E' paroxetina mesilato equivalente a paroxetine idrocloride?

Buongiorno dottori,

siccome mi sono trasferito per motivi di lavoro in un altro paese, le farmacie non hanno Daparox.
Ho provato a chiedere se c'e' un'alternativa in forma mesilato ma sembra che nel market non ci sia piu'.
Hanno tutte la forma hydrochloride o anidrata.

Il mio psichiatra in Italia mi ha detto che non vi e' una grande differenza, sottovalutando magari la mia domanda.
Fatto sta che prendendo la hydrochloride, mi sembra di avere sonnolenza tutti i giorni, cosa che con Daparox non avevo.

Ho notato come ci sono pochi studi in questione, ma ho trovato questo in cui due persone riportavano effetti nello switching da una modalita' all'altra

Ad ogni modo la mia domanda e': cosa cambia effettivamente tra le 3 forme di paroxetina?
E se la forma mesilato non e' disponibile, quale tra le altre due e' "migliore"?
Prendo le compresse.

Altra domanda: tra paesi diversi, le compresse di uno stesso sale, sono equivalenti?

Grazie per l'attenzione.
[#1]
Dr. Mario Savino Psichiatra 1.3k 75 10
Il meccanismo d'azione del farmaco "attivo" - la paroxetina - non cambia e così l'efffetto finale: il potenziamento dell'azione serotonergica e, in minor misura, di quella noradrenergica.
Diciamo quindi che l'efficacia è condivisa da tutti i preparati aa base di paroxetina.
Alcune differenze nella rapidità di azione, effetti secondari, etc possono esservi ma occorre tener presente che queste possono dipendere dal metabolismo attuale del soggetto, da terapie concomitanti e altre variabili che fanno si che persino lo stesso "brand" di paroxetina possano causare risposte diverse in qualità e rapidità in momenti diversi nello stesso individuo.
La sua terapia è comunque da considerare "omogenea" negli aspetti sostanziali.
Cordialità

Mario Savino
medico
Specialista in Psichiatria

[#2]
Dr. Tommaso Vannucchi Farmacologo, Psichiatra, Tossicologo 7.6k 390 1
Gentile utente
stia tranquillo assumento la forma cloridrata che mesilata non avvertirà differenze

Tommaso Vannucchi

[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentili dottori,

Grazie per la imminente risposta.
Reputate dunque che la sonnolenza e la testa pesante siano difficilmente da attribuire a questo cambio?
Preciso che nel momento in cui ho fatto il cambio non ho nemmeno realizzato che lo stessi facendo (quindi non ero biased in tal senso), ma due giorni dopo avendo sonnolenza me lo sono chiesto. Avverto anche di essere meno paziente.


Per il momento mantengo la forma idrocloride, ma qualora questa sensazione non dovesse passare lo faro' presente al mio psichiatra.

Grazie
[#4]
dopo
Utente
Utente
Buonasera dottori,

I sintomi non sono scomparsi: ho avuto un tremore quando ero fuori di casa per bere una birra, e ho sonnolenza costante.
Questo non è proprio ideale siccome il mio lavoro richiede attenzione (lavoro come ricercatore), quindi la maggior parte del tempo sono inefficiente. Noto come i concetti ben fissati riesco a ricordarli, ma faccio fatica ad imparare cose nuove, con pensieri annebbiati.

Quale è un vostro consiglio? Il mio psichiatra mi ha detto di passare da 30mg a 40mg, una compressa la sera e una al mattino, e vedere cosa succede. Lo sto facendo chiaramente.
Il problema è che ho un lavoro che non mi permette di essere in balia delle giornate in questo modo..

Grazie
[#5]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Probabilmente il prodotto che ha acquistato non è equivalente per dosaggi con il precedente assunto, ciò avviene per alcuni prodotti generici.


Segua le indicazioni del suo psichiatra.



Dr. F. S. Ruggiero

http://www.francescoruggiero.it

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#6]
dopo
Utente
Utente
Sto seguendo le indicazioni del mio psichiatra, che mi sembra essere un po sbrigativo nella situazione.
Dopo aver aumentato da 30 a 40 senza alcun beneficio (contrariamente ho anche avuto sudorazione notturna tanto da dover cambiare il pigiama), mi ha detto di passare di nuovo a 30mg ed affiancare in questo periodo bromazepam.
Sono sceso a 30mg, ma al momento non sto assumendo bromazepam, siccome mi sembra mi abbia dato una risposta sbrigativa, ed essendo un ansiolitico so che ha solo il compito di camuffare il problema e non "curarlo" diversamente da un antidepressivo. Oltre al fatto che una benzodiazepina crea dipendenza in genere.

Il discorso e' che non so che pesci prendere. Dopo aver cambiato il farmaco non sto bene. Tutto puo' essere una casualita' e non una causalita', ma non riesco a lavorare e a godermi una vita sociale ed avere motivazione nelle cose che faccio. Alle 4 del pomeriggio sono stanchissimo mentalmente e mi sento la testa pesa.
Questo chiaramente mi induce paura, perche' non posso godermi appieno i momenti della giornata, e non so come poter cambiare questa situazione.

A tutto cio si e' aggiunto il fatto che, trovandomi nel campo scientifico, sono venuto a conoscenza di ricercatori in campo psichiatrico e psicologico piuttosto noti, che affermano come lo squilibrio chimico in realta' sia un'ipotesi, e di come la psichiatra sia un trial-and-error piu' che una cosa deterministica.

Mi potreste dare qualche vostro parere in merito a tutto?
Grazie
[#7]
dopo
Utente
Utente
Buonasera dottori, potreste cortesemente rispondermi al precedente messaggio?
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