Secondo matrimonio dopo divorzio
Buonasera,
Ho 33 anni e sono divorziata dal 2018.
Mi ero sposata nel 2015.
Ho avuto una pessima esperienza del matrimonio, non ne ero entusiasta durante i preparativi, la nostra coppia non era granché e non abbiamo potuto avere figli per un problema di fertilità (maschile).
Il fatto di seguire il percorso di fecondazione assistita, (che per fortuna non ha funzionato) ha portato alla fine definitiva del mio matrimonio.
Lui non aveva accettato l’idea di essere lui il problema e aveva cambiato completamente atteggiamento verso di me, lasciandomi sola in questo percorso difficile e accompagnandomi raramente in ospedale per le visite.
Dal 2020 sto con un ragazzo della mia età che amo tantissimo, siamo felici, complici, compatibili e abbiamo tante passioni in comune.
Una coppia perfetta a parte i normali litigi.
Nonostante ciò, ho davvero tanta paura di andare a vivere con lui, di sposarmi e di avere dei figli.
Sono rimasta davvero traumatizzata per la fine del mio matrimonio, per ciò che ho subito durante mesi e mesi di fecondazione assistita, dei kili presi, dei dolori e degli ormoni che mi facevano piangere continuamente.
Per non parlare del fatto di ritrovarmi sola a gestire il tutto.
Tutto ciò ha scaturito quasi un odio nei confronti dei bambini.
Non sopporto più i figli di amici e parenti.
Non riesco nemmeno più a prenderli in braccio.
Lui vorrebbe tanto andare a vivere insieme e sposarci al più presto.
Vorrebbe anche diventare padre entro i 35 anni.
Me ne parla spesso facendomi capire che se questa non è la vita che voglio, un giorno ci dovremo separare perché lui vuole realizzare questi sogni.
Io non voglio frenarlo nei suoi progetti e lui non può subire i miei traumi.
E soprattutto, non voglio perderlo.
Come posso fare a superare queste paure e a lanciarmi appieno nel futuro della coppia?
Ero una ragazza eterna romantica che sognava un matrimonio duraturo e una casa piena di bambini amavo i bimbi oggi mi ritrovo a volere esattamente l’opposto.
Ho iniziato anche a soffrire di bulimia.
Grazie di cuore per il vostro aiuto.
Ho 33 anni e sono divorziata dal 2018.
Mi ero sposata nel 2015.
Ho avuto una pessima esperienza del matrimonio, non ne ero entusiasta durante i preparativi, la nostra coppia non era granché e non abbiamo potuto avere figli per un problema di fertilità (maschile).
Il fatto di seguire il percorso di fecondazione assistita, (che per fortuna non ha funzionato) ha portato alla fine definitiva del mio matrimonio.
Lui non aveva accettato l’idea di essere lui il problema e aveva cambiato completamente atteggiamento verso di me, lasciandomi sola in questo percorso difficile e accompagnandomi raramente in ospedale per le visite.
Dal 2020 sto con un ragazzo della mia età che amo tantissimo, siamo felici, complici, compatibili e abbiamo tante passioni in comune.
Una coppia perfetta a parte i normali litigi.
Nonostante ciò, ho davvero tanta paura di andare a vivere con lui, di sposarmi e di avere dei figli.
Sono rimasta davvero traumatizzata per la fine del mio matrimonio, per ciò che ho subito durante mesi e mesi di fecondazione assistita, dei kili presi, dei dolori e degli ormoni che mi facevano piangere continuamente.
Per non parlare del fatto di ritrovarmi sola a gestire il tutto.
Tutto ciò ha scaturito quasi un odio nei confronti dei bambini.
Non sopporto più i figli di amici e parenti.
Non riesco nemmeno più a prenderli in braccio.
Lui vorrebbe tanto andare a vivere insieme e sposarci al più presto.
Vorrebbe anche diventare padre entro i 35 anni.
Me ne parla spesso facendomi capire che se questa non è la vita che voglio, un giorno ci dovremo separare perché lui vuole realizzare questi sogni.
Io non voglio frenarlo nei suoi progetti e lui non può subire i miei traumi.
E soprattutto, non voglio perderlo.
Come posso fare a superare queste paure e a lanciarmi appieno nel futuro della coppia?
Ero una ragazza eterna romantica che sognava un matrimonio duraturo e una casa piena di bambini amavo i bimbi oggi mi ritrovo a volere esattamente l’opposto.
Ho iniziato anche a soffrire di bulimia.
Grazie di cuore per il vostro aiuto.
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Dr. Carla Maria Brunialti
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
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Quasi mai le coppie che si sottopongono a PMA vengono avvisate che il percorso è molto molto molto faticoso sia il punto di vista della coppia che della persona donna.
Lei correttamente accenna ai chili in più, frutto della stimolazione ormonale; a cui si aggiunge il nervosismo per lo stesso motivo ed altri problemi.
Anche quando si tratta di coppie complici, e sempre presente che nel corso corso durante il percorso nascano fraintendimenti e infelicità reciproche la donna è necessariamente molto concentrata sul proprio percorso, l'uomo frequentemente non riesce a capire le sfumature (ad esempio sbalzi di umore) che la propria donna prima non aveva. E ne rimane turbato.
Se tutto ciò non viene affiancato parallelamente da un percorso psicologico la pm può essere un'esperienza distruttiva della coppia anche se alla fine produce un bambino.
Potrei ipotizzare che il suo percorso di PMA, non supportato psicologicamente, abbia lasciato delle conseguenze ancora presenti dentro di lei. Le consiglio di riprendere dove hai lasciato, dall'esperienza infelice della coppia e della PMA, con l'obiettivo di elaborare gli irrisolti che ancora si porta dentro dentro e che non Le danno spazio per una nuova relazione.
Il/la specialista è Psicolog* che sia anche psicoterapeuta, esperta/o e competente nell'area delle dinamiche della coppia e dalla PMA.
Saluti cari.
Dott. Brunialti
Lei correttamente accenna ai chili in più, frutto della stimolazione ormonale; a cui si aggiunge il nervosismo per lo stesso motivo ed altri problemi.
Anche quando si tratta di coppie complici, e sempre presente che nel corso corso durante il percorso nascano fraintendimenti e infelicità reciproche la donna è necessariamente molto concentrata sul proprio percorso, l'uomo frequentemente non riesce a capire le sfumature (ad esempio sbalzi di umore) che la propria donna prima non aveva. E ne rimane turbato.
Se tutto ciò non viene affiancato parallelamente da un percorso psicologico la pm può essere un'esperienza distruttiva della coppia anche se alla fine produce un bambino.
Potrei ipotizzare che il suo percorso di PMA, non supportato psicologicamente, abbia lasciato delle conseguenze ancora presenti dentro di lei. Le consiglio di riprendere dove hai lasciato, dall'esperienza infelice della coppia e della PMA, con l'obiettivo di elaborare gli irrisolti che ancora si porta dentro dentro e che non Le danno spazio per una nuova relazione.
Il/la specialista è Psicolog* che sia anche psicoterapeuta, esperta/o e competente nell'area delle dinamiche della coppia e dalla PMA.
Saluti cari.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 461 visite dal 28/02/2024.
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