Cura dell'insonnia nel disturbo psicotico
Attualmente sono in una fase di compenso, la mia cura è 8 gocce di serenase tre volte al giorno, mezza compressa di depakin da 500 e una compressa di imovane per dormire.
Giacché sono oltre cinque anni che prendo un sonnifero perche' non riesco a dormire senza (per 4 anni ho preso stilnox) e il medico non mi suggerisce altra terapia, e giacché i sonniferi perdono di efficacia nel tempo, mi chiedevo se esistono farmaci, magari antidepressivi, che potrebbero essere associati nel mio caso (premetto che non ho depressione) che andrebbero bene per curare la mia insonnia.
Le annoto che ho come sintomi una fortissima astenia invalidante e frequenti tensioni nervose, che si accentuano quando faccio movimento (forse causate dal sonnifero?).
Solo un suggerimento da fare al medico, se possibile, per liberarmi da una condizione che non mi permette di vivere bene.
Attendo risposta.
Grazie.
Dr.Matteo Pacini
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Il medico precedente che mi seguiva disse che era un disturbo schizoaffettivo e al mio accenno dell'antidepressivo, disse che non me lo poteva dare.
Ho avuto un episodio di depressione maggiore all'età di 20 anni durato sei mesi, poi risoltosi. Cinque anni fa ho avuto una ricaduta per colpa dell'assunzione di alprazolam, che dovetti interrompere dopo sette mesi di terapia per tolleranza al farmaco e aumento della pressione e della frequenza cardiaca. Da allora ho incominciato a prendere il sonnifero per dormire e il lorazepam per l'ansia (insieme ai farmaci sopra menzionati), perché avevo delle crisi ansiose e dell'umore. L'ansia da diverso tempo non ne ho più e ho tolto il lorazepam previo scalaggio su consiglio del neurologo. Ma mi sento terribilmente stanco e anche una passeggiata di un'ora diventa peggiore di un lavoro pesante fatto per l'intera giornata. Appunto credo che sia il sonnifero che abbia cambiato l'architettura del sonno

Dr.Matteo Pacini
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L'insonnia deve essere trattata nel contesto della diagnosi.
Dr.Matteo Pacini
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vi aggiorno la mia situazione riguardo al consulto di un mese fa riguardo alla cura della mia insonnia nel contesto del mio disturbo schizoaffettivo. La mia cura precedente era 8 gocce x 3 di serenase, 1/2 depakin da 500 e una compressa di imovane. Siccome avevo un sonno altalenante perché l'imovane era troppo leggero, mi sono recato dal neurologo e visitandomi, mi ha trovato meglio, però per farmi dormire meglio mi ha cambiato l'imovane con il songar gocce (20 gocce) e 10 gocce di lorazepam al bisogno per l'ansia. Parlando della mia insonnia mi ha detto che l 'antidepressivo nel mio caso non va bene e mi ha fatto il paragone tra l'ansiolitico e l' antidepressivo come mangiare una fetta di torta oppure una torta intera, inoltre ho accennato anche al quviviq e mi ha detto che non conviene perché fa ingrassare. Crede che sia sensata la prescrizione del songar nel mio caso? Possibile che non ci siano altre alternative all'insonnia all'infuori di sonniferi e antidepressivi? O debba provare a scalare piano piano, una goccia alla volta dopo 7-10 giorni di assunzione come consigliato nel bugiardino? Sono già quattro giorni che lo prendo e dormo 6-7 ore, ma penso che col tempo darà tolleranza. Il medico non mi ha detto niente su questo, né per quanto tempo prenderlo. Secondo lei, come dovrei fare?
Dr.Matteo Pacini
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Grazie per la risposta.
Si, ho già usato oltre al l'imovane, anche stilnox e lendormin (lo stilnox per oltre 4 anni).
Lei si riferisce a farmaci tipo quietapina? Ho letto che questi farmaci danno problemi di aritmie cardiache che possono progredire fino a sincope. Un farmaco del genere poi sarebbe subito efficace? E si potrebbe associare al serenase?
"Ho letto che..." ormai è la sconfortante premessa a qualsiasi cosa.
Quindi invece le cose che potrebbe leggere sui farmaci che prende non comprendono effetti collaterali o rischi potenziali.
Si pone domande per poi risolverle a priori tramite letture parziali e dal contenuto evidentemente non accessibile se parliamo della parte tecnica. In realtà sono modi per evitare di prendere questo o quello, mentre invece si prendono altre cose senza problemi, chissà sulla base di quale selezione di suggestione o simpatia.
Per il resto, la proposta del farmaco spetta al medico.
Dr.Matteo Pacini
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