Danni funzionali da cocaina?

Ho 34 anni, e ho fatto uso di cocaina dal 2010 al 2017, non in modo assiduo, parlo di 6/7 serate in media all'anno, e dal 2019/2020 accuso dei sintomi che via via si sono fatti fino a oggi sempre più forti e vanno peggiorando.




I sintomi sono:

lentezza tra pensiero e azione, come se il comando dei movimenti risulta leggermente rallentato e come se mentalmente faccio fatica nell'ideazione e una leggera fatica nella coordinazione,
ottunimento mentale, tipo un senso di derealizzazione, ottudimento sensoriale, come se mi sembra strano quello che vedo e quello che sento, compresa la mia voce.



È come se mentre faccio le cose, cammino eccecc per frazioni di secondo la mia coscienza si spegnesse, come se non vedo quello che ho davanti, tipo come se fossi assente
rimugino sui possibili modi in cui posso dire o fare qualcosa

Leggera difficoltà nel parlare, come se faccio fatica a pensare cosa dire, mi impappino e fatica nel parlare.



Ho effettuato una rm all'encefalo e tac negative (tranne che per una calcificazione definita aspecifica dai dottori), eeg e tiroide anch'essi negativi.


Ho effettuato una visita neurologica, anch'essa negativa.

Liquidato con ansia depressione.


Lo psichiatra invece mi ha diagnosticato un disturbo dello spettro bipolare e mi ha prescritto Lamictal 200 mg e olanzapina.

Secondo lui starò bene dopo la terapia, anche se informandomi sulla malattia, ho visto che possono esserci deficit cognitivi resistenti a volte resistenti ai trattamenti.


Ho chiesto allo psichiatra una PET e mi ha detto di no perché dice che non vi è una causa neurologica, anzi dice che se fosse stata neurologica sarebbe stato meglio almeno si poteva localizzare la causa di tutti i sintomi.



La mia domanda principale è:

È possibile che ci siano danni funzionali manifestatosi due anni dopo l'ultima assunzione avvenuta nell'estate del 2017?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
No non è possibile.

Ha una diagnosi psichiatrica chiara ed un trattamento specifico per essa.

Segua le indicazioni ricevute.


Dr. F. S. Ruggiero


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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Ha sviluppato una fissazione per questo aspetto, probabilmente in concomitanza di una flessione down dell'umore.
Informandosi sulla malattia ... no, è andato a pescare le informazioni che sono rese rilevanti dalla fissazione, distorcendole in base a questa probabilmente.

Dr.Matteo Pacini
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[#3]
dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio della risposta celere.
Avevo postato per due volte il mio post nella sezione neurologia senza ricevere alcuna risposta

Per quanto riguarda la componente ossessiva, io stesso l'ho accennata al mio psichiatra che tra l'altro appartiene ai medici di questo sito che rispondono alle richieste di consulto.
Secondo lo psichiatra il disturbo è stato slantentizzato dall'uso di stupefacenti, e si è manifestato nel tempo, peggiorando.
Sto seguendo la sua terapia e a settembre ci dobbiamo rivedere per valutare se è il caso di inserire nella terapia un antidepressivo.

Ora vi porgo un' altra domanda:
È possibile che il disturbo bipolare mi porta una fatica di ideazione dei movimenti, oallentamento dei pensieri, e perdita di naturalezza e spontaneità nel parlare?
Potrebbe essere pseudodemenza a questa età?
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Utente
Utente
p.s. le oscillazioni dell'umore sono migliorati grazie alla terapia. Solo che rimane ancora la sintomatologia descritta nella mia ultima domanda, contornata da un irritazione nervosa perenne, e come senso di elettricità in tutto il corpo, infatti ho a volte brividi che mi attraverso la schiena, tipo una sorta di ipereccitabilità del sistema nervoso.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Questo è presumibilmente legato ad un'attenzione al corpo che si accompagna ad uno stato di allarme, l'eccitabilità è sufficiente che sia localizzata in una zona del cervello per produrre, in assenza di qualsivoglia irritazione nel corpo, sintomi del genere.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Esatto dr Pacini, vi è un ipereccitabilità di fondo, alcuni neuroni sono sempre in tensione continua continua, infatti documentandomi una % dei bipolare ce l'hanno. A quanto pare il litio dovrebbe calmarli, infatti poi a settembre chiederò allo psichiatra se è il caso di introdurre il litio invece di un antidepressivo. L,'ipereccitabilità neuronale mi fa avere movimenti tipo scattosi, confusione di pensieri che deragliano assidua. Mi sembra strano che non ci sia alcuna componente degenerativa dato che i sintomi si sono presentati in modo lieve nel 2020 e poi sono peggiorati nel tempo, ma la rm a livello morfologico è negativa. Per questo volevo vedere a livello funzionale com'era messo il cervello, anche se alcune alterazioni possono anche non avere un significato clinico. Secondo voi posso escludere di netto una condizione neurodegeneativa? Questa è l' ultima mia domanda
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Utente
Utente
anzi mi scusi, rettifico la domanda. È possibile che col tempo si sia sviluppata una sorta di neuroinfiammazione?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Una volta che detti accertamenti le dessero anche un riscontro di come si vede la cosa a livello di immagine, o di parametro, questo però non darebbe strumenti particolari in più di quanto non li dia la clinica.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
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Dott. Pacini lei ha confermato quello che ho detto riguardo la relativa l'ininfluenza dei risultati della Pet nei confronti di una diagnosi clinica, solo che non ho avuto una risposta alla mia ultima domanda. Potrebbe trattarsi di una neuroinfiammazione magari dovuta a un episodio depressivo?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Ma è la stessa cosa, che cambia se la definisce in quei termini ?

