Mancanza di energia, testa leggera, poca voglia di fare le cose

Buongiorno Egregi dottori.


Sono una ragazza di 27 anni e da tutta la vita combatto con ansia e ipocondria.

Negli ultimi mesi, ho vissuto un periodo molto stressante di studio e lavoro.
Ho fatto mille visite perché ogni giorno avevo un sintomo diverso, tachicardia con visita cardiologica con ecocolor tutto a posto, esami sangue e tiroide a posto, mi si era gonfiato un linfonodo per una ceretta aggressiva e ho fatto ecografia stazioni linfonodi per paura di un linfoma, negativo.

Visite osteopatiche per dolori e tensioni cervicali.


Il mio psichiatra e psicoterapeuta non ha mai voluto darmi farmaci se non le benzodiazepine ritenendo che la mia fosse una ansia situazionale, nonostante la diagnosi da lui stesso fatta, a seguito anche di test (Roschach ecc) di ciclotimia e ansia generalizzata.


Sono abituata a somatizzare l’ansia, ma ultimamente mi sembra qualcosa di più.

Mi viene come una sensazione che all’inizio sembrava un giramento di testa ma non è così, la definirei una sensazione di testa leggera, di non essere veramente presente in quello che faccio, una sorta di derealizzazione.

Tutto mi pesa, se penso alle cose da fare nella giornata mi viene il pensiero di non riuscire a farle, che siano troppo per me e che il mio corpo non sia in grado di reggerle, ma in realtà poi quando le faccio, faccio tutto normalmente.
Mi sento esausta mentalmente e mi sembra anche fisicamente ma ripeto il corpo poi fa tutto.

Vivo nella paura, paura di sentirmi male, paura di andare al supermercato perché ho paura di sentirmi male lì.
La sensazione che ho è quella di stare per svenire, cadere, ma poi alla fine non succede mai niente.

Non è una sensazione continua, non l’ho avuta per settimane, poi torna, poi se ne va di nuovo.

Ovviamente io ho il terrore o di avere qualcosa al cervello, o qualcosa di sistemico oppure di avere qualche forma di demenza

Sono andata due volte da un neurologo, che mi ha visitato e ha escluso patologie.
Non ha ritenuto di dovermi fare fare analisi.
Mi ha ascoltata, ho pianto, ha detto che dovrei lasciare andare di più la parte emozionale di me e controllare di meno quella razionale
Mi ha prescritto Brintellix, del quale ho aumentato la dose fino ad arrivare a 10mg, da 4 giorni, e poi EN al bisogno.

Sottolineo che con EN i sintomi spariscono o si attutiscono.


L’ansia può fare questo?
Si può parlare di depressione?


Io mi sento un peso per tutti, la mia famiglia non ne può più delle mie malattie inventate e sono anche stanca di fare psicoterapia e guardarmi dentro, vorrei solo tornare a essere serena e a non avere h24 questi continui penseri di paura di non farcela, tristezza e soprattutto PAURA.


Grazie mille
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
La prescrizione di benzodiazepine dovrebbe essere limitata.

La vortioxetina ha indicazione nella depressione resistente ad altri trattamenti.

Attualmente la diagnosi appare piuttosto fumosa e poco chiara

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[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottore,

La ringrazio per il riscontro.
In passato ho preso Dropaxin per circa sei mesi (non ricordo il dosaggio), sempre in seguito a un, chiamiamolo così, delirio ipocondriaco, ma l’ho autosospeso perché mi aveva annullato completamente le emozioni.
Ho preso efexor 0.75 ma mi aveva fatta addormentare tantissimo e al risveglio ho avuto vista doppia e confusione, non l’ho mai più preso.
Ho provato anche escitalopram, con cui è andata abbastanza bene, però un giorno ho letto il foglietto illustrativo e mi sono continua che mi avrebbe fatto male al cuore così l’ho sospeso.

Per ora con la vortioxetina va bene, però sono a dosaggio di 10mg solo da 4 giorni, ho la visita di controllo tra due mesi.

La diagnosi ufficiale dello psichiatra è instabilità emotiva e ciclotimia che si associano a disturbi ansiosi clinicamente significativi (diagnosi fatta 3 anni fa a seguito di test e colloqui).
Il neurologo ha parlato solo di ansia.

Per l’EN purtroppo lo prendo ormai da più di due anni, a periodi, in dose molto bassa (max 1mg al giorno), mi fa stare bene. So che cura solo il sintomo e non la causa, infatti vorrei provare con la vortixetina anche per eliminare l’uso eccessivo di benzodiazepine.

Come potrà immaginare la coss che più mi preoccupa sono i sintomi sopra descritti: so che non potete fare diagnosi a distanza, ma dovrei preoccuparmi di qualcosa a livello neurologico/sistemico?

Grazie
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Le ribadisco che la diagnosi non è chiara ed il trattamento non è corrispondente a ciò che riferisce

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