Perché il mio ragazzo me lo chiede ?
Buonasera, sono fidanzata con il mio ragazzo da 5 anni, tempo fa ho trovato sul suo whatsapp nella sezioni bloccati 1000 contatti di escort ma la maggior parte erano transessuali.
Da circa un anno lui si è fissato dicendo che vuole farlo a 3 dicendo che preferisce con una ragazza, io gli ho detto chiaramente no e con una ragazza ancora peggio, allora lui è da un anno che mi continua a chiedere di farlo a 3 con un ragazzo, a me questo non mi sembra normale, perché me lo chiede?
Da circa un anno lui si è fissato dicendo che vuole farlo a 3 dicendo che preferisce con una ragazza, io gli ho detto chiaramente no e con una ragazza ancora peggio, allora lui è da un anno che mi continua a chiedere di farlo a 3 con un ragazzo, a me questo non mi sembra normale, perché me lo chiede?
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Dr.ssa Anna Potenza
Psicologo
4.4k 193
Gentile utente,
il problema che le si pone comincia ad espandersi, per cui sarei lieta di avere qui o nelle nostre pagine riservate l'opinione di altri specialisti.
A me pare che la pratica della sessualità sia mutata drasticamente negli ultimi trent'anni.
Si è detto della "liberalizzazione sessuale" del Sessantotto che ha rivoluzionato, in concomitanza con la creazione della pillola anticoncezionale e con l'introduzione del divorzio e dell'aborto, i costumi della media della popolazione.
A me sembra però che una svolta nella direzione di uno sfrenato consumismo sessuale ci sia stata col neo-liberismo degli anni Ottanta-Novanta. Penso al dilagare del porno, prima nei cinema a luci rosse, poi in locali "specializzati", poi in rete; alle discoteche come luoghi di consumo quotidiano del sesso; a personaggi di spicco della politica che hanno sdoganato la prostituzione come pratica da ammirare.
In tutto questo la libertà è stata sostituita da nuovi obblighi di segno opposto: la sessualità da esercitare sempre, comunque e addirittura con chiunque, è altrettanto costrittiva del divieto di praticarla prima del matrimonio di ottocentesca memoria.
Ora questa sessualità che molti vivono con la stessa freddezza emotiva di un allenamento in palestra, non più connessa all'amore, ma neanche al desiderio, produce la ricerca di sempre nuovi stimoli, in una sorta di dipendenza obbligata; tanto più che questi nuovi stimoli vengono costantemente forniti, ancora una volta, dai porno e da tutto quel commercio che lucra sulla sessualità come fonte di guadagno.
Infatti lei ci scrive: "ho trovato sul suo whatsapp nella sezioni bloccati 1000 contatti di escort ma la maggior parte erano transessuali".
Un tempo sarebbe stato scioccante, per una moglie, trovare un solo contatto di questo tipo. Lei ne ha trovati mille.
Dal fatto che certo il suo ragazzo non potrebbe contattare mille persone, dovremmo capire che l'offerta supera la richiesta, e che l'intera situazione oggi diffusa travolge le possibilità di una vita che voglia orientarsi secondo valori personali: la famiglia, la monogamia, l'amore, la fedeltà non creano reddito, per i venditori di sesso.
Oggi dire "no" a richieste che non ci interessano è sentito come una perdita di "esperienza", e dall'altra parte come una mancanza d'amore verso il/la partner: se a lui/lei piace, perché non consentirglielo, o addirittura offrirglielo noi per primi?
Una richiesta a noi pervenuta illustra proprio questo: https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/1076959-sesso-a-3-si-o-no.html?
La soluzione starebbe nel fare perno su di sé, la propria sensibilità, le proprie scelte. Ma esiste anche l'altro, e a questo punto la questione ritorna aperta.
Spero che altri colleghi vogliano intervenire.
Auguri; noi siamo qui.
il problema che le si pone comincia ad espandersi, per cui sarei lieta di avere qui o nelle nostre pagine riservate l'opinione di altri specialisti.
A me pare che la pratica della sessualità sia mutata drasticamente negli ultimi trent'anni.
Si è detto della "liberalizzazione sessuale" del Sessantotto che ha rivoluzionato, in concomitanza con la creazione della pillola anticoncezionale e con l'introduzione del divorzio e dell'aborto, i costumi della media della popolazione.
A me sembra però che una svolta nella direzione di uno sfrenato consumismo sessuale ci sia stata col neo-liberismo degli anni Ottanta-Novanta. Penso al dilagare del porno, prima nei cinema a luci rosse, poi in locali "specializzati", poi in rete; alle discoteche come luoghi di consumo quotidiano del sesso; a personaggi di spicco della politica che hanno sdoganato la prostituzione come pratica da ammirare.
