Sono pazzo?

Buongiorno, scrivo sia per uno sfogo che per un consulto.
Non riesco più a vivere, sono ipocondriaco in maniera devastante, ho paura di morire improvvisamente e convivo con crisi di ansia quotidiane. Scrivo perché vorrei sapere cosa mi succede. Da anni ormai, circa 6 o 7, ho paura che la mia vita possa essere governata da entità superiore buone o cattive. Faccio un'importante premessa: non sono credente, neanche ateo, ma se dovessi razionalizzare propendo più per la non esistenza di un dio. Dato che difficilmente mi viene da credere a Dio, inteso come l'entità buona, teoricamente non dovrei neanche credere alla controparte malvagia. Ma qui si innesca il mio processo mentale che distrugge la mia mente continuamente, in ogni istante della giornata: e se il mio non credere può "offendere" la parte malvagia e vendicarsi? Allora comincio a rimuginare, ed ogni cosa che mi succede lo collego alla possibilità che ci sia qualcuno che vuole farmi del male. Esempio, se penso al diavolo e sento una fitta al petto comincio a pensare che sia stato un suo messaggio per farmi capire qualcosa di negativo. E allora sto ore e ore a pensare e a cercare di convincermi. Ma qui arriva il controsenso: siccome a un certo punto comincio a pensare che tutto è inverosimile, inizia un'altra paura, quella della vendetta solo per il fatto di aver sminuito il suo "potere". E ricomincia il circolo vizioso. Ormai tutte le volte che devo fare qualcosa ho bisogno di rassicurare me stesso che nessuno vuole farmi del male (ma non perché non c'è, perché se no si instaurerebbe la possibilità della vendetta) ma ho bisogno anche delle forze positive. Ho bisogno di convincermi che c'è una parte buona, dio in questo caso, che mi protegge dalla parte cattiva. Nonostante mi faccia molta più paura la parte cattiva di quanto mi rassicuri la parte buona. Il mio problema non è tanto ora che riesco a mantenere un pizzico di lucidità (pur cercando di evitare, appunto, di sminuire per il motivo sopra elencato), il problema è la paura, un giorno, di perdere completamente la ragione e convincermi totalmente di questo, non riuscendo più a distinguere la fantasia dalla realtà. Ho paura di perdere la ragione. Ho provato in questi anni ad andare da psichiatra e psicologo, ma il mio carattere incostante, la mia poca voglia di fare tutto, di vivere la mia vita, non mi danno mai gli stimoli per continuare. Sento la mia vita vuota, ho continue sensazioni di catastrofi imminenti. Ho fatto gli esami del sangue da poco, attendo l'esito, ma questa volta dentro di me sento come la certezza che ci sia qualcosa, come se fosse impossibile che non si trovi nulla. E questa la sento come una certezza, anche se la razionalizzare io mi sento sicuro di trovare qualcosa di negativo. E così non vivo più. Ho paura che tutto quello che dica mi si può ritorcere contro, anche per scaramanzia. E devo lottare contro i mostri che ho all'interno ma ho paura di scoppiare, di arrivare a un punto in cui la mia mente crollerà.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
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dopo
Utente
Utente
Beh, probabilmente nella confusione del mio testo non si intuisce facilmente. La domanda è, corro il rischio di impazzire? Di cominciare a credere realmente alle mie paure e non distinguere più la fantasia dalla realtà, di avere un crollo mentale e perdere completamente la ragione?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Il concetto di impazzire è piuttosto astratto.

Invece, è evidente che ha dei parametri di ragionamento non consoni che andrebbero valutati in modo preciso da uno specialista in psichiatria.