Una persona abbastanza intelligente

Salve. So che è una cosa estremamente colplicata fare una diagnosi in questo modo, per cui in realtà scrivo per chiedere un consiglio di altro tipo. Sono un paio di anni che ho problemi di vario tipo che mi hanno portato con il tempo a stare molto male; mi sento profondamente depressa e frustrata e piango quasi tutti i giorni, ormai, anche per le minime cose ... mi reputo una persona abbastanza intelligente per cui ho capito ormai da un pò di necessitare di una terapia... il punto è questo: sono già stata in cura ma abbandono dopo un pò perchè non riesco a superare la fobia etrema di piangere. Di conseguenza la terapia non ha esito positivo perchè evito ogni argomento che sento potrebbe portarmi pianto! anche quando mi capita devo stare sola! forse sembra una cosa da poco ma per me è un problema molto grave perchè mi impedisce di fare una adeguata terapia. Non so che mi prende: mi vergogno, mi sento ridicola ma lo sento come un blocco materiale qualcosa che non sono in grado di superare. Piò darmi qualche cosiglio?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile ragazza, per superare il suo blocco potrebbe essere adatta una psicoterapia breve e focalizzata, ad esempio di tipo strategico, rivolta a risolvere prima la sua preoccupazione per il pianto. Successivamente sarà possibile lavorare sul resto.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Gentile ragazza, l'unico consiglio serio chi si possa dare è quello di parlarne di persona con uno specialista. Non ci sono alternative, tranne quella di continuare a vivere nella condizione angosciosa nella quale si trova ora. Inoltre, considerando la sua difficoltà di approfondire eventuali questioni per il timore di non poter gestire le sue emozioni, un trattamento farmacologico (presso uno psichiatra) associato ad un trattamente di tipo breve (strategico o comportamentale) potrebbe essere il più indicato.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr.ssa Marisa Nicolini Psicologo, Psicoterapeuta 132 6
Gentile Signora,
mi appello alla Sua intelligenza: Lei lascerebbe che un tizio venisse da Lei e Le imponesse di rinunciare ad una cosa che Lei sente necessaria per se stessa e per il Suo benessere? Insomma, permetterebbe a qualcuno di limitarLa così tanto nella Sua libertà di scelta?
Se la Sua risposta è no, non permetta alla Sua "vergogna di piangere" di farla da padrona nella Sua esistenza e la metta a posto come metterebbe a posto una persona (fisica) che volesse limitarLa.
Si tratta di un condizionamento che rischia di inficiare profondamente la qualità della Sua vita e delle Sue scelte.
Si faccia forza e non si faccia "comandare" da un padrone interno (il condizionamento), come non si farebbe comandare da nessuno dall'esterno!
In bocca al lupo e cordiali saluti

Dott.ssa Marisa Nicolini, psicologa-psicoterapeuta
m_nicolini@virgilio.it
riceve a Roma e a Viterbo

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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2008 al 2022
Psicologo, Psicoterapeuta
Cara utente, ho avuto modo in passato di avere a che fare con una persona che veniva da me e piangeva molto spesso. Riferendomi a quando dice che non può fare una terapia adeguata poichè piange. Credo che proprio portando il pianto, in seduta, si possono fare grandi progressi. Oltre ai consigli dati dai colleghi, prima di me, mi sento di porre alla sua attenzione forme terapeutiche che prestino molta attenzione alle espressioni corporee. Potendo, col tempo, dare una voce al suo pianto. Cioè trovare un'altro modo per esprimere il suo disagio. Un saluto
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