Ansia,attacchi di panico, dispnea e dolore al petto,per quanto tempo ancora ?

Buonasera dottori, è la prima volta che mi trovo a scrivere su questo sito.

Volevo condividere un problema che mi porto dietro ormai da 5 mesi.
Premetto di non essere mai stato una persona ansiosa a questo livello ma credo di aver avuto come tutti ansie normalissime come potrebbe essere l'esito di un esame ecc.
Era un pomeriggio qualunque e stavo svolgendo la mia solita attività fisica in palestra quando ho sentito un mancamento con un forte senso di nausea, fiato corto e tachicardia.
Per tutta l'ora successiva sono rimasto agitato e non riuscivo a calmarmi.
Da quel giorno l'incubo mi sono svegliato con un magone allo stomaco, senso di oppressione al petto e difficoltà a finire il respiro (bisogno h24 di riuscire a fare un respiro profondo non andando a buon fine) la voglio fare breve... il magone mi ha accompagnato per due mesi tutti i giorni e quelle poche ore che non lo avevo mi demoralizzato e scoppiavo in un pianto liberatorio.
Premetto di aver svolto ogni possibile analisi (analisi del sangue, tiroide, ecocardio, spirometria, eco addominale completa) tutto perfetto.
Così decido di andare dal medico che mi prescrive paroxetina e devo dire la verità la maggior parte dei sintomi sono spariti tranne questa maledetta dispnea il bisogno di fare respiri profondi e non riuscire a farli tranne rare volte con l'aiuto di un sbadiglio.
Volevo un aiuto in più, se qualcuno dei vostri pazienti ha avuto questa mia stessa problematica e se è passata.
Aggiungo che sto comunque seguendo una terapia cognitivo comportamentale da due mesetti.
Grazie in anticipo
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Non è che non riesce a far respiri profondi, è che sente il bisogno di farlo e la sensazione di non respirare profondamente, oppure ormai controlla il respiro e quindi lo fa in maniera forzata, peraltro non credo che lo faccia ad ogni respiro.

A che dose assume la paroxetina ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta, la dose che assumo è di 20mg al giorno, non lo faccio ad ogni respiro ma quasi, appena mi sveglio già non riesco a completarlo, è vero che è la prima cosa a cui penso, perché mi viene una sensazione di costrizione, e ancora peggio sotto un semplice sforzo, e di conseguenza ho paura a farli.
Lei mi può dare una mano a capire il motivo e a dirmi se sto ricevendo delle cure indicate.
Grazie in anticipo
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Ha una sensazione, che è diverso da non riuscire a respirare. La dose è potenzialmente già efficace, ma questo aspetto indica che ancora non è completamente risolto il disturbo.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Quindi dottore lei mi consiglia di continuare sia con la cura che con la terapia giusto?
Invece per quanto riguarda i tempi di guarigione mi sa dire qualcosa ?
Grazie in anticipo e buona giornata
[#5]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
I tempi dipendono dall'efficacia del farmaco (che ha risolto solo parzialmente i problemi, ed è al dosaggio minimo efficace) e dal suo impegno nella terapia cognitiva, che non si può limitare alle sedute: gli esercizi e le tecniche vanno sperimentate ogni giorno, per valutare se funzionano o meno e riferirlo in terapia.

Franca Scapellato

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dopo
Utente
Utente
Il farmaco lo sto assumendo da circa due mesi e mezzo, e come ho detto in precedenza in parte mi ha aiutato.
Anche in terapia ho fatto passi in avanti, ho ripreso a camminare la sera per circa 1 ora, cosa che prima mi era impossibile dato che avevo paura a compiere piccoli sforzi, come salire le scale di casa.
A volte mi capita di subire delle crisi che mi spaventano e mi sembra di tornare all’inizio.
Purtroppo non ho mai avuto niente di simile e in certi momenti è molto invalidante.
Ho avuto il Covid a gennaio ma in forma asintomatica, ho letto che molte persone hanno avuto problemi simili post malattia.
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
Bene, sta facendo progressi e si sta impegnando, la parte più difficile è alle spalle, ora come succede quando si sta meglio vorrebbe essere guarito del tutto, ma bisogna avere pazienza. Consulterei lo psichiatra per rivalutare la terapia, se già non ha in programma visite di controllo. Più che il covid in sé, che per fortuna non le ha provocato conseguenze fisiche, è tutta la narrazione che se ne è fatta da due anni che in alcuni casi può innescare ruminazioni mentali dannose, da cui si viene fuori seppure con fatica. Auguri.

Franca Scapellato

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dopo
Utente
Utente
Grazie dottoressa, spero di uscirne presto e ricominciare a vivere come prima, senza preoccupazioni!
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Non le indico nulla, Lei ha il suo medico che le indica il da farsi, qui facciamo dei commenti.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Ma guardi dottore nessuno gli ha chiesto niente, volevo solo un suo parere sul percorso che sto facendo, di certo non ho scritto per farmi indicare la cura stia tranquillo. Buona giornata
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Eh ma ha scritto così però.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Ho scritto se lei mi poteva indicare se stavo prendendo la direzione giusta, solo questo, ma non vuol dire ( farmaco giusto, terapia giusta ) quello come dice lei c’è il mio medico e psicologo.
Purtroppo in situazioni di difficoltà che non ha mai provato prima, una persona tende ad ascoltare più specialisti per fare il punto della situazione.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Capisco, ma un'espressione del genere significa comunque un'indicazione pratica, la cosa che qui non possiamo dare a differenza dei commenti che invece si possono fare in quantità.

Dr.Matteo Pacini
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dopo
Utente
Utente
Capisco certo, comunque i vostri commenti mi sono stati molto utili, vi ringrazio!
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