Disturbo ossesivo?

Buonasera sono una ragazza ho 26 anni e da 4 anni soffro di quello che penso possa essere un disturbo ossessivo, mai però diagnosticato a causa della mia paura e delle poche risorse economiche a mia disposizione.

4 anni fa mi ritrovai a lavorare in un'altra città di base sono una persona particolarmente ansiosa, una sera di punto in bianco nella mia mente si focalizzo una frase a sfondo sessuale che si riferiva ad un rapporto tra il cane di mia nonna e lei (assurdo eh) attacco di panico e da lì la lenta ascesa all'inferno fatto di panico, ansia, emozioni depresse poiché questa frase non è andata più via e si presenta spesso in base a come sto poiché ci sono giorni dove anche se arriva vado avanti e giorni dove è il panico e ogni reazione ansiogena possibile, altri giorni dove non arriva neanche e sono tranquilla può arrivare una volta ma non è completa nel senso si presenta una parte della frase solo o solo una parola o semplicemente a volte mi scordo finito il pensiero e torno a fare quel che devo fare addirittura in alcuni periodi scompariva con mia felicità ma in questo periodo sono ritornata ai livelli iniziali e siccome so che si può stare meglio voglio fare di tutto per creare una nuova tranquillità ci tengo a precisare che tutte le volte 2 settimane anche meno prima del ciclo tutto ciò si intensifica e in questo caso sono in queste due settimane.

Non ho nessuna compulsione, cerco semplicemente di calmarmi facendo qualcosa e se non posso respiro, niente in particolare.

Di che disturbo possiamo parlare?
Può essere effettivamente un disturbo ossessivo?
Quali sarebbero le terapie più indicate?
Sono molto preoccupata poiché ogni volta che arriva è il panico, la paura che questa cosa non finisca e altre preoccupazioni in più in questo periodo non sto lavorando ed occupare il tempo diventa difficile poiché abito a Parigi e la situazione covid è molto pesante.
Cordiali saluti! E grazie a chi risponderà.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
La descrizione on Line non è esaustiva poiché la tendenza è quella di riportare ciò che si ritiene sia più utile da riferire verso la propria ipotesi.


In presenza di questo tipo di sintomi la visita diretta consente di discriminare meglio l’andamento di essi ed un inquadramento diagnostico appropriato per una terapia specifica.


Dr. F. S. Ruggiero


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