Bugie e perdita di fiducia

Salve,
Ho 25 anni e sono fidanzata da quasi 4 anni con un ragazzo di 28.
Ci siamo conosciuti all’università (stessa compagnia di colleghi) e la nostra amicizia è durata 3 anni durante i quali lui era interessato ad un’altra ragazza del gruppo.
La nostra conoscenza si è poi approfondita e ci siamo innamorati inaspettatamente.
L’interesse per l’altra ragazza (non corrisposto) è cessato poco dopo, nonostante un breve periodo in cui a lui piaceva ancora lei e io per questo mi sono sempre sentita un ripiego.
Io sono la sua prima relazione seria, in passato ha avuto solo qualche avventura di una notte e una lunga serie di cotte mai corrisposte.
Tuttavia (a causa delle dinamiche di quando ci siamo fidanzati) ho iniziato a sentirmi il ripiego di tutte le sue ex cotte: come se lui si fosse accontentato di me perché sono stata l’unica a ricambiarlo.


Da maggio é emersa una tendenza del mio ragazzo a dirmi bugie/omettere cose riguardanti l’ambito sessuale/relazionale che ha determinato un crollo totale della mia fiducia: vivo con il costante sospetto che lui mi nasconda altro e questo mi determina delle fortissime ansie, oltre che conflitti molto pesanti.
Abbiamo cercato di capire le motivazioni che lo portano a mentire: a volte lo fa per non ferirmi, altre per paura che io possa chiudere la relazione, altre per evitare litigi con me.
Tutto é iniziato quando ho scoperto che per tutti questi anni ha guardato materiale pornografico mentre in passato mi aveva rassicurata che le uniche foto che usava erano le mie.
Quando ho scoperto la verità mi è crollato il mondo addosso, anche perché ha accampato scuse poco credibili per circa un mese durante il quale mi sono sentita una stupida.
Successivamente ha confessato di aver nascosto la cosa per paura di ferirmi e che potessi lasciarlo.
Nonostante io gli abbia detto che può continuare a guardare questo materiale lui ha deciso di non farlo più ma ho paura che questa decisione possa non essere sana.


Da quel momento abbiamo vissuto una forte crisi durante la quale sono emerse altre bugie.
Ad esempio, quando mi ha confessato di aver avuto delle avventure io durante i mesi successivi gli ho fatto pesare la cosa, per cui lui ha omesso dettagli importanti che sono poi venuti fuori facendomi stare male.
Oppure tempo fa mi raccontò che, andando in un locale, ha incontrato una delle sue ex cotte e si è fermato a salutarla.
Io ho reagito male e le volte successive l’ho accusato di andare in quel posto solo per vedere lei e da quel momento ha detto che non l’ha più incontrata (non era vero)

Adesso non mi fido più e vivo con ansia e sospetto che mi abbia mentito sul suo passato o che possa mentirmi ancora.
Non riusciamo a rompere questo loop in cui lui mente e io poi sto male perché scopro una nuova bugia.
Anche l’ultimatum un’altra bugia e ti lascio, non ha funzionato per cui vorrei capire come rompere questo cerchio.
Gli ho proposto la terapia di coppia, ma per il momento vorrebbe provare a risolvere senza.

Vi ringrazio
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Dr. Stefano Bandini Psicologo 27 1
Gentile utente,

la sua angoscia è comprensibile poiché, come evidenzia lei stessa, le bugie e le omissioni sono in grado di minare la fiducia reciproca, oltre a creare un clima di costante e tensione preoccupazione che conduce a mettere in dubbio anche le più semplici verità.

Dal suo racconto si evincono altri dettagli che andrebbero approfonditi e meglio compresi, come il timore di essere un ripiego, o il suo forte desiderio di mantenere viva questa relazione nonostante le sofferenze subite.

La terapia di coppia sarebbe potuta essere una valida scelta, ma giustamente nessuno può essere condotto in terapia contro la propria volontà. Che sia in terapia o nella vita quotidiana, la motivazione alla cura ed alla riparazione deve sempre essere presente in chi partecipa, poiché ogni percorso richiede sacrificio e impegno. Spesso la motivazione nasce dalla sofferenza: quando non riusciamo più a sopportare il peso di una situazione dolorosa, o un particolare disagio, decidiamo di fare qualcosa per risolverlo. Forse il suo compagno non giudica questa situazione dolorosa con il suo stesso metro di giudizio?

Esiste sempre la possibilità di intraprendere un percorso psicologico individuale, per meglio comprendere quelle che sono le dinamiche sottese all'instaurarsi di questa situazione conflittuale.

Un caro saluto

Dott. Stefano Bandini
Psicologo, Perfezionato in Psicologia Perinatale
dottorbandini@gmail.com

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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.3k 193
Gentile utente,
lei scrive: "Non riusciamo a rompere questo loop in cui lui mente e io poi sto male perché scopro una nuova bugia".
Appunto, quali che siano i precedenti (andrebbe chiarito ad esempio perché lui si innamorava ripetutamente ma poi non concludeva nulla) rimane il fatto che lei si comporta adesso come una carceriera: gli ingiunge cosa deve fare e cosa no, lo minaccia, ma poi non fa nulla: "Anche l’ultimatum un’altra bugia e ti lascio, non ha funzionato per cui vorrei capire come rompere questo cerchio".
Lei sa che "non ha funzionato" è falso: lei poteva far seguire alle parole i fatti e lasciarlo. Non l'ha fatto perché usa le parole a fini manipolatori, e tutti e due ne siete consapevoli e "giocate" a guardie e ladri.
Un percorso anche individuale le permetterebbe di capire i limiti di questo suo atteggiamento, che rischia di produrre effetti simili anche con altri partner.
Le auguro buone cose.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com