Ansia panico testa rigida e giramenti

Cari dottori

Da svariati anni soffro di ansia generalizzata, con la quale però ho sempre e comunque vissuto la vita appieno. Da circa 2 anni e mezzo assumo alprazolam, inizialmente pochissime gocce a seguito della perdita del lavoro, periodo nel quale ero molto agitato e allo stesso tempo giù di morale.
Venendo al sodo da circa 5 mesi ho iniziato a soffrire di ansia più forte, episodi di panico (gambe tremolanti, voglia di scappare e forte paura) e qualche raro attacco di panico vero e proprio. Tutto partito da un post influenza nel quale in un'occasione, soffiando il naso, ho avuto una vertigine così forte da cadere per terra. Non so se i due eventi siano legati ma è da quel momento che ho cominciato a sentirmi strano, ad avere giramenti di testa, testa pesante, come stretta in una morsa. Sono ipocondriaco come personalità e ho avuto molta paura che quell'evento avesse smosso qualcosa nel labirinto dell'orecchio. Inutile dirvi che ho fatto svariate visite fra cui l'otorino il quale ha escluso qualsiasi compromissione dell'orecchio. Intanto l'ansia è diventata sempre più forte e sotto consiglio medico ho alzato lo Xanax a 10gtt 3 volte al di. Ho effettuato due visite psichiatriche ma mi sono state fatte due prescrizioni di farmaci che non sono riuscito ad assumere per più di una settimana per via degli effetti collaterali (prima solo paroxetina, poi cymbalta lyrica e serenase insieme). Negli ultimi due mesi sono migliorato, ho ancora episodi di panico e ansia che sto cercando di comprendere e curare con la psicoterapia, ma il fastidio per il quale ho deciso di chiedervi aiuto mi sta praticamente rendendo la vita difficile. Sento perennemente la testa pesante, come se fosse stretta in una morsa, ho dei giramenti a volte forti e a volte meno forti, in dei momenti devo poggiare la testa sulla mano o appoggiarla da qualche parte perché mi sembra che mi stia per esplodere. Ovviamente questo sintomo mi mette paura e ansia e non capisco se sia l'ansia a provocarmi questo fastidio o viceversa. È come se avessi sempre una sorta di mal di testa leggero, con annessi giramenti di testa, a volte vertigini e quando ho ansia forte o sensazione di panico sento che aumenta notevolmente. Da alcuni giorni, poi, ho anche fastidio alle orecchie (ho avuto due episodi di acufene molto forte per qualche secondo come se mi si stappasse un orecchio all'improvviso, con annesso panico); come una specie di mal d'orecchie e fastidio a volte anche ai suoni forti. Ricordo che anche quest'estate in montagna avevo parecchio fastidio salendo e scendendo di altitudine con l'automobile. Vi scrivo per un consiglio, su quali accertamenti fare o se secondo voi sia utile un terzo parere psichiatrico od uno neurologico. Vorrei tanto tornare a vivere come prima ed ho veramente molta paura. Grazie per il servizio che ci offrite. Cordialità.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Gentile utente,

Se non tollera i farmaci per effetti di primo impatto (più che collaterali), esistono altre categorie di farmaci per l'ansia generalizzata o i disturbi d'ansia in generale. Con lo xanax mantenuto non ottiene alcun effetto significativo.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dottore e grazie per la risposta.
In realtà io penso che sia successo questo: la paroxetina lho iniziata in una fase molto acuta del panico e gli effetti che mi ha dato mi hanno terrorizzato, quindi qualsiasi farmaco assumo mi spaventa e temo che l'ansia e il panico conseguenti siano più dati dalla mia paura che da reali effetti collaterali. Dico questo non per presunzione ma perché ho provato anche il depakin che teoricamente mi hanno detto non avere effetti collaterali bruschi eppure ho passato due giorni terribili. Oggettivamente credo che lo Xanax non mi faccia più quasi nulla,ma dato che nonostante sia molto difficile vivere così, riesco ad andare a lavoro e a controllarmi non vorrei imbattermi in una cura con cosi tanti farmaci ma vorrei un aiuto che possa accompagnare la psicoterapia che ho iniziato. So che il medico non sono io e non posso io sapere cosa sia meglio o peggio, ma se mi sono spiegato chiaramente le chiedo come e dove devo indirizzarmi e se secondo lei possa essere un'idea corretta. Vorrei scavare a fondo con la psicoterapia e capire cosa sta succedendo, ma allo stesso tempo avere anche un supporto farmacologico che possa aiutarmi con questa sensazione che ho alla testa che sul serio mi sta rendendo tutto più difficile. Può in qualche maniera indirizzarmi verso una categoria di farmaci dei quali possa parlare con un professionista? La ringrazio molto.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Il depakin però non capisco cosa c'entri con il panico come monoterapia.

La reazione ai farmaci durante un disturbo d'ansia è spesso dovuta al disturbo d'ansia più che al farmaco in sé.

I farmaci contro i disturbi d'ansia sono noti agli psichiatri, niente di particolare. Non sono solo quelli che ha provato, o della stessa classe, tutto qui. Per gestire i primi effetti a volte si usano ansiolitici, altri tipi di sedativi o modulatori, o semplicemente un contatto più fitto nelle prime settimane.
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore, grazie.

Il primo medico mi ha prescritto la paroxetina insieme allo xanax e dopo due settimane ho smesso in accordo con lui perché mi sentivo malissimo.

Dopo 3 mesi una psichiatra mi ha prescritto cymbalta lyrica e serenase ma non ce l'ho fatta per più di due giorni.

Un'altra psichiatra mi ha prescritto depakin come stabilizzatore dell'umore e 5 gocce di rivotril al posto dello xanax ma le prima due sere che ho preso depakin ho avuto panico e ansia molto forti e difficoltà a dormire (il sonno non è mai stato disturbato in nessun momento della mia vita)

La mia ansia è iniziata 10 anni fa ma dopo alcuni mesi sono stato bene senza nessuna cura e diciamo che senza volermi fare autodiagnosi ho solo mantenuto per anni un carattere diciamo ansioso, un po' ipocondriaco e "fissato", ma se posso descrivermi direi che ho imparato a convivere bene con questi tratti della mia personalità, sono sempre stato attivo, sereno e tranquillo. Fino a qualche mese fa.

In psicoterapia sto affrontando il tema dell'omosessualità che e stata per me un problema nel rapporto con mio padre, del mio recente matrimonio e della mia insoddisfazione lavorativa. La differenza è che in passato ho affrontato qualsiasi difficoltà con forza e coraggio e anche con un po di sdrammatizzazione se così si può dire. Adesso mi sento dentro a un tunnel e sinceramente non ricordo di aver mai provato in passato la sensazione di panico e di voler scappare o di avere paura di qualsiasi situazione nella quale io mi senta in trappola con una pesantissima ansia anticipatoria (un aereo, una riunione a lavoro, una cena etc)

Scusi se le ho scritto questo romanzo ma credo di non essere passivo su quello che sta succedendo, il problema è che 4 psichiatri mi hanno prescritto 4 cose diverse e sto iniziando a sentirmi senza speranza. Posso chiederle cosa intende con contatto più fitto nelle prime settimane?
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Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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