Ansia e attacchi di panico

Buongiorno, sono una donna di 46 anni e da circa 3 anni soffro di ansia e attacchi di panico.
Premetto che sono sempre stata un soggetto ansioso soprattutto dopo la morte di mio padre per infarto nel '95, ma ho sempre gestito abbastanza bene la mia ansia e riuscivo a condurre una vita 'normale'.
Tutto e' peggiorato nel 2018 quando mi sono sottoposta a un'operazione di routine di rimozione cisti ovariche in laparoscopia.
Ho reagito molto male all'anestesia e al risveglio ho avuto un attacco di panico con tachicardia fortissimi, reazione anche all'adrenalina, e fui calmata con del valium.
Da allora la mia ansia e paura sono aumentate incontrollabilmente fino a quando nel 2019 ebbi un fortissimo attaco di panico in volo e da allora la mia vita non e' piu' la stessa.
Quel volo porto' me e la mia famiglia (marito e figlia - ora di 8 anni) a una vacanza che si trasformo' in un inferno.
Durante tutta la vacanza (10 gg) soffrii di attacchi di panico sempre, durante il giorno e tutte le notti.
Al ritorno mi ripresi un pochino ma gli attacchi di panico andavano e venivano e spesso non riuscivo a guidare nemmeno per andare a lavoro o ad uscire di case per piccole commissioni.
Cosi decisi di iniziare un percorso di terapia CBT e EMDR.
Sono ancora in CBT al momento, faccio yoga e meditazione e tanta vita sociale, teatro etc che mi stanno aiutando moltissimo ma non sto bene.
Da 2 anni sono riuscita a ridurre il panico durante il giorno, quando sento che arriva l'ondata di ansia che poi so che mi portera' al panico respiro, cerco di distrarmi e riesco a controllarlo.
Il mio problema e' alla notte.
Mi sveglio almeno 2 o 3 volte di notte con palpitazioni e ansia forte, respiro, faccio tapping (EMDR) e lentamente mi calmo.
Due anni fa mi sottoposi a visita cardiologica, holter per 15 gg e ecocardiogramma e l'esito fu che soffrivo solo di ansia, che il mio cuore era sano e che solo l'ansia scatenava la tachicardia.
Il cardiologo non volle prescrivermi medicinali all'epoca suggerendomi che potevo provare a stare bene da sola.
Devo aggiungere che io sono sempre stata molto ipocondriaca e non ho mai amato prendere medicine ma da 3 anni non riesco a prendere piu' nulla.
Non sono riuscita nemmeno a vaccinarmi contro il covid.
Sono un soggetto generalmente sano, soffro solo di emicrania con aura ma con episodi molto rari, Ho fatto la TAC e visto una neurologa per l'emicrania ma era tutto ok.
Sto soffrendo molto di claustrofobia che mi sta impedendo di volare dal 2019.
Non bevo piu' caffe e neppure piu un bicchiere di vino per paura che mi possano scatenare il panico.
Mi sforzo tutti i giorni di fare tutto ma soffro fisicamente e mentalmente nel cercare di controllare l'ansia e la paura di avere un attacco di panico.
Vorrei fare piu' moto, sono cmq in forma (170cm - 63 Kg), ma quando sento che la mia respirazione naturalmente aumenta come conseguenza della ginnastica mi fermo perche' ho paura che mi venga un attacco di panico.
Cosa mi consigliate?
Antidepressivi?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Non è chiaro perché nonostante la presenza di sintomi molto evidenti non ci si approcci alla visita psichiatrica per un trattamento efficace.

Il suo bisogno è quello di stare bene non di vivere in questo modo.

La visita psichiatrica consente di valutare e trattare questi aspetti in modo appropriato.


Dr. F. S. Ruggiero


http://www.francescoruggiero.it

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dopo
Utente
Utente
Caro Dr Ruggiero, grazie per la sua risposta. Finora non mi è stato mai suggerito, dai miei 2 psicologi - quello di prima e quello attuale, di rivolgermi a uno psichiatra. Secondo loro con la cbt e l'exposure dovrei vincere le mie paure, abituarmi sempre di più e rafforzarmi. Questo in minima parte è accaduto. Io vivo in Inghilterra, a Cambridge. Qui il sistema di visite con specialisti è gestito dal medico curante che emette lettere di referral, quando lo ritiene necessario, anche per visite private. Finora il mio medico curante mi ha solo detto che dovrei prendermi antidepressivi che mi avrebbe prescritto lui e io sinceramente non credo che lui abbia le competenze per prescrivere antidepressivi. Qui danno antidepressivi e betabloccanti come caramelle e infatti stanno tutti depressi. Io sto ancora su, sono scoraggiata, stanca ma non ho depressione, almeno non ancora. Posso chiedere di farmi il referral per uno psichiatra e andare da lui privatamente, fortunatamente ho copertura sanitaria privata tramite il lavoro sennò non avrei potuto pagarmi la terapia psicologica per 3 anni a 100 sterline a seduta. Mi chiedevo se il fatto che sono in fase di peri-menopause può aver peggiorato il mio stato ansioso.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Secondo me è utile la visita psichiatrica, soprattutto perché in tutto questo tempo non ha ottenuto risultati palpabili.

Comunque la terapia con antidepressivi sarebbe la prima scelta nel trattamento dei disturbi di cui soffre.

Se preferisce lo specialista può decidere di chiedere la visita.

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[#4]
dopo
Utente
Utente
Caro Dr Ruggiero, in realtà ne ho parlato talvolta col.mio attuale psicologo che è italiano tra l'altro. Lui ritiene che non sono in uno stato tale da utilizzare psicofarmaci. Per lui sono ancora funzionale, ho già superato la fase in cui non uscivo e avevo paura di tutto. Poi non so, probabilmente ho una visione ormai ristretta delle mie possibilità e quindi tendo ad accontentarmi di quel poco di cui riesco ancora a gioire.
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