In tutto questo la libertà è stata sostituita da nuovi obblighi di segno opposto: la sessualità da esercitare sempre, comunque e addirittura con chiunque, è altrettanto costrittiva del divieto di praticarla prima del matrimonio di ottocentesca memoria.
Ora questa sessualità che molti vivono con la stessa freddezza emotiva di un allenamento in palestra, non più connessa all'amore, ma neanche al desiderio, produce la ricerca di sempre nuovi stimoli, in una sorta di dipendenza obbligata; tanto più che questi nuovi stimoli vengono costantemente forniti, ancora una volta, dai porno e da tutto quel commercio che lucra sulla sessualità come fonte di guadagno.
Infatti lei ci scrive: "ho trovato sul suo whatsapp nella sezioni bloccati 1000 contatti di escort ma la maggior parte erano transessuali".
Un tempo sarebbe stato scioccante, per una moglie, trovare un solo contatto di questo tipo. Lei ne ha trovati mille.
Dal fatto che certo il suo ragazzo non potrebbe contattare mille persone, dovremmo capire che l'offerta supera la richiesta, e che l'intera situazione oggi diffusa travolge le possibilità di una vita che voglia orientarsi secondo valori personali: la famiglia, la monogamia, l'amore, la fedeltà non creano reddito, per i venditori di sesso.
Oggi dire "no" a richieste che non ci interessano è sentito come una perdita di "esperienza", e dall'altra parte come una mancanza d'amore verso il/la partner: se a lui/lei piace, perché non consentirglielo, o addirittura offrirglielo noi per primi?
Una richiesta a noi pervenuta illustra proprio questo: https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/1076959-sesso-a-3-si-o-no.html?
La soluzione starebbe nel fare perno su di sé, la propria sensibilità, le proprie scelte. Ma esiste anche l'altro, e a questo punto la questione ritorna aperta.
Spero che altri colleghi vogliano intervenire.
Auguri; noi siamo qui.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#3]
Dr.ssa Anna Potenza
Psicologo
4.4k 193
Gentile utente,
se rilegge quanto le ho scritto vedrà che il criterio di "normalità" viene travalicato e stravolto in molti campi, ovunque ci sia un guadagno per un'industria che alimenta un consumismo fuori misura.
Noi riteniamo "normale" avere tutti i vestiti e le scarpe che abbiamo negli armadi; tutti i servizi di piatti, tutti i Phon, tutti i prodotti estetici. Eppure abbiamo un solo corpo da vestire, lavare e nutrire.
Allora perché meravigliarsi se anche il sesso si riveste di richieste fuori misura?
Non mi sembra che la prima richiesta del suo ragazzo rimandi ad una sua bisessualità, infatti voleva un'altra donna come partner.
Ritengo improduttivo giudicare l'altro come "deviante" perché rivela desideri che non collimano coi nostri: non ci aiuta a stare con lui, a capirlo.
Inoltre, se ha letto al link che le ho fornito, una ventenne eterosessuale vuole "offrire" sesso a tre al suo ragazzo come gentile dono per tutti e due. Tutti devianti? Legga anche la risposta della psicologa.
Allora non rimane, come dicevo sopra, che fare perno su di sé, la propria sensibilità, le proprie scelte.
Parli con grande franchezza al partner, delle sue resistenze e anche dei suoi timori.
Se non riuscite a chiarirvi da soli, non posso fare altro che indicarvi la strada del colloquio con uno specialista.
Auguri.
se rilegge quanto le ho scritto vedrà che il criterio di "normalità" viene travalicato e stravolto in molti campi, ovunque ci sia un guadagno per un'industria che alimenta un consumismo fuori misura.
Noi riteniamo "normale" avere tutti i vestiti e le scarpe che abbiamo negli armadi; tutti i servizi di piatti, tutti i Phon, tutti i prodotti estetici. Eppure abbiamo un solo corpo da vestire, lavare e nutrire.
Allora perché meravigliarsi se anche il sesso si riveste di richieste fuori misura?
Non mi sembra che la prima richiesta del suo ragazzo rimandi ad una sua bisessualità, infatti voleva un'altra donna come partner.
Ritengo improduttivo giudicare l'altro come "deviante" perché rivela desideri che non collimano coi nostri: non ci aiuta a stare con lui, a capirlo.
Inoltre, se ha letto al link che le ho fornito, una ventenne eterosessuale vuole "offrire" sesso a tre al suo ragazzo come gentile dono per tutti e due. Tutti devianti? Legga anche la risposta della psicologa.
Allora non rimane, come dicevo sopra, che fare perno su di sé, la propria sensibilità, le proprie scelte.
Parli con grande franchezza al partner, delle sue resistenze e anche dei suoi timori.
Se non riuscite a chiarirvi da soli, non posso fare altro che indicarvi la strada del colloquio con uno specialista.
Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 185 visite dal 30/11/2024.
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