La mia mente mi sta distruggendo

Buongiorno gentili dottori.
Da qualche tempo soffro di ansia e sono ipocondriaca, più o meno da poco prima della pandemia.
Ho paura del futuro, delle malattie, della morte mia e dei miei cari.
Ciclicamente, per periodi di alcuni giorni, talvolta, o mesi soffro di agitazione costante, soprattutto la sera quando mi metto a letto.
Ho le palpitazioni e mi sento come se fossi in costante pericolo.
Un paio di volte è capitato (l’ultima stanotte) che dopo un paio di ore di agitazione il cuore impazzisca per qualche secondo arrivando a picchi di 160.
La sensazione è quella di morire senza poter fare niente per controllare il cuore.
Per queste palpitazioni ho fatto già dei controlli qualche mese fa sia cardiologici che tiroidei.
Anche un cardiologo qui su medicitalia attribuisce il tutto ad uno stato ansioso e ad attacchi di panico.
Io però ho rifatto un consulto cardiologico e sono in attesa di referto, non riesco a convincermi che non dipenda dal cuore e alimento queste paure e di conseguenza i sintomi.
Non vorrei prendere farmaci per l’ansia ma non so più come fronteggiare questo problema che mi sta affliggendo e rendendo la vita impossibile.
Ciclicamente mi fisso su una nuova patologia e vado in ansia e terrore puro ad ogni sintomo sospetto.
Sembra che tutte le persone alla quale trovino un male vengano da me a raccontarmelo mandandomi in paranoia.
Oscillo tra il voler prenotare sempre un nuovo controllo al rifiuto di farlo per paura di una diagnosi infausta.
Più volte mi sono trovata sul punto di voler iniziare un percorso ma, onestamente, temo di non riuscire a trovare il professionista giusto che possa aiutarmi e questo mi impedisce di iniziarlo.
Sento sempre di gente che, sbagliando terapeuta ha peggiorato la sua situazione mandando in cenere i sacrifici economici per sostenere la terapia.
Ho paura, sinceramente paura.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile utente,

dispiace che "questo problema che mi sta affliggendo" Le crei una vita impossibile.

Però è lei stessa a porsi una serie di divieti che le rendono difficile l'aiutarsi:
da un lato non vorrebbe "prendere farmaci per l’ansia ma non so più come fronteggiare questo problema ..",
dall'altro non ha intenzione di iniziare un percorso psicologico di psicoterapia per la paura di sbagliare terapeuta.
E dunque nell'impossibilità (psicologica) di curarsi a causa dei molti dubbi (soggettivi) sull'efficacia delle cure, Lei rimane nella certezza dell'ansia e dell'ipocondria.
Succede che alcune persone preferiscano la certezza del malessere all'incertezza del futuro delle terapie. In questo caso nessuno le può aiutare, dato che la scelta è strettamente personale, ed è quella che produce la motivazione e l'impegno.

Per quanto riguarda le terapie, non sempre i farmaci risultano necessari.
La psicoterapia, soprattutto quella breve integrata, in molti casi risulta efficace fin dalle prime sedute.
In ogni caso la domanda che il/la paziente rivolge al* Psicolog* Psicoterapeuta deve essere chiara, prevedere un tempo e una verifica;
deve prevedere però anche la necessità, per il/la paziente, di lavorare seriamente su di sé applicando alla lettera tutte le consegne che riceve.

Per l'esborso economico, le persone che hanno un reddito sotto i 50 000 possono rientrare nel bonus psicoterapia gratuita, di cui potrà leggere qui:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/9005-bonus-psicoterapia-gratuita-nel-2024.html .

Riteniamo di averle fornito tutte le informazioni necessarie per permetterle di fare una scelta, se e quando lo riterrà opportuno e/o necessario.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/