Disturbo Bipolare: Come "Conviverci"

Salve a tutti e grazie per questa opportunità.
Ho quasi 28 anni e nel 2012 ho contratto, o per lo meno mi è stato diagnosticato il Disturbo Bipolare.
Da quel momento la mia vita ha avuto una involuzione non indifferente.
La mia capacità di concentrarmi o di espormi ad oggi è praticamente altalenante, passando da periodi stravaganti e nonsense, a periodi invece di autoisolamento, in cui mi chiudo a riccio e faccio fatica a fare praticamente qualsiasi cosa.
Le fasi Eutimiche durano decisamente poco.
Non posso imputare colpe a nessuno circa l'origine di questo disturbo.
Tuttavia penso sia giusto annoverare alcuni episodi che probabilmente hanno condizionato il sorgere della patologia.
Nel 2012 anni ho partecipato ad un noto talent musicale italiano classificandomi fra i primi sessanta.
L'esclusione mi ha portato una notevole insoddisfazione.
Sempre nello stesso anno, pochi mesi dopo, sono stato selezionato, per meriti scolastici, a fare uno stage di un mese a Parigi.
Lì ho avuto una storia d'amore poi finita male.
Appena tornato da lì subito i miei familiari, accorgendosi di un mutamento radicale alla mia persona (ero sempre su di giri, non dormivo da almeno una settimana ed ero facilmente irritabile), mi hanno portato da uno psichiatra-psicoterapeuta che mi ha diagnosticato immediatamente il disturbo.
Il dottore ha deciso di intervenite con farmaci molto pesanti tra cui il serenase a gocce (non ho la competenza per giudicarlo) e altri farmaci stabilizzatori.
Dopo all'incirca una settimana mi sono ritrovato "sedato".
Ho lasciato la scuola per mesi, mi sono diplomato a stento col minimo dei voti, ho iniziato a fumare erba in massicce quantità nonostante prendessi i farmaci, e talvolta cedevo, come se non bastasse, all'alcol.
Dopo qualche anno ho perso mio padre per un male incurabile.
Dopo tali eventi e abitudini sono stato ricoverato per due volte in ospedale, reparto psichiatrico ovviamente.
Adesso la situazione è più stabile, non uso più droghe e alcol, mi alleno sistematicamente e soprattutto seguo la terapia meticolosamente con altresì sedute da una psicologa.
Dopo tutta questa tempesta mi ritrovo a convivere ogni giorno con paure e riflessioni durature del tutto inconcludenti oltre che a rimuginare sul mio passato.
Da cinque mesi a questa parte soffro di depressione dopo aver avuto, nel periodo invernale, una forte fase maniacale durata circa un mese e mezzo.

Vorrei sapere in tutta franchezza se sia possibile lavorare con questo disturbo o, quantomeno vivere una vita piuttosto normale.
Più di una volta ho pensato di finirla qui e ci ho pure provato.
Ho realmente bisogno di supporto, spero di ricevere risposta.


Grazie nuovamente
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Attualmente sarebbe in terapia con una psicologa alla quale è necessario demandare questo tipo di richiesta per stabilire effettivamente un percorso trattamentale valido.



Dr. F. S. Ruggiero


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