Il problema principale è che penso sempre

Circa 6 mesi fa ho iniziato ad avere problemi con la mia donna e recentemente ci siamo lasciati. In questi mesi ho messo su, una ventina di chili e da quando non ho più lei, sento che la mia vita è finità, si è svuotata, è andata via una parte di me. Non sono più lo stesso, tutto ha perso senso per me. ho iniziato a trascurare, anche il mio lavoro o comunque a non impegnarmi come una volta (ho un attività commerciale che è sempre andata benino e non mi ha mai dato problemi e che mi da una discreta posizione sociale). Non siamo sposati, ma lei per me è mia moglie! ed è mia! esattamente come io sono suo! per sempre. Anche se è finita. Spero di essere stato chiaro nell'esprimere questo mia pensiero.
Ma il problema principale è che penso sempre con più insistenza al suicidio, ma in maniera fredda e razionale, nella mia mente sto costruendo giorno dopo giorno e pezzo dopo pezzo il suicidio perfetto. Quello che agli occhi di tutti insomma sembri senza dubbio alcuno, un incidente. Ne studio e perfeziono il modo, il luogo gli orari e le circostanze e chi lo sa, se non avessi un caro amico che ha capito tutto e che mi sta vicino l'avrei già fatto.
A volte penso che sto diventando pazzo! io, che ero un uomo d'acciaio!
Che fare? andare da uno specialista cosa di cui mi vergognerei e poi per far che, per mettermi in ridicolo e fare vedere un uomo distrutto. Non so, accetto ogni consiglio.
Grazie.
Saluti.
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Gentile signore,

lo specialista e' certamente la strada migliore per poter far fronte ai suoi problemi.
Sicuramente, il suo modo di valutare le cose e' distorto dalle sue problematiche ed avere la possibilita' di confrontarsi con un altro individuo e di ricevere contemporaneamente un aiuto professionale la puo' aiutare a mettere un po' di ordine.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#2]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Senza dubbio il consiglio è di richiedere aiuto ad uno specialista. Una persona estranea, che non giudica e non compatisce ma che cerca solo di indicarle la strada giusta per risollevarsi. La sua attuale condizione psicologica non le consente di vedere una possibile via d'uscita , che tuttavia esiste e probabilmente anche a portata di mano, solo che lei non la vede. Si affidi ad uno specialista che la aiuti a trovare questa uscita.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it