Ho sofferto di depressione? paura di ricaderci

Buongiorno,
Vi scrivo perché penso di aver sofferto di depressione, vorrei capire se così potrebbe essere e ho spesso paura di ricaderci, mi spiego: l'anno scorso, esattamente in questo periodo, si sono susseguiti una serie di eventi molto stressanti per me in soli 3 mesi, a settembre stavo cercando di cambiare lavoro, mi sentivo sopraffatta da quello precedente in cui mi sentivo economicamente sfruttata, al contempo la persona che doveva offrirmi il nuovo lavoro era sfuggente e con la testa tra le nuvole, una persona poco seria che ho lasciato perdere per paura di ritrovarmi nella stesa situazione del mio lavoro precedente.
Lo stesso mese mia nonna ha avuto un ictus e, improvvisamente a inizio ottobre è invece morto mio nonno, due giorni dopo il suo funerale il mio ragazzo mi ha lasciata dicendomi che l'ultima volta che avevamo avuto un rapporto non aveva provato le cose di sempre ed era spaventato da questo (un colpo all'autostima).
Ebbene a novembre è morta anche mia nonna che era stata male a settembre.
In quei mesi, e dopo tali avvenimenti, si è aperto per me un baratro che non avevo mai vissuto: mi sentivo sfinita, piangevo regolarmente tutti i giorni e le notti, soffrivo di insonnia, andavo a letto alle 4 di mattina rigirandomi nel letto e fumando sigarette, e avevo smesso di studiare per gli esami universitari (sono sempre stata molto studiosa e non ho mai avuto problemi a portare avanti l'impegno nello studi anche in momenti difficili), al lavoro ero un nervo teso, all'ennesimo "sopruso" da parte del mio capo sono scoppiata a piangere e lui stesso ha ammesso di non riconoscermi più ed essere preoccupato, offrendomi due settimane di ferie per pensare a me (tolto l'aspetto economico è sempre stato molto gentile con me); non ho accettato per la paura di avere tutto quel tempo per pensare e rimuginare.
Mi sono sentita molto abbandonata dal ragazzo di cui ero e sono innamorata (ora stiamo insieme da quasi un anno, stiamo bene abbiamo risolto moltissimi problemi) e mi sentivo malissimo, sentivo che bastasse sfiorarmi per farmi scoppiare in lacrime, ho perso diversi chili.
Ora sono ad un anno di distanza da tutto ciò, ho un nuovo lavoro e sono ben retribuita, sto insieme alla persona che amo e ho ripreso a dare esami, tuttavia ho la paura di rivivere quel buio così profondo dal quale pensavo non sarei mai uscita, soprattutto (può sembrare stupido) associo i mesi di quest'anno a quelli dell'anno scorso, le temperature, gli odori, i vestiti di ottobre mi fanno ripensare allo scorso ottobre e a volte ho difficoltà con il mio ragazzo perché anche se va tutto bene e cerca sempre di tranquillizzarmi, spesso ripenso a com'era stato lui con me lo scorso ottobre, come mi fossi sentita abbandonata e ho paura che tutto riaccada e di cadere in quella depressione ancora... anche se penso mi abbia insegnato tanto e ora mi sento molto forte da un lato e vedermi uscita da quel periodo mi rende molto orgogliosa, mi sento molto segnata
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Se vuole essere valutata ovviamente ha senso che vada da uno psichiatra. Così come impressione in base al racconto, si ricavano due cose. La prima è che ci sono comunque cose non risolte ora, anche nella visione delle cose, nel tipo di emozioni ancora "attive". E anche il timore di ricadere, perché sostanzialmente è un tipo di preoccupazione che di solito denota una sensazione di precarietà riferita ad ora.

Dr.Matteo Pacini
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dopo
Utente
Utente
Grazie. Mi chiedevo se tali sintomi fossero associabili alla depressione oppure no.
Ritiene che non possa essere l'inverso, ossia che il timore di ricadere mi fa sentire precaria ora?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Il timore di ricadere è il sentirsi precaria ora, non è che la fa sentire precaria. Un sintomo non produce un altro sintomo.

Dr.Matteo Pacini
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