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Appunto è la stessa cosa volevo ulteriore conferma.
depressione bipolare=neuroinfiammazione.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Ma anche unipolare, in realtà queste sono teorie generali che non individuano niente di preciso e sono leggibili dagli addetti ai lavori, non significa che uno ha un'encefalite...

Dr.Matteo Pacini
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[#13]
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Utente
Utente
dr Ruggiero lei ha detto erché non è possibile che non siano danni funzionali manifestatosi dopo 2/3 anni. Perché non è possibile?
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Attivo dal 2022 al 2023
Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze
Buongiorno,
intervengo con piacere ma anche perché é abbastanza chiaro che le risposte le sono già state date ma il meccanismo di Iper eccitazione del suo sistema d allarme insieme ad elementi non ancora perfettamente compensati dalla terapia (pensiero ossessivo, tendenza all irritabilitá) influenzano anche il suo modo di essere in questo momento.
Se vuole porre una domanda per volta saremo lieti di risponderle..
Le dico poche cose che mi vengono in mente sperando di non ripetere ciò detto dai colleghi sopra:
- la neuroinfiammazione é ad oggi sicuramente un'ipotesi accreditata che caratterizza pressoché ogni disagio psichico mediandone sintomi e prognosi.. Nei disturbi dell'umore questo é particolarmente rappresentato. Si preoccuperebbe di una febbre? É lo stesso concetto. Si prendono le terapie giuste, si prevengono le ricorrenze di malattia e l infiammazione viene meno.. Non deve immaginarsi che avere quella diagnosi significa avere perennemente il cervello in fiamme
- le patologie psichiatriche alcune più alcune meno, costituendo uno stress a livello cerebrale e somatico facilitano, se non curate un declino cognitivo.. I farmaci contrastano ciò. Non si tratta di demenze. Il termine che ha usato, pseudo demenza.. É un'altra cosa ma soprassiederei
- certamente si affidi al curante in modo da impostare una terapia adeguata
- perché a distanza di anni la cocaina non può essere responsabile di ciò che accade oggi? Perché a meno che non ci siano stati ictus ischemici ripetuti (gli esami strumentali li avrebbero visti)... Il sul cervello può al. Massimo aver avuto delle conseguenze funzionali, legate a dipendenza, craving per la sostanza etc. Ciò non c entra con un disturbo dell umore. Vero é comunque, ma prt questo mancano dati anamnestici, un utilizzo protratto di una sostanza come la cocaina in un soggetto predisposto può slatentizzare un disturbo bipolare (non causarlo!).

Cordialmente, a disposizione
[#15]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per il suo intervento dr. Blengino e condivido le sue delucidazioni. Sì in effetti la pseudodemenza riguarda molto il versante della memoria, più che le funzioni prassiche/esecutive.
Sì le conseguenze funzionali che causano il craving le conosco, ho letto diverse cose in materia. Quindi lei esclude modificazioni funzionali, che non siano quelle legate alla dipendenza, che poi fortunatamente non ho mai avuto, almeno in maniera forte.

