Continue ricadute depressive persistenti

Buon pomeriggio,
Vi scrivo in merito a continue ricadute depressive persistenti.
Ogni 5-6 mesi cado in depressione, ho continue recidive nell'arco di poco tempo.
Soffro di depressione da quando avevo circa 20 anni con dolori e tensioni muscolari.
Ora ne ho 38.
All'inizio la depressione era un malessere costante, con qualche parentesi.
Dal 2011 prendo psicofarmaci, ma non riesco ad uscirne proprio.
Sto bene per qualche mese e poi ritorna e persiste per 6-7-8 mesi.
Oltre a queste continue ricadute, credo di soffrire di ossessioni.
Quando comincio a stare male inizio ad ossessionarmi sui miei piedi.
Sono concentrata tutto il tempo sui miei piedi, sul fatto che mi si irrigidiscono.
Non riesco a fare nulla senza pensare e controllare i miei movimenti e i miei piedi.
Mi sento la pianta del piede rigidissima ed avverto dolori sotto la pianta del piede e alle gambe.
Non riesco a camminare sciolta, rilassata e normale.
Mi blocco in continuazione ed il pensiero è sempre fisso lì.
Ne sono ossessionata.
Non riesco a stare in piedi, mi sento sempre molto stanca ed affaticata e, a parte il lavoro, poi passo il tempo solo a letto.
Non riesco a stare in piedi perché subito avverto questa tensione fortissima e di fronte agli altri mi blocco e mi irrigidisco ancora di più.
Non riesco a vivere senza pensare sempre a questo.
Da una parte vorrei rilassarmi dall'altra sento forte dentro di me il fatto che devo controllare continuamente i movimenti di piedi e gambe.
Con il risultato che cammino male, rigida e dolorante.
Volevo un consulto in merito a tutta questa situazione.
Sono in cura in un centro di salute mentale dove abito.
Da quando sono in cura gli psichiatri mi hanno prescritto diversi farmaci antidepressivi e ansiolitici.
Io non riesco a trovare sollievo n'è con gli antidepressivi né con gli ansiolitici.
Solo tanta tantissima rigidità, stanchezza e bisogno continuo di dormire.
Solo quando sto bene, ma dura poco, riesco poi a distrarmi e con il pensiero intrusivo che diventa meno forte ritorno a camminare normalmente, rilassata, anche se spesso riaffiora questo pensiero ossessivo.
Ora sono in cura da tre anni con citalolopram (40 mg la mattina, a parte quando sono nel mio periodo buono che ne prendo 20) e trittico la sera (300 mg, a parte nel mio periodo ok che ne prendo 150).
Quasi 2 mesi fa il mio psichiatra mi ha vista e mi ha cambiato solo l'ansiolitico: dal delorazepam al diazepam (30 gocce al giorno).
Ne prendo solo 20, perché trenta non sono riuscita a tollerarle.
Troppe e troppa sonnolenza.
Volevo chiedere se con le continue ricadute che ho non sarebbe il caso di parlare con il mio medico curante e chiedere se è il caso di aggiungere uno stabilizzatore d'umore per evitare le recidive insieme ad un farmaco contro pensieri ed azioni ossessive che sono diventate ingestibili ed intollerabili.
Tendo ad ossessionarmi sulle cose.
Spero in una vostra risposta e vi ringrazio in anticipo.
Buona giornata
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
La terapia può essere rivista secondo la presenza di sintomi persistenti o fasi di ricaduta periodiche.

La presenza di un sintomo ossessivo va trattato in modo specifico.



Dr. F. S. Ruggiero


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