Contraddizione dolorosa

Buonasera.

Vorrei uscire da una problematica che mi trascino da sempre.
Ho effettuato nelle mia vita molti percorsi e consulti in presenza, ma questa volta mi affido alla casualità di un appiglio in rete per una quadra che non è mai riuscita.

Sono in cura con antidolorifici e benzodiazepine da circa un anno, a seguito di un abbandono brutale.

Sono orfana e senza parenti.
Non riesco ad instaurare relazioni "sane" con le persone e con gli uomini in particolare.
Nemmeno con un animaletto da compagnia la relazione è andata bene.
Ormai ho un'età ragguardevole (ho compiuto 58 anni) e ancora risulto famelica di amore e attenzioni come una bambina: tutto questo, però, non in maniera aperta e visibile, ma in modo sotterraneo e potente: la mia dipendenza affettiva si unisce ad un bisogno di autotutela (la paura di essere abbandonata, il timore di rimanere da sola) che diventa una vera e propria corazza.
Sembro distante, in realtà soffro terribilmente.
Nelle relazioni sessuali non ho mai provato piacere, perché dominata dal bisogno di autocontrollo; sono ipercritica, ipersensibile, non so chiedere e forse non so dare.
Eppure riesco a sacrificarmi per gli altri fino a dimenticare me stessa.

Mi piacerebbe sopra ogni cosa avere un mondo affettivo, una specie di famiglia.

Intorno a me, però, ho un panorama desolante; non sono una persona intraprendente e davvero non riesco a fare delle azioni che mi conducano da un'altra parte.

Inoltre non so dire se fino ad ora non ho incontrato le persone giuste oppure sono io a non essere "giusta".
Forse voi mi potete aiutare a rispondere.


Non so se sono riuscita a trasmettere tutta la sofferenza che mi porto dentro.
Eppure la vita, sono sicura, è semplice e forse bella.


Molti auguri e grazie.
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
I farmaci che assume sono relativi a quale diagnosi ? Presumo due cose distinte, una malattia con dolore e una sindrome ansiosa.

La sua vita relazionale è stata segnata da molte esperienze e varie, oppure con esperienze limitate in numero e in tipo di situazioni ? Questo aspetto affettivo va di pari passo con un ritiro e una protezione anche in altri ambiti, o invece sul piano lavorativo, ad esempio, ha sicurezza o comunque è disinvolta e si sa imporre ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
I farmaci li assumo per uno stato depressivo, conseguenza della fine di una relazione amorosa. In quel periodo non riuscivo proprio a dormire e per questo un medico mi ha prescritto benzodiazepine e antidepressivi.
Non ho avuto molte esperienze amorose; la prima esperienza, durata moltissimo, è stata con una persona piena di qualità ma che non mi piaceva affatto fisicamente. Qualche altra storia, in cui ero coinvolta, me la sono portata dietro ben oltre il suo termine (ricordi, rimuginii...). Il tratto comune forse è proprio questo: non riesco a dimenticare, a passare oltre.
Nel lavoro sono molto performante, dato che sono analitica e ho senso della disciplina. Diciamo che sono disinvolta.
Per il resto faccio vita piuttosto ritirata, perché un sovraccarico di stimoli mi inquieta e mi stanca.

La ringrazio.
[#3]
dopo
Utente
Utente
ADDENDUM:
Nella prima mail c'è un lapsus di cui ora mi accorgo. Volevo scrivere "antidepressivi", invece ho scritto "antidolorifici".
[#4]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Potrebbe avere un tipo di personalità cosiddetto "anancastico", ma è solo un'ipotesi, cioè quelle in cui un senso del controllo da assicurare produce la scelta di sistemi autogestibili o rassicuranti, mentre tutto ciò che pertiene alla sfera dell'istinto è vissuto come potenzialmente pernicioso o comunque non conosciuto e quindi ansiogeno.

Dr.Matteo Pacini
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