Come posso agire per combattere un umore molto instabile?

Salve a tutti.

Sono una ragazza di 21 anni, e da tre anni combatto con un problema legato a degli spiccati stati di umore che oscillano periodicamente.

Posso trovarmi in una condizione in cui nemmeno riesco ad alzarmi dal letto la mattina a condizioni di euforia più totale che mi spinge a fare moltissime cose.

Questo influisce notevolmente su molti aspetti come: sonno e appetito che diventano molto variabile a seconda di queste fasi.

Mi preoccupa il fatto che tutto avviene improvvisamente, quasi come se aspettassi che arrivi il momento sì (durante il periodo negativo) e viceversa.
Non riesco a trovare ancora alcuna causa oggettiva a questo cambiamento di umore periodico.


Frequento l'università e questa situazione sta cominciando con il tempo a diventare sempre più pesante, impedendomi di andare avanti con gli esami e questo, ovviamente, mi butta nello sconforto più totale essendo che rimane la cosa alla quale ci tengo di più.
Io, da sola, davvero, non ho più alcun piano da realizzare, mi sento coinvolta di un qualcosa di più grande di me.
Oscillo tra il tutto e il niente, tra il bianco e il nero, a distanza di un paio di settimane.
Lo dico con tutta sincerità, non ce la faccio più.
Ho sempre il timore di farla finita.


Mi è capitato di fare percorsi terapeutici.
Sono stata seguita per molti anni da una psichiatra, ma, non sono mai riuscita a parlarne come sto cercando di fare in questo momento perché nemmeno io me ne rendevo conto.
Mi sono ridotta ad approfittare dei momenti positivi per fare quante più cose (ad esempio studiare quanto più) in modo da poter non proprio andare sotto sopra quando arrivano i momenti negativi.
Penso che non posso andare avanti così.
Sto iniziando a risentirne anche a livello fisico (perdita di peso e stanchezza continua).


Il rapporto con questo percorso terapeutico non è mai stato continuo, per mesi andavo, poi, convinta di stare finalmente bene, smettevo di andarci per poi, ovviamente ritornare durante la fase negativa.
Ho fatto questo almeno per tutti i 3 anni ai quali faccio riferimento.
Attualmente, essendomi traferita, non posso più far riferimento a questa persona.


Quello che più mi fa soffrire di questa situazione è il fatto che non sono più in grado di fare più nulla con continuità e motivazione.
Ovviamente questo incide anche sulle attività di studio.
Purtroppo questi sbalzi di umore si ripercuotono anche nelle relazioni, il che mi ha portato ad un isolamento quasi totale.


Non so come fare per porre rimedio a questa situazione.
Non ho una situazione familiare favorevole ad un consulto psicologico (il percorso di cui ho precedentemente parlato è stato svolto unicamente da me), e al tempo stesso non mi trovo in una condizione economica autonoma al punto di permettermi un percorso terapeutico duraturo.


Chiedo giusto qualche consiglio, magari, semplicemente anche per poter cominciare a far qualcosa per migliorare questa situazione.

Ringrazio tutti in anticipo per la disponibilità.
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Non menziona nessun trattamento farmacologico che sarebbe stato auspicabile in una condizione come quella descritta.

Può rivolgersi ai servizi pubblici della zona in cui vive attualmente per un inquadramento specifico della sintomatologia.



Dr. F. S. Ruggiero

http://www.francescoruggiero.it

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[#2]
dopo
Attivo dal 2022 al 2022
Ex utente
A livello farmacologico ho seguito per un tempo breve una terapia più che altro volta a risolvere un problema legato più ad una situazione di allucinazioni (ma questo quando avevo 16 anni). Ma ovviamente, anche lì cominciai a prendere questi farmaci (olanzepine e Xanax) ma dopo poco (qualche mese) smisi di prenderli.

Per quanto rigurada la situazione che invece ho descritto meglio nel primo post, non sono mai riuscita ad intervenire farmacologicamente.
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Deve intervenire farmacologicamente uno specialista

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[#4]
dopo
Attivo dal 2022 al 2022
Ex utente
Mi chiedevo se ci fossero altre eventuali soluzioni per alleggerire almeno questo problema.
A chi dovrei rivolgermi: uno psicoterapeuta oppure ad un'altra figura?
Ovviamente la ringrazio sempre tanto per la sua disponibilità.
[#5]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63