post stress e trauma.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Mi pare ci sia un po' di confusione, nel senso che traumi non significa situazioni stressanti, non siamo nel linguaggio comune, stiamo parlando di significati tecnici.
Non capisco neanche di preciso perché ancora non sia stata proposta una cura.
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Utente
Utente
Lo psichiatra ha detto che ho avuto un trauma o forse più di uno che mi ha portato ad un distacco della coscienza che si manifesta con i sintomi che ho riportato nel post precedente. Mi ha consigliato una terapia con Xanax perché viste le anche le mie condizioni neuromuscolari, dopo aver contattato il centro che mi segue per la mia patologia neuromuscolare di base, abbiamo pattuito di non esagerare con farmaci che potrebbero influire sulla tonicità muscolare. Mi ha consigliato di fare una psicoterapia che s che sto già seguendo da più di un mese.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Scusi, ma quali sono questi traumi, come uno "o forse più di uno" ? Ma di che stiamo parlando, della sua vita o di cose che nessuno sa ?
A me pare che ci sia bisogno di un inquadramento più basato sull'insieme dei sintomi, il decorso, e le cure note per affrontarlo. Ora non ha una cura per il doc, ha un ansiolitico.
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