Mia madre

sono un ragazzo di 20 anni, 3figlio (il piu piccolo) di una normale famiglia. Sono qui per discutere del rapporto che ho con mia madre e delle vicende che si creano nella nostra casa. Lei è una persona molto quadrata, con poca flessibilità dettata da un’ educazione molto definita che ha avuto, che nella società odierna la porta ad interfacciarsi con molti pregiudizi che lei stessa sostiene essere convinzioni date dal suo sesto senso.
Nonostante sia una persona molto buona d’ animo ed emotiva ha una visione della vita e del mondo troppo limitata dal suo bagaglio di esperienze vissute e non, e da ciò che apprende attraverso fonti che lei ha sostenuto o sostiene come valide.
Mamma è sempre stata la figura di riferimento, papà ha sempre tenuto le redini della famiglia.
Mia madre è sempre stata quella che dava i no, che teneva il telecomando in mano la sera quando si era sul divano, che decideva il da farsi In tutto cio nella mia tenera età non ho mai notato nulla di strano in ciò, ho avuto un infanzia molto normale, circondato da affetto e tutto ciò di cui un bambino avrebbe bisogno.
Con gli anni però molte cose sono cambiate. Mia sorella la più grande è entrata nella fase adolescenziale ed essendo la prima figlia i miei genitori hanno avuto molte difficoltà nel gestire la situazione ma hanno dato molto, anzi tutto per agevolarle la vita.
Nello stesso periodo la mamma di mia madre si è ammalata di cancro ed è qui che la personalità di mia madre ha iniziato a cambiare completamente.
Il tema dei tumori è diventato l’ argomento principale di ogni tipo di gesto, discussione e vicenda che si possa manifestare dentro le mura di casa.
Tornando a prima lo stress di questa situazione ha portato mia madre ad avere comportamenti molto severi con mia sorella e spesso le punizioni per semplici comportamenti adolescenziali andavano oltre, si è arrivati alle mani, alle urla, alle offese nei confronti di mio padre ritenuto colpevole di tutto cio che non andava.
È subentrata poi anche la menopausa e ci siamo visti essere cacciati di casa offesi piu volte ma ogni volta che succedevano queste cose poi era come se non fosse mai successo nulla.
Con mio fratello è stato meno e anche con me ma io purtroppo ho ricevuto molto stress psicologico da quando ero piccolo nell’ assistere a queste situazioni che sono arrivato preparato alla mia adolescenza.
Ora la situazione si è calmata ma mia madre ancora mi insegue per casa con la mela da farmi mangiare e ogni suo comportamento premuroso è eccessivo.
Non rispetta la mia vita ormai indipendente e non approva tante delle cose che faccio, continua a parlarmi solo di’ ciò che le interessa e non ha mai mostrato curiosità nel chiedere cosa davvero mi piaccia inscalfibile. Non vedo via di uscita da questa situazione.
Lei è mia madre, vorrei avere solo bei ricordi.
Ho provato a parlarci tante volte ma niente.
Ci sto male tanto, e quando lei chiede che cosa ho non so che dirle, forse è lei il mio problema.
(breve e coinciso
[#1]
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Gentile utente,
è stato molto preciso nel descrivere la situazione.
Potrei dilungarmi nel notare anche le inevitabili contraddizioni in cui cade, per esempio con le frasi: "Non vedo via di uscita da questa situazione. Lei è mia madre, vorrei avere solo bei ricordi. Ho provato a parlarci tante volte ma niente".
Diciamo che la sua capacità di osservazione, stimolata fin dall'infanzia da ciò che accadeva a sua sorella, ha trovato un ostacolo in due processi mentali noti in psicologia:
- nel voler salvare a tutti costi l'immagine di una madre ritenuta dapprima perfetta, poi quanto meno non-colpevole;
- nel continuare a pensare in aut-aut, cioè nel credere che il genitore o è perfetto, oppure è tutto sbagliato.
Naturalmente il colloquio diretto con uno specialista le aprirebbe gli occhi, rendendo molto più piacevole o almeno più gestibile il rapporto con sua madre. Tenga conto che il Consultorio Familiare e il Consultorio Giovani esistono per questo.
Come alternativa vedrei bene il ricorso ad una fonte esterna, la cui autorità sia riconosciuta da tutti voi, alla quale sottoporre i comportamenti e le convinzioni inscalfibili di sua madre anche in presenza di lei.
Un tempo svolgevano questa funzione un medico di famiglia, un sacerdote, un vecchio zio saggio. Ora tutto è magmatico, confuso, e occorre trovare un giudizio, benevolo ma limpido, dentro sé stessi.
Auguri. Noi siamo qui; ci aggiorni.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com