Allora per quanto riguarda il disturbo bipolare, il mio psichiatra ha detto che appartiene allo spettro del bipolare, non è proprio un disturbo bipolare classico dove la persona ha momenti di euforia, e poi momenti di depressione. Io sono sempre statico, depressione unipolare direi.
Non mi spiego alcuni sintomi:

Praticamente ho difficoltà nella "costruzione" dei movimenti e anche del pensiero, tipo fatica mentale a fare qualsiasi cosa, anche nel guidare, nel parlare anche una certa fatica. Ho perso naturalezza nel fare qualsiasi cosa, mi sento imballato, rallentato, come se il mio cervello fosse larvatico, per usare un termine in senso figurato. C'è sicuramente una carenza di neurotrasmettitori, e mi chiedo se effettivamente c è un declino cognitivo in corso, come lei aveva brillantemente accennato. Comunque tutti i sintomi si sono sviluppati dal 2020 a oggi, in maniera progressiva, per questo penso a un declino cognitivo.

Attendo una sua ulteriore risposta ;)
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dopo
Utente
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p.s sul fronte irritabilità, sul sistema nervoso simpatico (che poi simpatico non è!!) sempre in stato di attacco fuga, il lamictal e l'olanzapina non hanno sortito effetti. Ci vorrebbe un antidepressivo che dovrei cominciare a prendere a settembre appena rivedo lo specialista.
[#17]
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Utente
Utente
dimenticavo, che sento come delle scosse che partono dalla testa (tipo formicolio) e si irradiano in tutto il corpo, quindi c è un ipereccitabilità, per questo credo che lo psichiatra ha accennato allo spettro bipolare.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
O si occupa di seguire delle cure per il suo disturbo oppure perde tempo in queste considerazioni in cui mette dentro qualsiasi cosa. Più chiede, e più risposte riceve, e più confusione avrà.

Dr.Matteo Pacini
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[#19]
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Utente
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Dr. Pacini lei ha ragione, è un cane che si morde la coda, ma il signor blengino si è offerto volontario per rispondere alle domande. Comunque a me interessa capire qual'è la matrice di tutta la mia sintomatologia, se è una cosa psichiatrica oppure neurologica.
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dopo
Utente
Utente
Mi occupo di seguire la terapia dr Pacini, anche perché non ho altra scelta, bisogna vedere cosa succederà appena mi darà un antidepressivo. Adesso aspetto risposta dal dr Blengino.
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Attivo dal 2022 al 2023
Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze
Gent.mo,
interpellato rispondo:
la mia risposta iniziale dava "risposta" alla sua domanda. Le sue ulteriori domande sono in parte una ripetizione, in parte un circolo vizioso e in parte competenza di un medico, in una valutazione vis a vis. Non ho mancato di una risposta immediata per maleducazione.
La saluto cordialmente sottolineandole, con leggerezza, che se intende il passare da Dr. a Sig. Blengino é un modo aggressivo di degradare credo che il sito non sia proprio il suo spazio e che lei sia parecchio maleducato.
Cordialmente,
[#22]
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Utente
Utente
non ci avevo fatto caso Dr. Blengino,mi scusi per il Sign., non era mia intenzione offenderla.
[#23]
dopo
Utente
Utente
Pongo una domanda che non ho mai fatto
come dicevo, ho una sensazione di "scossa" soprattutto nel lato destro e sopra la testa, che si espande in tutto il corpo, e questo mi sballa mi manda in confusione e in tensione nervosa. Potrebbe rientrare in ambito psichiatrico, oppure dovrei consultare un neurologo?

Rinnovo ancora le mie scuse.
[#24]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Come dicevo, la tendenza a porsi domande si rinnova. Lei deve occuparsi di far le cure, senza anticipare cosa le daranno o meno, lasci perdere di dover impostare Lei le premesse per poi sapere già cosa si deve aspettare etc.

Dr.Matteo Pacini
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[#25]
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Utente
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I farmaci che prendo stabilizzano un pò l'umore, ma per il resto dei sintomi non sono efficaci. Ridiscuterò la terapia con lo psichiatra, anche perché non è detto che sia solamente un disturbo bipolare.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Lo psichiatra è bene che sappia che si arrovella in tutti questi ragionamenti. Ovviamente i ragionamenti non deve essere materia per guidare le scelte dello psichiatra, il fatto che Lei li faccia sì, quindi ne deve esser messo a conoscenza.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Si infatti glieli farò anche allo psichiatra codesti ragionamenti
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Utente
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è possibile che il mio psichiatra abbia letto il consulto non sapendo che sono il suo paziente, essendo che esso è facente parte dei medici che operano su medicitalia.
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