Ansia con giramenti di testa e cilatopram

Gentili Dottori,
Vi scrivo in merito alla mia situazione che ultimamente è diventata davvero pesante.
Ho 30 anni e premetto che sono sin da piccolo un tipo molto ansioso.
È circa da 6 anni ormai che a causa di svariati problemi i livelli di stress sono aumentati.
È iniziato tutto nell'agosto del 2017, in seguito ad una sorta di malessere accompagnato da un senso di panico, chiamando poi i soccorsi mi è stata rilevata un pressione di 180/100.
Da li è iniziato il calvario, ho fatto tutte le visite del caso cominciando con un holter nel quale veniva riportata una ipertensione diurna. I sintomi erano malessere generale con conseguente aumento dell'ansia. Le altre visite sono state cardiologiche, otorinolaingoiatre, alla cervicale, esami del sague con valore della tiroide, reni con tanto di ecografie e per ultima 2 visite neurologiche anche quest'ultime negative.
I miei sintomi precisamente si manifestano in situazioni di stress con malessere accompagnato da una sorta di giramenti di testa ma più precisamente sensazione di stordimento ed un senso di ansia fortissima, palpitazioni e paura di sentirmi male, soprattutto quando sono fuori ed in mezzo alla confusione.
La pressione sembra essere ormai stabile, sono in cura con delle pillole ormai da 8 mesi.
Premetto che i livelli di stress sono all'ordine del giorno per motivi personali.
Da ottobre 2018 il neurologo venendo alla conclusione che tutto ciò si trattava di ansia somatizzata mi ha prescritto xanax a rilascio prolungato da 0, 50 mg da prendere al mattino. Devo dire che i sintomi sono migliorati notevolmente cioè non avevo più quelle sensazioni strane e attacchi di panico.
Verso marzo 2019 il dosaggio mi è stato diminuito ma i sintomi sono ricomparsi.
Ho fatto una visita con un altro neurologo il quale mi dice che i sintomi sono legati all'ansia cosa che credo anche io, in quanto ho i soliti attacchi soprattutto quando sono fuori. Sono in cura con da un mese di nuovo con xanax 0, 50 a rilascio prolungato al mattino e 5 gocce di cilatopram la sera da portare a 10 gocce in modo da avere l'effetto curativo, e dopo 2 mesi vedere come va la cura e fare una visita psicologica. Io vorrei eliminare la benzodiazepina però.
Voi cosa ne pensate?
Grazie in anticipo per il consulto
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

E' tutto comprensibile, a parte la diagnosi un po' vaga di "ansia somatizzata" ma si capisce, forse qualcuno ha usato il termine panico, più specifico, visto che lo riporta.
Il problema è: dove sta la cura specifica, al di là della benzodiazepina ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,
È proprio questo che vorrei sapere, il neurologo mi ha prescritto la benzodiazepina al mattino e cilatopram la sera dopo cena, fin ad ieri sono ad arrivato ad assumere 6 gocce e dovrei arrivare a 10 gocce aumentando ogni 2 giorni. Il cilatopram dovrebbe essere la cura principale (oramai lo assumo da quasi un mese, ho aumentato gradualmente fino ad arrivare a 5 gocce) e se i sintomi passeranno eliminare piano piano la benzodiazepina.
Può essere una cura valida secondo lei?
Grazie mille per il consulto
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Ah, allora c'è la cura, il citalopram. L'eliminazione della benzodiazepina in genere è più agevole quando si comincia a star meglio. La cura mi pare valida.
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dopo
Utente
Utente
Grazie mille dottore,
Secondo lei dopo quanto tempo si iniziano, mediamente a sentire i primi effetti del cilatopram? Il medico di base mi ha detto che con 5 gocce in genere non si apprezzano benefici in quanto sottodosato, lui lo ha definito quasi pediatrico, per sentire i benefici, bisogna attendere 30-40 giorni di dosaggio terapeutico però, che secondo lui sono 10 gocce minimo.
È corretto secondo lei?
Grazie ancora per la sua attenzione
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Le è stato risposto che la cura è valida, perché ripropone il dubbio che non lo sia, con tutto un discorso su dosi e tempi che dimostra di aver capito perfettamente ? Sembra una domanda di tipo ossessivo.
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