Perché sono così impacciato? è timidezza o ansia sociale? dovrei rivolgermi ad uno psicologo?

Buonasera, sono un ragazzo di 21 anni, scrivo su questo forum per avere dei pareri in merito alla mia situazione.


Mi sono reso conto che tendo ad essere molto impacciato nei confronti delle persone, piatto, monotono, a tratti noioso.

Noto che gli altri ridono e scherzano tra loro dei loro difetti, dei loro sbagli e delle loro "cattive abitudini".
Mentre io sono sempre quello di parte, il bravo ragazzo, quello perfetto.
Il problema è che non sono assolutamente così.


Ho riflettuto a lungo sul perché di questa mia situazione, e sono giunto alla conclusione che ciò sia la conseguenza di un'infanzia e un'adolescenza passata ossessionato dal parere altrui.


Le elementari non sono state un bel periodo, ero sempre quello preso in giro, come se non bastasse ero perseguitato anche da una carogna di maestra.
Le medie e la prima superiore sono state il problema più grande, non c'era giorno in cui non mi sentissi giudicato.


Alle superiori sono diventato molto timido, fino al primo anno lavorativo, dove grazie al costante contatto col pubblico credo di essermi sbloccato.
Non ho più problema a parlare con le persone, ma sento che quando lo faccio è come se avessi il freno a mano tirato.


Non riesco a tirare fuori il "me stesso" che tiro fuori quando sono con gli amici più stretti, mi sono impegnato così tanto per non essere giudicato dagli altri che è come se avessi chiuso la mia personalità da qualche parte, ma ora tutto ciò mi si sta rivoltando contro e quando ho a che fare con gli altri è come se non sapessi come comportarmi, è una situazione angosciante.


Non solo, impiego parecchio tempo prima di prendere confidenza con delle persone, a volte mesi.
Da agosto abbiamo creato una bella comitiva tra colleghi, usciamo ogni domenica dopo lavoro, però nonostante ciò quando esco con loro ho sempre la sensazione di star tirandomi indietro.


Ho pensato che praticare uno sport di contatto (kick box) potesse essere un rimedio a questo problema (eccessiva timidezza?
Insicurezza?) , che per motivi di salute devo ancora mettere in pratica.


Potrebbe essere la strada giusta?
O forse dovrei far riferimento ad uno psicologo?


Grazie mille.
[#1]
Dr.ssa Ilenia Lo Presti Psicologo 19 2
Gentile utente, è comprensibile la sua difficoltà di aprirsi con le persone considerato ciò che ha vissuto durante gli anni scolastici in cui non si è sentito totalmente riconosciuto ed apprezzato e questo le ha causato una chiusura , un "tirare il freno" con se stesso.
Riferisce: "mi sono impegnato così tanto per non essere giudicato dagli altri", ed è chiaro questa formula non funziona perchè a lungo andare ha fatto sì che la preziosità della suo essere, della sua persona fosse nascosta a tutti ma soprattutto a se stesso.
Bisogna riscoprirsi con sè stessi mettendo in luce la propria persona con pregi e difetti (anche quelli essenziali per crescere).
Ha fatto bene a reagire e infatti con il lavoro è riuscito a creare una bella comitiva di amici e adesso fa anche sport e questo è positivo.
Con un percorso psicologico scoprirà la bellezza della sua umanità nei suoi lati di luce e di ombra, avrà modo di dare un significato profondo a ciò che le è successo durante gli anni scolastici e lo vedrà con occhi diversi, con occhi nuovi, ed avrà la possibilità di avere relazioni più felici perchè si sentirà più libero di esprimersi, senza più giudicarsi, frenarsi, imparerà a capire che non è importante il giudizio degli altri perchè sarà sicuro di se stesso e riuscirà a godere ancor di più della compagnia dei suoi amici.
Cordiali saluti

Dott.ssa Ilenia Lo Presti,
Psicologa clinica, percorsi presenziali e online
ilenialopresti15@virgilio.it

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